Parte 9

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Nel pomeriggio Baylee decise di staccare dal mondo e rinchiudersi nel suo rifugio segreto, che ormai più tanto segreto non era. Aveva intenzione di meditare sulla sua decisione di aiutare Ryan. Goldie voleva farlo, Baylee dopo l'ennesimo atto di bullismo voleva lasciarlo letteralmente nella merda. Ma Baylee in realtà preferiva essere Goldie, quindi non c'era molto a cui pensare. Era sdraiata sul quel materasso dove aveva finito per passare la sera del suo compleanno a fare la buona samaritana. Su di esso era finito qualche schizzo di sangue, ma a lei non importava minimamente. Sua madre avrebbe urlato per quello, lei avrebbe riso. Una cassa portatile pompava "rip 2 my youth" dei the neighbourhood, era una delle sue preferite di quel momento. La sigaretta ardeva tra le sue dita, mentre un braccio era piegato sotto la nuca. Si stava rilassando come non mai, fin quando la porta non si aprì di scatto facendola sussultare. Non aspettava mai nessuno, era il suo posto, eppure quella volta aveva un ospite, indesiderato. 

"Cosa ci fai qui?" Si mise seduta. Benedisse la piastra che aveva usato sui capelli quel giorno. Prima di uscire di casa aveva pensato di andar via con lo stile Baylee, ma all'ultimo minuto si convinse che per qualche motivo, a lei sconosciuto, sarebbe stato meglio far emergere Goldie anche per quel pomeriggio in compagnia di se stessa, che poi si rivelò diverso.
Il ragazzo incappucciato di nero con il solito zainetto rosso, il quale scivolò lentamente dalle sue spalle rispose "sono venuto per ringraziarti del gesto che hai fatto". Poi aprì lo zaino per tirare fuori delle bottiglie in vetro contenenti birra e qualche altro alcolico al suo interno. "Ho portato la festa"

Baylee aggrottò le sopracciglia. Si avvicinò e osservò una bottiglia in particolare, la quale le  fece pensare che Ryan avesse altri soldi. "Ti sono rimasti un bel po' di spiccioli l'ultima volta"

"Sì, giusto per comprare queste" lanciò sul tavolino un pacco di patatine alla paprika.

Lei lo guardò per capire meglio
"Ho rubato tutto il resto" disse fiero.

"Tua madre non la penserebbe allo stesso modo" 

"E dai, mai una gioia con te"

"Guarda che di gioie te ne ho regalate fin troppe, e pensare che nemmeno ti conosco" in realtà avrebbe voluto dire che non le meritava.
Lui scosse la testa divertito.

"Mio padre ha una collezione di alcolici" raccontò lei "ricordo che questa fu una delle bottiglie quasi più costose che acquistò lo scorso anno" ce n'erano state di veramente costose, ma l'anno precedente suo padre si era dato una regolata per quella sua mania di collezionismo.

"Oh, bene, allora saprai dirmi cos'è, perché io non l'ho ancora capito." Rayn non conosceva alcolici oltre la birra e la vodka, le uniche cose che tempo prima riusciva a permettersi senza alcuno sforzo.

"Dovresti saperlo visto che l'hai presa" afferrò una patatina dal sacchetto e la portò in bocca. "Comunque non ne capisco molto io"

"L'ho presa perché mi è piaciuto il prezzo. Oltre 200 banconote di queste" estrasse dalla tasca un dollaro, l'ultimo rimasto.

Ryan aprì due birre, e una la porse a Baylee, la quale accetto senza indugiare. E da lì accettò anche una seconda. Non era nei suoi programmi, ma quella serata le servì per conoscere meglio quel ragazzo.

"Davvero, mi hai spiazzato un po' con la tua proposta" Ryan sorrise sincero "Ho passato due giorni a cercare un lavoro e dopo infinite risposte negative ho trovato il tuo biglietto." Baylee sapeva già tutto ciò, ma ascoltò comunque il ragazzo.

"Hai quel sorriso e non sai nemmeno cosa dovrai fare o quanto guadagnerai. Sono io quella spiazzata"

"Beh, so quanti soldi girano lì, non ci rimetterò di sicuro." bevve un altro sorso dalla bottiglia per poi metterla a fianco alle altre vuote sul tavolo.

"Sarei curioso di sapere chi sono questi amici che hai alla Saint Crusse"

"Io sono sicura che non vorresti conoscerli" cercò di intimidirlo. Doveva tenere nascosta la realtà, era meglio per entrambi.

"che dici, lo proviamo?" Ryan propose di assaggiare l'alcolico misterioso e costoso che intrigava la mente di entrambi. Baylee accettò senza pensare. Iniziava ad essere leggermente su di giri, e di sicuro non sarebbe rientrata a casa dopo ciò. Il ragazzo versò il liquido in due bicchieri trovati in una credenza. Entrambi lo annusarono storcendo il naso, per poi buttarlo giù tutto in un sorso. Era disgustoso. 

"Che schifezza è mai questa!" Bay si lamentò "Mannaggia a me che ti vengo dietro." rise barcollando, per poi passare a prendere un altro shottino di un alcolico diverso. Per due persone tutto quell'alcol era troppo, ma per due come loro, che bevevano di rado, era anche eccessivo.

Ryan invece riprovò la bevanda orrenda, magari il gusto era diverso. Sì, non ragionava lucidamente, e questo fu il suo pensiero. Si avvicinò alla cassa e ne aumentò il volume. Poi tirò Baylee vicino a sé e iniziarono ad improvvisare un ballo, che finì col farli cadere -per fortuna- entrambi sul materasso. Si fecero le migliori risate in quel momento, si stavano davvero godendo la serata. Provarono a rialzarsi, ma nessuno dei due ormai aveva molta stabilità, per cui prima di riuscire nell'intento ne passarono di minuti.

"Sono le 55 e 55." Baylee guardò l'orario sul display del cellulare.

"cosa?" Ryan glielo strappò di mano "Sono le 22 e 22" rise, ma almeno lui aveva letto bene.

"Dovrei andare a casa." disse lei. Ma le intenzioni mancavano proprio. Non sarebbe riuscita a guidare fino a casa, per non parlare della ramanzina che le avrebbero fatto i suoi vedendola in quello stato. Perciò decise che avrebbe passato la notte lì. Non era nemmeno la prima volta che lo faceva.

Via di FugaWhere stories live. Discover now