Il Piano

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Il Piano

Tutto era pronto. Lo smoking, piegato sul letto, era impeccabile. Draco, quel giorno, si era alzato con il sorriso stampato sulle labbra, per una volta nella vita era veramente felice. Si era guardato nello specchio e si era pettinato i capelli con il gel, ma non come quand'era ragazzino (quanto aveva odiato quel taglio di capelli!), ora un elegante ciuffo biondo spuntava sulla sua testa. La sua sposa, nel frattempo, si stava preparando nella villa dei suoi genitori, la casa paternale dove era cresciuta.

Nel salotto della sua piccola casa, intanto, sua madre ed Hermione lo aspettavano, ultimando i preparativi del loro "Grande Piano".

Draco si affacciò dalla porta della camera. Indossava la camicia bianca e i pantaloni neri. A Narcissa si appannarono gli occhi, dopo aver visto il figlio.
«Wow! Sei proprio splendido!»
Hermione era rimasta senza parole: era veramente bellissimo!

«Che ne dite?» chiese il ragazzo
«Perfetto!» rispose la riccia, che, per l'occasione era truccata con ombretto bianco, una passata di mascara e un filo di eye-liner. Indossava un meraviglioso mini-abito rigorosamente bianco, con la gonna e i gioielli adornati da piume. Era ancora il suo angelo.
Lui le rivolse un'enorme sorriso. Il sorriso bianco di cui si era invaghita. Il sorriso che profumava di pasta dentifricia alla menta, il profumo della sua Amortentia.

«Allora... sapete tutti cosa fare?»
Il piano era perfetto. Hermione e Narcissa lo avevano studiato per un'intera settimana, tutto era pronto.
Sarebbe andato tutto bene.
La riccia pensava giá al giorno seguente... lei è Draco... felicemente sposati ormai da ventiquattro ore. Senza piú problemi da risolvere, senza piú questioni per cui preoccuparsi. Solamente... felici.

«Cara, come ha preso la faccenda, il tuo ragazzo?»
«Oh... Ron ci è rimasto molto male, inizialmente. Poi mi ha rivelato che anche secondo lui il nostro fidanzamento non avrebbe potuto avere futuro. In questi ultimi tempi ci eravamo allontanati molto!»

Draco guardò l'orologio: mancava ancora un'ora e dieci minuti prima del fatidico sí che, se non fermato per tempo, lo avrebbe unito alla donna sbagliata
«Allaccio la cravatta, infilo la giacca e possiamo partire!» annunciò il biondo alle altre due, che si scambiarono un complice sorriso.

Dieci minuti dopo le tre figure si erano smaterializzate nel luogo del ricevimento. Era fiabesco. Un magnifico gazebo bianco ornato da edera rampicante e boccioli di rose rosse, circondato da un parco di prato verde, imperlato di rugiada, segno che il giorno precedente aveva piovuto... ma non quella mattina. Il sole splendeva alto nel cielo sereno, anche se a volte veniva oscurato da qualche piccola nuvola passeggiera.

Le centinaia di sedie, anch'esse bianche, riempivano il giardino, come le stelle riempivano la notte.
Draco, si era ormai diretto verso alla folla di invitati, accompagnato dalla madre ed insieme avevano raggiunto Lucius. Pareva un altro uomo, ora. Non aveva piú l'espressione di disgusto stampata in faccia, nè la freddezza negli occhi. Era come se tutta la sua malvagità si fosse spenta.

Tra gli invitati, Hermione, scorse anche qualche altro ex Mangiamorte, ma ritrasse immediatamente lo sguardo dai loro volti, anche solo ripensare a quei tempi le faceva venire i brividi.
Fu solo allora che lo vide, maestoso ed elegante, al centro del gazebo: il Pensatoio di Albus Silente.

Ciò che le sarebbe servito per riuscire nel suo intento. Lei e Draco avevano fatto il possibile per rendere il tutto... MAGICO.
Un quarto d'ora dopo la sposa fece il suo grande ingresso. L'abito pomposo, dalla gonna in tulle e il corpetto di candido pizzo. I capelli biondi raccolti in uno chignon, le labbra rosse curve in un sorriso radioso, che solamente chi stava per coronare i propri sogni poteva avere.
Hermione si sentiva leggermente a disagio, era seduta tra la famosissima madre di Blaise Zabini e il professor Lumacorno, che l'aveva tartassata di domande fino alla sfilata di Astoria, che, in quel momento aveva gli occhi luminosi come non mai e teneva una delle mani di Draco stretta nella sua, quasi come se non volesse lasciare che scappasse.

La cerimonia durò a lungo, Hermione era sempre piú nervosa ed agitata, non era piú sicura di volerlo fare. Poi pensò a cosa ci sarebbe stato dopo... lei e Draco e un "Per sempre felici e contenti", proprio come nelle fiabe. Voleva farlo... lo avrebbe fatto.
Finalmente il celebrante arrivò al cuore dell'evento
«Se qualcuno ha da dire qualcosa... parli ora o taccia per sempre» esclamò enfaticamente.

Era ora...

«Io!» esclamò la riccia saltando in piedi «Io vorrei mostrare una cosa a tutti gli invitati...» a quel punto si diresse con passo tremante verso il gazebo, sotto lo sguardo meravigliato che esprimeva disappunto di tutti gli invitati.

Tra di loro individuò Narcissa, che con la sua espressione rassicurante la incoraggiò a completare il suo lavoro. Si avviò verso gli sposi ed estrasse dalla pochette una piccola fialetta di cristallo. All'interno di essa una sostanza argentea vorticava dolcemente. Sfilò il tappo, e rovesciò il contenuto nel Pensatoio...

My Angel //Dramione ♡Where stories live. Discover now