Il mio adorabile rimpianto

By silvi1096

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Sequel de "Il mio adorabile vicino di casa". Una notte, mille ricordi, un solo rimpianto. Danny Owen, l'unic... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Epilogo
Grazie
Nuova storia!
Sondaggio importante

Capitolo 28

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By silvi1096

Caro Danny,
come stai?

Premo il tasto cancella, per la terza volta in due minuti. Non so come iniziare il messaggio, o meglio non so se inviare o meno qualcosa.
È la scelta giusta?
È la soluzione sbagliata?
Da più di mezz'ora di arrovello la testa con pensieri romantici, il suo viso stanotte mi è apparso in sogno, tutto quello che abbiamo fatto insieme io lo ricordo con amore.
Ricordo tutto, ogni dettaglio di ogni giorno, ogni ora passata insieme a ridere e scherzare.
Allora perché non riesco a scrivere uno stupido messaggio?
Perché non riesco ad esternare i miei sentimenti come, invece, ha fatto lui con quel messaggio, settimane fa?
Avevo deciso di dimenticarlo, di andare avanti con la mia vita, eppure eccomi qui, a struggermi d'amore per lui.
Mi sento una tale ipocrita, però è questo che fa l'amore... Ti confonde la mente a tal punto da non permetterti di pensare lucidamente. L'amore rende deboli, ed io mi ero ripromessa di non esserlo mai più.

Riprovo a comporre il messaggio, stavolta con più convinzione.

Ripartire da zero fa paura, vero?
Eppure tu ci sei riuscito.
Sei salito su quell'aereo e sei andato via, lontano da qui, lontano da me...
Perché l'hai fatto, Danny?
Perché hai preferito lasciare tutto piuttosto che rimboccarti le maniche e rimettere insieme i pezzi?
Ti odio, ti odio per avermi lasciata da sola, in balia di me stessa, e soprattutto ti odio per esserti preso il mio cuore e averlo tenuto con te.
Sei e sarai sempre il mio rimpianto peggiore. Non dimenticarlo mai.

Un attimo prima di premere invio, ci ripenso e salvo il messaggio nella cartella bozze. Questo messaggio rimarrà qui, confinato nel mio cellulare, in attesa che io abbia il coraggio di inviarlo.
Per il momento, mi basta aver trovato la forza per scriverlo. Non serve che Danny sappia del mio amore, dei miei pensieri, non mi farebbe stare meglio tutto ciò.

In sala, trovo mamma e papà. Stanno guardando un documentario sugli animali, credo si tratti di pinguini.
Adoro quegli esseri, sono così carini quando camminano.
Passo loro accanto, troppo annoiata per iniziare una conversazione o per mettermi comoda sul divano.
Non trovo Leah e Ryan da nessuna parte, avranno deciso di uscire mentre me ne stavo in camera a rimuginare su Danny.

"Cosa posso fare? " sussurro tra me e me.

Dal pian terreno, giungono dei rumori. Curiosa di scoprire di cosa si tratta, scendo le scale e mi dirigo a passo spedito verso la cucina dei signori Owen.
"Posso? " chiedo, un attimo prima di mettere piede all'interno della stanza.

È la madre di Alan a darmi via libera.
La trovo intenta a sistemare uno scaffale, bianco con qualche striatura dorata, per niente in tinta con il resto dei pensili. "Ciao cara, come stai? " mi domanda, alza la testa e mi sorride cordiale.

"Bene, grazie. Cosa sta facendo? "

Sta combattendo contro un troll... Che domande, razza di cretina.

"Oh tesoro, mio marito ed io abbiamo deciso di comprare questo bellissimo scaffale, sto sistemando gli oggetti all'interno. "

Giusto.

"Vuole una mano? " mi offro volontaria.

"No, ho quasi finito. " La osservo riporre una pentola all'interno di esso, per poi richiudere il tutto e alzarsi in piedi.

"Ecco fatto. " sorride soddisfatta.

Indecisa su cosa fare, ricambio il sorriso.

"Ti va una tisana? Lo so che con questo caldo non è il massimo, però io sono solita berla a quest'ora."

Annuisco. In fondo, cosa potrà mai farmi una tisana calda in un pomeriggio d'estate?

"Come va, Savannah? Mio marito mi ha riferito che una certa persona ha cercato di mettersi in contatto con te. " esordisce, la tazza fumante in una mano.

Annuisco. Noto con piacere che le notizie corrono. "Si, Cameron ha avanzato una richiesta che non ho ancora preso in considerazione. " mento, più per senso di protezione che per paura di essere giudicata. Non posso riferirle di aver valutato la richiesta, perché andrebbe dritta da mio padre a spifferare tutto. I miei genitori non devono assolutamente venire a conoscenza dei miei piani. Sono solo miei.

"Mi dispiace tanto, non deve essere facile per te. "

"No, affatto. " Bevo un sorso di tisana, e per poco non mi ustiono la lingua. Mi dimentico sempre di soffiare sul liquido prima di berlo. Una brutta abitudine che dubito se ne andrà mai via.

"Alan è molto preoccupato, così come Cassidy. Vorrebbe dirlo a Danny, non so, magari lui potrebbe... "

"No." mi affretto ad interromperla. "Suo figlio non deve assolutamente venire a conoscenza di ciò. Ha la sua vita, a New York, Mavis gli è vicino. Non ha bisogno di preoccuparsi per qualcosa che ho perfettamente sotto controllo. "

"Ne sei sicura? Mio figlio ti vuole molto bene, lo sai anche tu questo." continua imperterrita la signora Owen.

"Anche io gli voglio un gran bene, ed è proprio per questo che non permetterò che Cameron distrugga anche la sua di vita. "

Sicura che non l'abbia già fatto?

Ofelia non ribatte, si limita a sorseggiare la sua tisana. Spero di non averle in qualche modo mancato di rispetto, sono molto affezionata a lei e alla sua famiglia.

Mezz'ora dopo, mi ritrovo schiacciata sul divano, tra due corpi.
Alan e Cassidy, dopo aver raggiunto la cucina ed essersi accorti della mia presenza, hanno deciso di prendermi in ostaggio e di rendermi partecipe dei loro progetti.

"Cosa ne pensi? " Alan estrae un cartoncino dalla tasca destra dei jeans e me lo sventola davanti.

Cassidy non mi lascia il tempo di rispondere. Dallo zainetto estrae un altro cartoncino, di diverso colore. "Cosa te ne pare? "

Confusa, afferro i due cartoncini e me li rigiro tra le mani. "Ehm... cosa dovreste farci con questi? "

"Un invito. " rispondo all'unisono.

"Rosso, come la passione. " aggiunge Cassidy.

"No, giallo come il tramonto. " ribatte Alan.

Giallo... come il tramonto?

"Un invito per cosa? " continuo ad indagare. Se vogliono il mio aiuto, devono essere più precisi.

"Un invito alla festa in spiaggia che abbiamo deciso di organizzare in onore del nostro amore. " Alan mi informa dei dettagli, del giorno stabilito per l'evento e tutto il resto.

Rimango ad ascoltare con interesse, e con una piccola scintilla di orgoglio nel cuore. Se Alan e Cassidy sono quello che sono, insieme, è anche grazie a me. Sono stata io a rinchiuderli in una stanza e a permettere loro di parlare e, successivamente, di divertirsi.

"Secondo me, dovreste unire i due colori, in modo tale da ottenere un invito originale, e non il solito a tinta unica." propongo quella che, secondo me, sarebbe la soluzione migliore. Litigare per un cartoncino colorato è fuori discussione.

I due innamorati si guardano negli occhi, e dopo secondi di interminabile attesa, si avvicinano a me per abbracciarmi.
"Idea geniale. " mi sussurra Alan all'orecchio.
"Super mega ultra fantastica." si complimenta Cassidy.

Ookay. Sicuri di stare bene?

Con non poca fatica, mi libero dalla loro stretta e corro su per le scale. Sono sicura che, con tutto il lavoro che hanno da fare, non noteranno nemmeno la mia assenza.

In cucina, trovo mamma intenta a preparare la cena. Invece di rimanere con lei, vado a chiudermi in bagno.
Mi spoglio velocemente e mi infilo sotto la doccia. Il getto di acqua calda colpisce il mio corpo, che subito viene percorso dai brividi.

Brividi con l'acqua calda? Tu non stai bene tesoro...

Mi lavo con una lentezza estrema, mentre lascio che i pensieri prendano il sopravvento su di me. Ripenso alle domande della signora Owen, e alle mie bugie. Dirle di Cameron e della mia intenzione di vederlo era fuori discussione.
Non piace neanche a me l'idea di doverlo incontrare, però sono arrivata ad una conclusione. Posso usare Cameron come mezzo di passaggio, un tramite tra la mia vecchia vita e la nuova.
Una vita che spero di poter ricostruire, rimboccandomi le maniche.

Una volta finito in bagno, torno in camera e controllo il cellulare. Il cuore ferma un battito quando leggo il messaggio che, prima o poi, sapevo sarebbe arrivato.

Incontriamoci, ti prego. Soltanto io e te. Ho bisogno di vederti e di spiegarti. Sabato alle ore 10, davanti la nostra vecchia scuola. Ci conto.

Considerando che sabato è fra due giorni, direi che il tempo a mia disposizione per riflettere sta per scadere. Ora o mai più, Savannah, è arrivato il momento di scegliere. Il passato per un presente diverso.

___________

Cammino avanti e indietro sull'erba soffice, in attesa di un miracolo.
E se, domani, con Cameron si presentasse pure Bret?
E se fosse tutta una trappola architettata per farmi del male? Di nuovo...
Mi lascio cadere per terra, ed incrocio le gambe. Davanti a me, c'è un figlio bianco diviso a metà. Al centro di ogni metà ho scritto una parola : pro e contro.
Lo so, molto infantile da parte mia fare una cosa del genere, però non so davvero come comportarmi.
La ferita del mio cuore non si è ancora rimarginata, e forse accettare l'invito di Cameron si rivelerà uno sbaglio, però non riesco ad immaginare un futuro senza prima aver parlato con lui.

Sotto la scritta pro scrivo tutto ciò che di bello c'era nella mia vita, tutto quello che non vedo l'ora di rifare.
Invece, sotto contro scrivo soltanto una parola: Cameron.
È lui il mio contro. Riuscirò mai a dimenticarmi di lui, a ricominciare senza la sua costante presenza nella mia testa?
Mi ha fatto del male, eppure non riesco ad eclissare i pensieri su di lui.

Una brezza leggera mi fa rabbrividire. Sto per alzarmi, quando il cellulare comincia a squillare.
Una chiamata da un numero che non ho salvato in rubrica.
Incerta sul da farsi, aspetto qualche secondo prima di cliccare sul tasto verde.

"Pronto?" rispondo titubante.

"Savannah Fisher? " La voce di Mavis McBride mi arriva forte e chiara.

Rabbrividisco di nuovo, stavolta però non per il freddo. Cosa vorrà mai da me?

"Si, sono io. Con chi parlo? ", fingo di non averla riconosciuta, ho bisogno di elaborare il tutto.

" Sono Mavis, la ragazza di Danny. "

Sono Mavis, la ragazza di Danny gne gne gne.

"Ciao Mavis, come stai?" fingo euforia. "Come procede a New York? "

"Va tutto alla grande, grazie. " Fa una pausa, durante la quale la sento sospirare. "Senti, so che potrà sembrarti strano ma... ti chiamo per sapere come stai. Sai, Danny è molto legato a te ed io mi sento in dovere di chiederti. "

Wow, questa proprio non me l'aspettavo.
Cosa faccio, la ringrazio?

Che fai, scherzi? Devi riattaccare, immediatamente...

"Ti ringrazio del pensiero, Mavis. E, per rispondere alla tua domanda, sto bene grazie. La mia vita procede nel migliore dei modi, non potrebbe andare meglio di così. "
Non potrei essere più bugiarda di così.

"Sono contenta, Danny non parla di te però io lo so che ancora pensa a te. Come amica ovviamente. "

"Certo, come amica. Io e Danny siamo rimasti buoni amici, sono contenta che abbia trovato una ragazza come te. " Altra bugia.

"Hai conosciuto qualcuno? " mi chiede, ad un tratto, cogliendomi di sorpresa.

Vuoi vedere che la piccola Mavis, in fondo al cuore, sa di non poter competere?

Certo che lo sa. Ma dico... ti sei vista tesoro? Sei una strafiga.

"Si." rispondo sinceramente. "Ho conosciuto un ragazzo, si chiama Isaac. Andiamo molto d'accordo, è un buon amico. "

"Solo un amico? " Sono sicura che, se fosse qui, le sue frecciatine sarebbero molto più esplicite.

"Si, per il momento. "

La sento sospirare. "Bene, mi fa piacere. Adesso scusami ma devo andare. È stato bello sentirti e sapere che va tutto bene. "

"Lo stesso vale per me, Mavis cara. A presto. " Riattacchiamo contemporaneamente. Per quel poco che la conosco, la ragazza di Danny non sembra per niente una ragazza antipatica, tutt'altro.
Nonostante ciò, la sua chiamata mi ha lasciato l'amaro in bocca. Era come se volesse in qualche modo ottenere informazioni sulla mia vita amorosa, come se avesse paura di qualcosa.
Magari mi sbaglio, però non posso fare a meno di pensarci.



_____________

Buon pomeriggio, come state?
Come state trascorrendo la quarantena?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Presto scoprirete se Savannah andrà all'appuntamento oppure no.

Secondo voi, andrà?
Fatemi sapere le vostre idee.
Un bacio x.

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