Parte 5

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"Buon compleanno ancora tesoro, divertitevi!" questo fu l'augurio del padre a Baylee prima lei uscisse di casa. Era il giorno del suo diciottesimo compleanno e aveva deciso di non fare nessuna festa in grande, solo una serata in pizzeria con le sue amiche Kelly e Jamie. Suo padre aveva apprezzato l'idea, sua madre un po' meno. Un luogo pieno di gente dove chissà se il cameriere dopo essere andato in bagno aveva lavato le mani. No, era un luogo da evitare. Ma comunque il padre le aveva dato due banconote di un taglio tanto alto quanto sarebbe bastato a lui per una pizzeria un po' più lussuosa, e insieme alla moglie accompagnarono la figlia alla porta, vedendola poi salire in auto. Dopo aver svoltato l'angolo Baylee accostò l'auto al lato della strada e ne approfitto per cambiare l'odioso giubbino beige e le altre tante odiose ballerine con una giacca in pelle e gli stivaletti neri, che andavano d'accordo con la maglietta che stava nascosta sotto al giubbotto e i pantaloni altrettanto scuri. Una volta finito il cambio look, e aver marcato il trucco scuro, ripartì diretta verso il solito bar in periferia che tanto amavano lei e il suo gruppo delle corse. 
Già, avete capito bene, non ci sarebbe stata nessuna serata rosa in pizzeria. 

Lasciò l'auto nel parcheggio proprio davanti al bar e si incamminò per pochi metri fino ad un tavolo all'aperto, dove trovò seduti Jack e Dylan intenti a sorseggiare una birra.

"Buon compleanno campionessa!" Dylan si alzò a farle festa, ma lei in quell'istante lo stava solo detestando. Non era affatto una tipa da festeggiamenti.

"Sì, auguri!" Jack alzò la birra verso lei in segno di brindisi, senza scomodarsi più di tanto. Lui era il più tranquillo del gruppo.

"Cosa prendi da bere?" Dylan continuò dopo che lei, giusto per gentilezza, ringraziò. 

"Fai tu, sei più bravo di me a scegliere." E detto fatto, dopo pochissimi minuti l'amico tornò con in mano un bicchiere pieno di qualsiasi alcolico avesse scelto, dal quale fuoriusciva una cannuccia nera.

Baylee prese in mano il bicchiere e cominciò a sorseggiarlo, girandosi continuamente alla ricerca del cugino.
"Dove sta Nick? Aveva detto di essere già qui." chiese dopo una decina di minuti durante il quale lui non era sbucato ancora da nessuna parte.

"E' nel retro."

Senza dire altro la ragazza si alzò, e con il bicchiere in mano si incamminò verso il retro del locale per vedere cosa stesse combinando di così importante suo cugino.

"Così impari, brutto figlio di puttana!" Lo trovò a massacrare di botte il suo nemico Ryan Brant.

"Nick. basta!" urlò vedendo il viso del ragazzo sporco di sangue e le mani del cugino altrettanto macchiate. Ma Nick non le diede ascolto, era più importante vendicarsi. Non ci sarebbe stata un'altra occasione il giorno dopo, chissà quando lo avrebbe beccato in giro a quel ladruncolo lì.

"Deve imparare che i nostri soldi non si toccano." continuò a sferrare pugni mentre lo stringeva per il colletto della maglia.

"Ho detto: basta! Lo ucciderai così." in quell'istante non era tanto preoccupata per Ryan, ma più che altro per il cugino che poteva rischiare la galera. Non vedendo alcun cambiamento lanciò il bicchiere che teneva in mano in direzione della faccia del cugino, facendolo frantumare contro il muro dietro a lui.

"Cazzo, sei impazzita?" Nick si fermò, senza lasciare però Ryan "Potevi prendermi in faccia."

"Lascialo andare!" 

"Cos'è, adesso lo difendi?" 

"Nick, sul serio, mi stai facendo incazzare."

"Vaffanculo! Ringraziala, baciale i piedi." spinse il ragazzo ai piedi della cugina "baciaglieli!" ordinò. Ma Ryan non aveva più forze. Non dormiva molto la notte, era sfinito tanto da non aver potuto reagire ai colpi che aveva ricevuto, ed ora era steso a terra pregando di risvegliarsi il giorno dopo .

"Sei un idiota, Nick." Baylee scosse la testa, delusa ormai da quella serata che aveva immaginato diversamente nelle sue idee.

"Alzati, andiamo." voleva portare Ryan altrove, anche se lui non lo meritava quell'aiuto, ma era pur sempre una ragazza, con un cuore, alla quale le scene di sangue non erano nella sua top list di belle cose.
Ma Ryan era davvero stremato dal dolore e non aveva forze per rialzarsi, così Baylee dovette prendere in mano la situazione ed aiutarlo a mettersi in piedi e sostenerlo fino al parcheggio. 

"Hai un auto o qualcuno che può portarti via da qui?" domandò, ricevendo solo un "No" dolorante. Bene, doveva portarlo a casa ormai che c'era. 
Lo aiutò a sedersi in macchina e poi lo lasciò lì per due minuti, giusto il tempo di andare a prendere del ghiaccio dentro al bar. 

"Tanti auguri a te, tanti auguri a..." Dylan le intralciò la strada con un muffin su cui accendeva una candela, mentre le cantava la classica canzoncina di buon compleanno. 

"Togliti dalle palle Dylan!" lo scansò e continuò per la sua strada.


Via di FugaWhere stories live. Discover now