Il ricordo di un bacio...

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Il ricordo di un bacio...

«Signorina Granger!» fece preoccupata Madama Chips, quando vide Hermione arrivare in infermeria accompagnata da niente meno che Draco Malfoy.
«Buongiorno Madama Chips!»
«Buongiorno cara, ma cosa... »
«Il mio amico Draco ha insistito perchè io venissi a farmi visitare prima delle lezioni. Ieri avevo un po' di febbre»
«Il suo amico Draco è molto saggio. È fortunata ad averlo come amico.

Giá... era molto fortunata. Draco era il ragazzo piú desiderato di Hogwarts ed ora era lí, con lei, la semplice, studiosa, originale Hermione Granger.
Cosa aveva lei di speciale? Cosa aveva che le altre non avevano? Cosa in lei attirava le attenzioni del giovane Malfoy? Lo faceva veramente solo perchè, dovendo stare vicini per molto tempo, non voleva rischiare di essere contagiato? La ragazza non pensava che quella fosse la verità.

«Sí, signorina. Il suo "amico" aveva ragione! Lei ha la febbre, non è molto alta ma è meglio che oggi non vada a scuola!» disse l'infermiera dopo averle misurato la temperatura corporea.
«Io... non posso perdere un'intera giornata di lezioni!»
«Tu stai qui. Io ti porto i compiti all'intervallo. Vengo a trovarti appena posso. Aspettami» le sorrise e poi socchiuse un occhio in un buffo modo.

Se non si trattasse di Malfoy, Hermione sarebbe stata certa che quello fosse un occhiolino. Malfoy le aveva fatto l'occhiolino. Ed era splendidamente affascinante, la luce che entrava dalle finestre illuminava la sua alta figura, alla ragazza sembrava di sentire cori di angeli cantare armoniose melodie. Era bellissimo.

Hermione sapeva che quel bacio per lui non aveva significato niente. Forse, quando glielo aveva dato, era ubriaco. Non bisognava meravigliarsene: i Serpeverde avevano moltissimi alcolici, portati ad Hogwarts illegalmente, ma come dicevano loro: "Meglio rischiare e divertirsi che arrendersi subito!"
Hermione passò la mattinata leggendo un libro babbano, regalatole dai genitori per il suo undicesimo compleanno: Ragione e Sentimento.
La ragazza lo adorava, e lo divorava tutte le volte che era triste. Erano passate due ore da quando Malfoy l'aveva lasciata sola in infermeria, ed eccolo entrare, affannato.

«Hey!» lo salutò allegramente lei
«Hey!» le fece eco lui «Stai meglio?»
«Sí, grazie!»
«Comunque, ieri sera non abbiamo terminato il nostro discorso!»
«Giusto... Bhè... terminiamo dicendo che nessuno dei due lo voleva... quanto avevi bevuto?»
«Io non avevo bevuto, anzi a dirti la verità... questo mi imbarazza molto, ma... io ho sentito qualcosa. Tu no?»

«Bhè... io... » ma Draco non riuscí mai a capire cosa la ragazza aveva detto, poichè la campanella era suonata proprio in quel momento. DRIIIIIIIIIIIIIIN
«Dopo ti porto i compiti e finiamo di parlare!»
Hermione tornò sul suo libro, era arrivata alla sua parte preferita: quando il colonnello legge le poesie a una delle protagoniste, la sorella minore, una ragazza sentimentale chiamata Marion. Finito il libro la ragazza si mise a ripassare Erbologia e Trasfigurazione per il G.U.F.O
«Hey!» sentì.

Si voltò era Draco con i compiti.
«Dove eravamo rimasti? Ah giá! Tu stavi dicendo che sei perdutamente innamorata di me!» fece Malfoy col suo ghigno.
«Non sono perdutamente innamorata di te!» replicò lei
«Però hai sentito qualcosa durante quel bacio!»
«Sí...» ammise lei.
«No, Granger. Non era una domanda la mia. Era un'affermazione! Sapevo giá che tu avevi provato qualcosa. L'ho letto dalla tua espressione finito il bacio, da come mi hai guardato dopo quella risata era ovvio che non ero piú il tuo nemico... e io non posso dirti di non provare nulla per te. Perchè mentirei se lo dicessi»

My Angel //Dramione ♡Where stories live. Discover now