Carne

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"Eccoti, Belzebù!" Jimin esclamò vedendo il caduto entrare nella sala del trono.

"Le guardie ti hanno fatto entrare?" Namjoon chiese poi, al che Jin rispose con un sorrisetto storto.

"Certo che sì, fratello" la sua bocca era insanguinata, sia dentro che fuori. Hoseok ruotò gli occhi all'indietro "Non posso credere che tu abbia ancora mangiato le guardie, tz" sbuffò indignato alla fine.

Jin ghignò, "Avevo fame. Anzi, ho ancora fame. Datemi da mangiare" ridacchiò, "Ho tanta fame- voglio- carne-" provò ad annusare l'aria come se servisse a qualcosa.

"Carne umana... ah- ahh- buona" il caduto era in estasi già così, solo all'idea.

"Andrai da solo a prenderti quello che vuoi." Taehyung disse impassibile, tirando il pugnale del peccato a Jin. "Finisci il lavoro"

"Tz. È così che ripagate il vostro fratellone che non vedete da secoli? Inutili. Dovrei mangiarmi voi." Il caduto assunse un'espressione disgustata, parlando infastidito.

Dopo aver afferrato il pugnale, se lo spinse con forza in pancia, sobbalzando in avanti con un gemito strozzato. Lo tolse poi, mentre le sue unghie si inspessirono e si allungarono, annerendosi.

Gli crebbe una lunga coda, anch'essa nera, che toccò terra con un sonoro tonf. In certi punti, la cute si inspessì e assunse un colore rossastro, mentre le iridi risplendevano di arancione.

Ma il peggio doveva ancora venire: la sua lingua si assottigliò di poco e si allungò; ognuno dei suoi denti si affilò, conferendogli un aspetto davvero mostruoso.

"Torc" chiamò Belzebù, e dalle tenebre spuntò un grosso cinghiale, possente e minaccioso con le sue zanne, e occhi dello stesso colore di quelli del padrone.

Il nome, dalla mitologia celtica, del cinghiale più forte di tutti, nonchè il più pericoloso per la sua ingordigia e violenza.

"Vai a fare da guardia alla sala da pranzo, mh? Da bravo" gli parlò gentilmente, e l'animale gli diede retta, seguendo l'ordine.

"Beh, ho un po' di faccende da sbrigare. Ciao, perdenti" Jin salutò con un che di presunzione nella voce.

Taehyung digrignò i denti "Sparisci" ringhiò, polverizzandolo con lo sguardo.

°

"Questo è un disastro" Jungkook aveva le mani fra i capelli, disperazione che guardava dritto negli occhi di Yoongi.

"Siamo rimasti solo noi. Di sette virtù siamo rimasti solo noi, cosa facciamo? Ho... paura."

Jungkook sperava in qualche parola di incoraggiamento, un non perdere la speranza o un andrà tutto bene, ma l'altro angelo era silenzioso, assorto nei suoi pensieri.

Le sue iridi castane erano velate da una patina brillante, le lacrime stavano per scendere. Yoongi fu distratto da un altro angelo, che parlò "Yoongi. C'è bisogno di te"

Jungkook si alzò anche prima di lui "Vengo anche io." La sua voce si mostrò sicura, tutto il contrario di quanto era apparso prima.

"Non se ne parla. Non uscire dal paradiso se non per le tue missioni. È troppo pericoloso" Yoongi si alzò a sua volta, dirigendosi verso la porta.

"Non posso lasciarti solo, se- se ti dovessero-"

"Starò attento. Non succederà nulla. Abbi fede." Yoongi disse con delicatezza, espressione intenerita.

the fall :: taehyung x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora