Ballo con l'angelo

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Ballo con l'Angelo

Era ormai giunta l'ora di cena.
«Herm, noi andiamo a mangiare, poi ti truccheremo, va bene?» annunciò Lavanda
«Sí... sí certo!» rispose Hermione in tono distratto, era troppo presa nell'ammirare la figura riflessa nello specchio.

La ragazza quella sera decise di non cenare, avrebbe comunque pasticciato la sera, alla festa, con bevande e snack. Le compagne di stanza e Ginny risposero che Hermione stava poco bene ai curiosi che notavano la sua assenza. Una volta che Calí e Lavanda tornarono dalla loro amica, iniziarono con il make-up.

Hermione dovette star seduta immobile per circa mezz'ora, mentre le amiche le applicavano sul volto blush abbronzante, brillantini, una quantità eccessiva di ombretto bianco super luccicante, eye-liner nero, ciglia finte, sulle quali passarono del mascara e rossetto rosso, come il colore delle unghie.

Terminato il fantastico trucco, Hermione, era irriconoscibile. Per una sera, una sera soltanto, aveva abbandonato la secchiona, monotona, zannuta e spettinata Hermione Granger per sostituirla con una bellissima, elegante, festaiola giovane donna.
Andò verso l'armadio ed estrasse una scatola dorata, che conteneva il suo costume.
Abiti bianchi, degli stivali e uno strano accessorio piumato. Una volta vestita si specchiò, aspettando l'arrivo della migliore amica Ginny Weasley.

Quest'ultima aveva stirato i capelli rossi e passato sulla faccia del cerone bianco, mentre tutto il resto del trucco era nero. Era molto carina. Insieme scesero le numerose rampe marmoree, ma non si fermarono al piano terra, come di consueto per proseguire verso la Sala Grande, scesero fino i sotterranei, dove un gruppo che comprendeva una cinquantina di studenti, circa, stava aspettando di andare ad Hogsmeade, per l'inizio della festa.

Tra quegli studenti c'era anche Draco, ma per quanto Hermione l'avesse cercato non l'aveva visto. Però lui aveva visto lei. Il volto angelico era truccato. I capelli scuri, quella sera lisci e setosi, cadevano morbidi sulle spalle. Indossava un top bianco, aderente, dalla forma originale, tempestato di brillantini, molto scollato e che lasciava scoperta la pancia. La mini gonna bianca, cortissima, e vaporosa, formata da piú strati di tulle e gli stivali con il tacco, poco alto, che avvolgevano la gamba fino al ginocchio. Sulle spalle le erano spuntate un paio di ali ricoperte da piume bianche.

Un angelo.

Era meravigliosa. Draco, ora che l'aveva vista, era diventato molto geloso e protettivo nei suoi confronti: non avrebbe permesso a nessuno di rubargliela.
Decise di comparire davanti a lei come se niente fosse. Attraversò la folla spostando e spintonando gli altri invitati e finalmente arrivò alla sua meta.

«Hey, Grangy!» salutò con il solito ghigno stampato in faccia.
«Malfoy!» fece lei in tono sorpreso guardando il ragazzo. Era travestito da principe azzurro. I capelli biondi accuratamente pettinati ed acconciati con del gel, gli occhi color degli abissi puntati su di lei. Vestiva con una stramba maglietta azzurra e dei pantaloncini del medesimo colore.

«Sei bellissima!» le sussurrò lui all'orecchio.
Lei arrossì lievemente e chinò la testa. «Sarai il MIO principe azzurro?» chiese Hermione all' orecchio di Draco.
«Solo se lo vorrai!» rispose lui, sempre sussurrando.
Ginny intanto stava cercando di fare come se niente fosse, guardandosi in giro. Poi, Draco, si accorse di lei.

«Ah! Weasley... sei venuta alla fine!» esclamò, probabilmente aveva dato segno di incertezza alla domanda "Allora verrai?" postale dalle Serpi. «Zabini è là in fondo, ti sta aspettando» concluse infine.
Zabini era vestito da ninja, un uniforme nera che gli donava particolarmente poiché il ragazzo aveva la pelle scura e, malgrado questo, gli occhi blu. Era un caso rarissimo, ma stupendo.

«Il solito bambino infantile... si è travestito da ninja!» commentò Draco.
Ed Hermione non potè fare a meno di pensare che anche lui, tutto sommato, vestito da principe azzurro avrebbe dovuto risultare infantile, ma invece non lo era. Era romantico e... sí... piuttosto attraente.
«Mia principessa, si parte!» annunciò ad in certo punto, Malfoy.

E, solo in quel momento, Hermione, si accorse che la folla era accalcata davanti ad un camino, il quale era certamente cosparso della polvere che si usa per viaggiare attraverso i camini. A piccoli gruppi gli invitati entravano all'interno della struttura in pietra, prendevano una manciata di polvere, la lanciavano nel camino e sparivano per riatterrare pochi istanti dopo nel camino del rinomato locale "Tre Manici di Scopa", location della festa.

Hermione viaggiò con Draco, un emozionato Blaise ed una piuttosto scocciata Ginny. Una volta arrivati tutti gli invitati, cominciò il divertimento. C'erano tavoli zeppi di snack dolci e salati, bibite analcoliche ed alcoliche, quest'ultime bevute soprattutto dai Serpeverde. I tavoli, sostituiti da comodi divanetti bianchi ospitavano, a gruppi, i ragazzi. Hermione fu trascinata da Draco nel gruppo di Serpi piú pericoloso: Vincent Tiger, Gregory Goyle, Daphne Greengrass, Blaise Zabini con Ginny e Pansy Parkinson.

Quest'ultima era vestita, al contrario di Hermione, da diavolo. Il vestito di seta rosso sangue, contornato da pizzo nero, le copriva a stento le mutande, le scarpe nere con tacco molto alto e in testa un cerchietto sormontato da due graziose corna. Quel vestito la rispecchiava molto: era diabolico. La ragazza che teneva stretto in mano giá il terzo calice di Whisky Incendiario, era pesantemente truccata di nero e, appena poteva, poneva i suoi occhi neri e completamente ricoperti da brillantini neri, in quelli meravigliosamente grigi di Draco.

Era odiosa, non c'era nemmeno un particolare piacevole in lei. Dallo sguardo malizioso al sorriso beffardo e antipatico.
«Parliamo un po' di te, Dracuccio» disse ad un certo punto.
«Cosa vuoi, Pansy?»
«Solo sapere perchè hai invitato la Mezzosangue quando tu potresti invitare tutte le Purosangue che vuoi...»
«Primo, io non voglio nessunissima Purosangue, secondo, per rispondere alla tua domanda, l'ho invitata perchè è la mia compagna di progetto e volevo instaurare un buon rapporto con lei.»

Allora è questo che pensa Draco di me... per lui io sono solo la "compagna di progetto"! Sono stata una stupida nel pensare che il Grande Draco Malfoy si fosse potuto innamorare di una Mezzosangue, brutta e secchiona come me... ma è quello che mi ha fatto credere fino ad adesso quello stupido... lo odio! E penso che me ne andrò in fretta... appena posso... questo si ritrovò a pensare Hermione, prima che un braccio le si possasse su un fianco, portandola fuori pericolo, lontano dalle Serpi ed accompagnandola in mezzo alla sala.

Una dolce melodia iniziò a suonare. Era un walzer... Hermione lo aveva riconosciuto, era lo stesso suonato l'anno prima in occasione del Ballo del Ceppo, quando aveva ballato con il famoso campione del mondo di Quidditch, Viktor Krum.
«Vuoi ballare con me?» chiese ad un certo punto Draco, in tono dolce, sorprendendola.

My Angel //Dramione ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora