Un'ostrica ripiena di invidia

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Un'Ostrica ripiena d'Invidia

Un ghigno di dipinse sul volto del giovane Malfoy.
«Story, amore... sai che sei la piú bella di tutte?» le sussurrò all'orecchio, cingendola ancora con le forti braccia.
Di fatti Astoria era piú bella della ragazza con cui l'avrebbe comparata quella sera. I capelli biondi, raccolti in uno chignon perfetto, il mini-abito di paillettes d'oro attillato, le scarpe nere di stoffa con il tacco, la leggera linea di eye-liner nero che le metteva in risalto l'iride color del cielo. Effettivamente la sua ragazza era stupenda, peccato lui non la amasse...
La voce di Hermione interruppe il loro abbraccio

«Hey, Draco! Noi siamo pronti!» esclamò entusiasta.
Ma quanto tempo siamo stati abbracciati io e Astoria? si chiese il ragazzo
Si schiarí la voce per rispondere alla ragazza riccia
«Va bene! Noi stiamo uscendo!»
C'era solo una porta a separare Draco dal suo più grande desiderio. Una semplice, stupida, banale porta di legno. Aprí la porta girando il decorato pomello color bronzo.

Pochi metri più avanti, fuori dal cancello di casa sua, Hermione, vestita con un bellissimo abito rosso e le scarpe in tinta, con i capelli acconciati in boccoli perfetti, aspettava con una mano alzata in segno di saluto. Ciò che di lei colpí piú Draco era il trucco: fondotinta, moltissimo mascara nero e le labbra... quelle erano la parte piú bella del trucco: rossetto di un rosso vivo, rosso sangue, rosso fuoco... fuoco, proprio quello che nasceva dalla scintilla che si incendiava quando i loro sguardi si incrociavano, proprio come in quel momento.

Era bellissima. Era magnifica. Era perfetta.

Certo, Astoria era piú bella, truccata e vestita meglio, era piú ricca, era di Sangue puro e apparteneva alla casa dei Serpeverde. Ma Draco non voleva Astoria. Lui non voleva una ricca ragazza viziata e capricciosa.

Lui voleva solo Hermione, lei cosí com'era.

Con i capelli crespi e la passione per lo studio. Non gli importava se era una Nata Babbana, se era una Grifondoro, se non aveva tutti i soldi che possedeva Astoria. "Meglio intelligenti che ricchi", cosí diceva sempre Hermione, quando erano piú piccoli, per scherzarlo. Ed aveva ragione. Lei era speciale a confronto di tutte le altre oche che aveva sempre frequentato.
Lei, al contrario di tutte le altre, non era cambiata per piacergli. Lei gli piaceva cosí com'era. E gli piaceva anche parecchio. Perchè Draco Malfoy la amava. Draco Lucius Malfoy voleva solo lei.

«Andiamo?» propose Ron.
«Certamente» gli rispose il biondo innamorato.
Una volta fuori dal cancello ognuno prese la sua fidanzata sotto braccio (con estrema gelosia da parte di Draco) e si smaterializzò, verso un ristorante Babbano molto elegante e lussuoso.
Si sedettero ad un tavolo coperto da una tovaglia di seta color avorio.

«Allora... parliamo un po' di noi. Per conoscerci meglio!» propose Hermione.
«D'accordo! Inizio io... » disse Draco «Dopo aver lasciato la scuola, prima delle vacanza di Pasqua durante il mio settimo anno ad Hogwarts, sono stato chiuso nella mia stanza tutto il tempo, per volere del Signore Oscuro. Uscivo soltanto per cruciare o torturare gente indifesa e impotente, proprio come lo ero io di fronte a
Voi-Sapete-Chi. Mi obbligava, diceva che se non avrei fatto tutto ciò che lui mi ordinava avrebbe ucciso me e la mia famiglia. Ho fatto cose orribili... e me ne sono pentito.

Mi sono pentito di non aver accettato l'aiuto di Silente, quando me lo ha offerto. Le immagini di gente stremata, sofferente e morta, soltanto per aver commesso il grave peccato di essere nati in una famiglia Babbana, mi perseguitano ancora. Perciò ho deciso di fare l'Oblivaiatore. Cancellare i ricordi alla gente, ricordi che il Ministero giudica terribili o sbagliati. Penso che sia quello che voglio per me stesso... che qualcuno mi cancelli i ricordi atroci che mi provacono quei terribili incubi tutt'ora. Non auguro a nessuno la mia sorte... tanto orrenda quanto triste.

Ed ora sono qui, con voi miei nuovi vicini e... con la mia adorata Story! Che mi accompagna in questo viaggio tortuoso ed ora non piú solitario che è la vita! Vorrei proporre un brindisi, alle nostre nuove abitazioni e alle nostre vite in compagnia della persona speciale di cui abbiamo sempre avuto bisogno!» Draco concluse cosí il suo toccante monologo alzando il calice pieno di champagne ed invitando gli amici a fare lo stesso.

Aveva lasciato tutti sbalorditi, senza parole... ma d'altronde era esattamente l'effetto che voleva ottenere. Questo era sempre stato il suo talento: lasciare tutti a bocca aperta.
«Story, tesoro, cosa vorresti ordinare?» chiese con il suo tono piú garbato
«Cosa ne dici ostriche e altro champagne per tutti?»
«Mi sembra un'ottima idea, amore mio!» le rivolse un dolce sorriso e guardò gli altri due.
«Hemmm... io, veramente... non so se ho tutti quei soldi... Hermione, mi sa che io e te dovremmo stare piú leggeri...» disse Ron molto imbarazzato.

«Oh... non essere sciocco Ronald! Offro io!» esclamò Draco sorridendogli. Passarono un'ottima serata, dopo la cena andarono a bere Whisky Incendiario in un pub. Hermione e Astoria si fermarono al primo bicchiere, mentre i loro fidanzati ne tracannarono una mezza dozzina all'incirca. Erano piuttosto ubriachi quando le due ragazze dovettero caricarli sulle loro spalle e smaterializzarsi fino a casa.

Draco era molto felice, aveva (per una volta) valorizzato Astoria, che non si sentiva piú trascurata, aveva fatto ingelosire Hermione con le sue parole e l'atteggiamento da perfetto gentiluomo, nei confronti di Astoria ed infine aveva indotto Ron ad invidiarlo ed odiarlo ancor di più per via della sua ricchezza. Non avrebbe mai permesso a Ron di ripagare il debito della cena, perchè cosí facendo ricordava al vicino la sua inferiorità nei confronti dei veri Purosangue.

La sua presunta superiorità non era che l'invidia che provava nei confronti dell'amico, che amava e veniva ricambiato da Hermione ed insieme vivevano felici.
La felicità... un sentimento a lui negato dal suo infelice destino.

My Angel //Dramione ♡Where stories live. Discover now