Parte 29

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"Quando a telefono dissi che facevate le cose zozze, scherzavo. Non era un incitamento a farle sul serio." Erano seduti tutti ad un tavolo, tranne Jack che era andato dalla sua ragazza misteriosa. Da tempo era impegnato in una relazione, ma nessuno conosceva la ragazza in questione, forse perché voleva tenerla lontano da quel loro mondo fuori legge.

"Ma che diamine, Nick. Io non vengo a farti il terzo grado su con chi fa cosa e quando." Baylee era davvero a disagio per quella conversazione. Doveva ancora metabolizzare del tutto che qualcuno li avesse spiati quotidianamente, e dover ancora discutere di ciò pure col cugino non era assolutamente ciò che desiderava.

"Forse perché io non faccio nulla.."

"Seee.. gente, ha detto la cazzata del secolo." lo prese in giro facendolo ridere, perché aveva un certo fascino e con tale aveva una marea di ragazze che gli andavano dietro, soprattutto quelle che erano spettatrici fisse delle gare nel weekend. Non poteva di certo lamentarsi, a parte quella volta finiva sempre le serate in buona compagnia.

"Da quanto va avanti?"

"Da poco." rispose Ryan

"Ah, ma quindi adesso non devo più nascondere il nome." Nick era felicissimo di non dover più prestare attenzione all'interno del team. Peccato per lui che si sbagliasse.

"No. Quello è ancora un tabù" Baylee lo fermò immediatamente prima che facesse danni. E da lì iniziarono a battibeccare su quanto fosse stupida quella scelta, che non aveva più senso nasconderlo. E Ryan non fu mai tanto d'accordo con Nick come quella sera.

Poi passarono a discorsi per loro più importanti, come il fatto che dopo l'episodio di quella sera sicuramente sarebbe stato più saggio che Goldie si prendesse una pausa, giusto il tempo di trovare una soluzione a possibili attacchi da parte di Dylan e il parrucchino. Sapevano fin troppo di quelle gare clandestine, ed era giunto il momento di fare dei cambiamenti, studiare dei piani più sicuri, che magari prevedessero una pista privata anziché le strade pubbliche, o semplicemente cambiare un percorso. Non potevano rischiare ulteriori danni ed una possibile soffiata alla polizia.

E Baylee fu completamente d'accordo, anche perché avrebbe comunque dovuto fermarsi in previsione del diploma e delle varie sistemazioni per il futuro collage. Non avrebbe avuto il tempo e la concentrazione per tutto.

"Ma davvero, esiste ancora la casetta dei nonni?"

"Cosa pensavi che l'avrei lasciata cadere a pezzi?" rispose lei "Certo, avrebbe bisogno di qualche altro restauro, ma sta ancora in piedi ed è tutto funzionante."

"Sì, però che cazzo, dopo stasera avrò tutti i ricordi d'infanzia rovinati da voi che vi accoppiate tra quelle mura." E lì Baylee gli diede un bel caldo sotto al tavolo. Si alzò in piedi, prese la mano del suo ragazzo e scapparono via da Nick e le sue battute sceme.

E così passarono per lei altri giorni, pieni di studio, di famiglia e di Ryan. Per lui trovava sempre del tempo, si incontravano regolarmente quando lui non aveva impegni con Nick, perché anche se lei non correva, lui doveva comunque occuparsi dei circuiti, ma soprattutto doveva guadagnare qualcosa, nonostante la madre fosse contraria, lui aveva deciso di continuare, almeno fino a quando avesse avuto necessità. E visto che la madre non riusciva ancora a trovare nulla, in qualche modo dovevano pur mangiare.

Via di FugaWhere stories live. Discover now