La fine dell'inizio_È la fine... o No?

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É la fine... o No?

«Io...? Certo!»
Il ragazzo le prese dolcemente la vita ed iniziò ad ondeggiare stringendo a se Hermione, che aveva una mano sulla sua spalla e l'altra stretta in quella di lui. I loro occhi si incontrarono, i loro sguardi erano fissi l'uno sull'altro.

«Vorrei stare qui, cosí, per sempre!» le sussurrò lui all'orecchio «Stare abbracciati, danzare, la musica, il profumo dei tuoi capelli...»
«Draco?» lo chiamò lei.
«Sí?» rispose
«Io ti piaccio veramente?»
«Certo! Non sarei qui con te se cosí non fosse» e le stampò un bacio sulla guancia. Lei gli posò la testa sulla spalla.

Continuarono ad ondeggiare al centro della stanza e venirono poi seguiti da tutte le altre coppie. La prima melodia stava per terminare quando i loro sguardi si incrociano nuovamente. Gli occhi grigi, color del ghiaccio e dall'espressione fredda di lui, si stavano sciogliendo, immersi in quelli di lei grandi, color del cacao con alcune diramazioni aranciate che sembravano fatti di fuoco, incandescenti. Nessuno dei due voleva distogliere lo sguardo, nessuno dei due voleva interrompere quel momento cosí intimo, cosí riservato, benché fossero in un locale stipato di persone.

La scintilla, la stessa che era scoppiata prima del primo bacio, stava esplodendo un'altra volta. Lui sorrise, i denti bianchissimi, il profumo di menta del suo dentifricio... uno degli odori che Hermione sentiva annusando il filtro d'amore chiamato Amortentia. Un sorriso degno di vincere il concorso che il "Settimanale delle Streghe" induceva ogni sette giorni. Lei rispose con una risata, delicata, graziosa, la piú bella che Draco avesse mai ascoltato. Il profumo di rose dei capelli di Hermione era, di fatti, lo stesso che il ragazzo inalava fiutando l'Amortentia.

Poi Draco chiese
«Posso chiederti una cosa?»
Lei annuí in risposta, con un lieve movimento del capo. Dopodiché il suo principe azzurro le si inginocchiò davanti e scandí le parole
«Hermione Jean Granger, vuoi tu diventare, ufficialmente, la mia ragazza?» anche se Draco non aveva urlato, la sua frase eclissò la musica. Tutti si voltarono verso di loro. Hermione non sentiva piú alcuna melodia.

Sentiva solo la frase di Malfoy rimombare nella sua testa
Draco Malfoy, il ragazzo che tutte vorrebbero al loro fianco, ha chiesto a me, Hermione Jean Granger, una secchiona zannuta, di DIVENTARE UFFICIALMENTE LA SUA RAGAZZA.

Non riusciva piú a ragionare, a distinguere la realtà dal sogno, dalla sua immaginazione.
Me lo ha veramente chiesto? Si ritrovò a pensare. La sua amica Ginny Weasley la guardava come se avesse appena visto un fantasma. Chissá come le saranno sembrate strane quelle parole. Lei non sa cosa io provi realmente per lui. Lei non sa che io non desidero altro che diventare la sua ragazza, lei non sa che lui è l'unico con cui mi confido veramente.

Lei non sa che io lo AMO. Che parola grossa... Amore... ma è quello che credo di provare nei suoi confronti. Amore. Non so da dove o come sia nato... anzi sí, lo so... è stato il suo sorriso, il suo affetto, la fiducia che ha risposto in me. Però lui è una serpe. Un Purosangue, i suoi genitori lo ammazzerebbero se sapessero ciò che mi ha appena chiesto. E se poi divento come tutte quelle stupide asine giulive con cui si è sempre fidanzato? No. Io sarò sempre la solita Hermione: intelligente e studiosa. Mi hanno insegnato a seguire il mio cuore. Ed è quello che farò. Ma sono sicura di volerlo? Mi servirebbe del tempo per pensarci...

Questo pensò Hermione Granger prima di rispondere al ragazzo con voce tremolante.
«Sí, lo voglio!» le parole le scivolarono dalla bocca senza che lei se ne accorgesse. Avrebbe voluto dirgli "Ci penserò" ma poi le emozioni nei confronti di Draco avevano preso il sopravvento.

Aveva deciso, forse per la prima volta in vita sua, con il cuore e non con la testa.
Draco si rialzò e la baciò, sotto gli occhi di tutti. Questo a Hermione non piacque un granché, ma in fondo sapeva com'era Malfoy, un tipi molto egocentrico... quello sarebbe stato di certo l'anno migliore da quando aveva cominciato a frequentare Hogwarts. Almeno questo era quello che Hermione pensava all'inizio. Poi, però, gli studi per i G.U.F.O., portarono via loro molto tempo, il loro progetto poco dopo Natale era quasi terminato.

Inoltre la professoressa McGranitt aveva detto loro che, per via degli esami, non avrebbero potuto partecipare all'evento organizzato da loro, la gita piú attesa dell'anno, dedicata ai ragazzini del primo e del secondo anno. I due innamorati riuscivano a vedersi di rado e, le poche volte che ci riuscivano, sbucavano sempre fuori Harry, Ron, Blaise Zabini o Pansy Parkinson a rovinare il tutto.

Durante le vacanze estive si scrissero delle lettere, Draco pareva arrabbiato con lei a causa dell'arresto di suo padre, ma Hermione sapeva che non era quello a turbarlo veramente. La ragazza scoprí ciò che lo spaventava solamente alcuni mesi dopo. Draco Malfoy era diventato un Mangiamorte. E se si fosse saputo che era fidanzato con una Nata Babbana avrebbero sicuramente ucciso lui, la sua famiglia e anche Hermione.

Discussero e litigarono a lungo sul tema "Sono diventato uno di loro... un Mangiamorte" queste furono le esatte parole che Draco rivolse ad Hermione durante uno dei loro primi incontri, una sera d'Ottobre, sulla Torre di Astronomia. La ragazza non ne fece mai parola con Harry e Ron, anzi, cercò di deviare i loro sospetti su di lui.

Lei amava ancora Draco, e lui amava ancora lei, ma la situazione era cambiata, Hogwarts non era piú un luogo sicuro. Entrambi lo sapevano. Seguirono la loro testa, non il loro cuore. Si lasciarono, Hermione si innamorò del compagno, nonché migliore amico, Ronald Weasley. Dopo la sconfitta di Lord Voldemort acquistarono una casa in un centro abitato da maghi: Diagon Alley il luogo piú vicino a "Tiri Vispi Weasley" il negozio dove lavorava Ron.

Mentre Draco, dimenticò Hermione con piú difficoltà. Dopo che la sua famiglia fu risparmiata dall'andare ad Azkaban, grazie alla bugia di Narcissa, cadde in depressione. Frequentò alcune ragazze tra cui Astoria Greengrass, una Serpeverde di due anni piú piccola. Mora, con gli occhi chiari... una ragazza piuttosto bella, come tutte quelle che era solito frequentare.

Loro inizialmente erano andati a vivere a Villa Malfoy, ma il ragazzo aveva troppi brutti ricordi di quel posto. Cosí comprarono una villetta in centro a Londra, a Diagon Alley, un allegro quartiere circondato da negozi. Vicino alla casa ce ne era un'altra piú piccola. Sembrava abitata da poco. Sulla cassetta delle lettere c'era inciso il nome che Draco aveva tanto sognato: Granger con accanto il cognome Weasley.
TO BE CONTINUED...

💖
Scusate un'altra volta il ritardo con il quale ho scritto il capitolo.
Spero vi piaccia. Ne approfitto anche per fare gli auguri a Daniel Radcliffe. Auguri Mito.

My Angel //Dramione ♡Where stories live. Discover now