Parte 25

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Alla fine tra una parola e un'altra si addormentarono lì, anche se Baylee in realtà non dormì a lungo. Di fatti alle 5 del mattino era già sveglia ed immersa nei suoi pensieri.
Osservava il ragazzo al suo fianco, sdraiato sulla pancia, coi capelli scompigliati, la faccia rivolta verso lei e stropicciata sul cuscino in una strana smorfia che la fece sorridere. Era molto combattuta, anche se allo stesso tempo l'idea del ragazzo non le sembrava affatto male. Conoscersi da zero, senza alcun pregiudizio, era l'ideale. Poi le venne in mente Kelly, che fino al venerdì l'aveva stressata parecchio su Ryan e sul cerotto di sutura vicino al sopracciglio, che ancora portava in attesa che il taglietto si cicatrizzasse completamente.

Al risveglio Ryan era da solo. Si guardò in torno per un attimo prima di notare Goldie oltre il vetro della porta d'ingresso.
Così si alzò e la raggiunse.

"Buongior- No ok, come non detto" si bloccò sullo stipite della porta.

Goldie si girò di scatto non capendo.
"Che ti è preso?"

"Ehm.. È tutto ok?"

"Certo" sorrise.

"No è che ti ho vista nella stessa posizione dell'altra volta, temevo fossi di nuovo pronta a cacciarmi via" si gratto la nuca imbarazzato.

"Ma va..." rise Baylee "vieni qua e goditi l'aria fresca che tra poco si torna in città"

Ryan la raggiunse. Si mise dietro di lei, e la abbracciò per qualche secondo prima di notare il proprio bracciale ormai legato da tempo al polso di lei, ed iniziare a giocare con esso.

"Sono felice che tu non lo abbia tolto"

"Non posso fare altrimenti, me lo ha dato una persona per me importante" disse senza pensarci. In realtà non sapeva dare una motivazione al fatto che quel bracciale non lo avesse mai tolto. Dal primo istante era diventato qualcosa di caro, un portafortuna, o qualcosa di simile. Ma lei ovviamente se ne rese conto solo quel giorno dell'importanza che gli aveva dato.

"Allora, ci hai pensato?" andò dritto al punto. Fremeva dalla voglia di ricevere una risposta.

"No, ho dormito... ma ti pare che sei il mio pensiero fisso?" Disse quasi con troppa serietà, poi si voltò verso di lui e scoppiò a ridere "Sì, ci ho pensato." fece una pausa godendosi lo sguardo trepidante di Ryan "Avevo detto a me stessa di smetterla con questa doppia identità, di essere semplicemente me stessa. E di conseguenza avrei dovuto lasciar perdere anche te. Ma mi intriga troppo la tua proposta, ed io sto troppo bene quando sei con me, perché sono me stessa al di là di tutto." Sentiva il cuore pulsare di gioia, per la prima volta aveva ammesso a gran voce ciò che sentiva dentro da un po', ciò che la faceva stare bene. E per un attimo mise anche da parte la preoccupazione che comunque continuava a viverle dentro, ciò che avrebbe pensato Ryan quando da un giorno all'altro avrebbe scoperto l'identità di Baylee la secchiona, l'identità di quella ragazza strana, dal corpo perfetto ma coi capelli sempre fuori posto e quegli occhialoni orrendi.

E Ryan non ci pensò mezza volta a fiondarsi sulle sue labbra cogliendola di sorpresa. Ogni qualvolta stavano insieme quel gesto era diventato il suo pensiero fisso, e adesso poteva farlo tranquillamente senza ricevere nessuna sberla in cambio.
Per qualche attimo si sentirono come in una bolla, solo loro due e le loro effusioni. Questo prima che un rumore, proprio come la sera prima li interrompesse.

Baylee fece per parlare, ma venne subito bloccata.

"Non dirmi che è stato di nuovo un gatto perché non ci credo nemmeno se lo vedo." si guardò intorno. "Dobbiamo andare, subito."

Così entrarono dentro, presero tutto ciò che avevano, ossia qualche oggetto personale, e andarono in macchina, tornando il più in fretta possibile in città.
Ryan avvisò Nick, il quale alle 9 del mattino era ancora nel mondo dei sogni, e ci mise qualche istante prima di ricollegare tutto ciò che era successo il giorno prima con le novità di quella mattina.

Non capirono se chi li osservava fosse Dylan, o il suo nuovo amico, ma di sicuro da quel momento iniziarono tutti e tre a tenere gli occhi aperti, cercando di capirci qualcosa in più sulla situazione.

Via di FugaWhere stories live. Discover now