Parte 28

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"Dai Nick, ho fretta. Ti muovi a darmi i miei soldi?" Dylan non poteva più aspettare, ma Nick se la stava prendendo davvero comoda, questo perché aspettava l'arrivo di Ryan.

La folla si era ormai scemata, era rimasto giusto qualcuno che festeggiava la vincita del tizio con la macchina blu.

"Eccoci qua" Goldie che era andata a recuperare Ryan arrivò lasciando Dylan perplesso.

"Avevi detto che non ti saresti più fatto vedere, ed ora se di nuovo qui. Ma vuoi forse che ti gonfi?" Dylan gli si avvicinò per incutergli paura, a modo suo, ma non concluse nulla.

"Chi vuole essere gonfiato sei tu" si intromise Nick.

Ed in tutto ciò Jack era l'unico confuso. "Che merda sta succedendo?" provò a capirci qualcosa.

"Succede che questo figlio di puttana anche stavolta ha cercato di sabotare la corsa mettendo in pericolo Goldie." parlò Ryan.

Dylan sbiancò, ed iniziò a negare tutto. Supplicò Nick di non credergli, ma ovviamente il grassoccio aveva ormai tutte le prove per sapere quale fosse la verità, e gli sputò in faccia tutto ciò che sapeva.

"Cazzo, mi stai buttando fuori dopo anni di amicizia per uno che è qui solo perché si scopa tua cugina."

"Non sbagliare a parlare di mia cugina perchè ti gonfio davvero."

"E' la verità, cazzo! E' lei che mi ha portato a questo." Dylan iniziò a confessare tutto "Le vado dietro da un botto, l'ho assecondata sempre quando aveva bisogno, e lei ha preferito farsi scopare da questo coglione."

Per un attimo Nick guardò i due ragazzi in questione. Lei era in leggero imbarazzo, mentre Ryan stava valutando se tirargli un pugno in faccia subito o aspettare che finisse il racconto per capire fino a che punto li avesse spiati.

"Cos'è questa storia?" Nick chiese spiegazioni, anche se comunque quella non fosse una giustificazione per il comportamento avuto da Dylan.

"Niente" Baylee rispose per non entrare nei dettagli. Ma il moro li svelò tutti.

"Niente.." rise "Come se non vi avessi visti. Tutte quelle sera passate dentro quella casa di legno, tutte quelle sera passate a baciarvi e a scopare." rise malignamente "Sono tre mesi che vi osservo e che fate sempre le stesse cose, mentre a me non hai mai concesso nemmeno un'uscita."

"Sai perché non ti ho concesso niente? Perché sei solo un essere viscido." Goldie gli piantò una ginocchiata dove non batte il sole, facendolo piegare in due.

"Sei una puttana!" urlò la vittima, che in un battito di ciglia si ritrovò steso a terra con Nick e Ryan che lo pestavano di botte. Non sì capì bene chi dei due attaccò per primo, ma di sicuro non lo lasciarono illeso.

Jack era così sconvolto che non si scomodò nemmeno a salvarlo, pensò che una lezione gli avrebbe fatto molto bene, e rimase lì a fare il tifo per gli altri due, e Baylee con lui.

Lo lasciarono lì a terra, agonizzante, ma ci avrebbe pensato parrucchino a portarlo in salvo.

Goldie corse ad abbracciare Ryan, che a parte qualche graffio non aveva niente di che.
"Stai bene?" gli chiese preoccupata.

"Sì, io sto bene." Nick si intromise rispondendo al posto del ragazzo, facendo sbuffare la cugina. "Ci vediamo al bar, mi dovete delle spiegazioni voi due."

Fino ad allora non aveva proprio capito nulla, anche se conosceva bene le intenzioni di entrambi.

Via di FugaWhere stories live. Discover now