Capitolo 15

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Savannah's pov

Danny è sparito da due ore. Dopo il nostro litigio, l'ho visto uscire di casa e salire sulla sua auto di gran fretta. Spero non sia andato in qualche bar, per continuare ad ubriacarsi. Mi fa male vederlo soffrire, soprattutto se la causa del suo dolore sono io. 

Cammino avanti e indietro per la camera, in attesa di una chiamata e, chissà, di una sua comparsa improvvisa. So di non averne il diritto, però sono preoccupatissima per lui. Gli ho urlato contro parole forti, cariche di significato, e forse non avrei dovuto farlo. Danny non meritava di sapere la verità in quel modo, è stato stupido da parte mia. Credevo che, dopo averlo fatto, mi sarei sentita meglio. Non è stato così, il peso che sentivo sul petto non ha smesso di far male. Niente ha smesso di far male. Sono al punto di partenza. Da sola, ma con una verità in meno da rivelare.

Mentre aspetto il ritorno di Danny, afferro il portatile dal comodino e me lo sistemo sulle gambe. Vorrei approfittare dell'assenza dei miei amici per ascoltare qualche canzone strappalacrime. Ne ho bisogno, sento di doverlo fare. Leah odia quando lo faccio, ecco perché mi tocca agire di nascosto. Clicco su Youtube e scrivo "I will always love you."Quando la canzone parte, chiudo gli occhi e mi concentro sulle parole.

So, goodbye

Please, don't cry

We both know I'm not what you, you need

And i will always love you

I will always love you

Non piangere amore mio, non piangere... Sarò io a farlo per entrambi. Spetta a me portare il fardello della nostra relazione. Spetta a me soffrire per il nostro amore. E spetta sempre a me sussurrare il tuo nome al vento e sapere di non poter ottenere risposta.

Mi accorgo di star piangendo solo quando Whitney Houston smette di cantare. Sembro un fiume in piena, ma non riesco a smettere. Accanto a me, il telefonino inizia a vibrare frenetico ma decido di ignorarlo. Corro in bagno a darmi una rinfrescata e, nel farlo, ne approfitto per dare una sbirciatina allo specchio. Il rosso dei miei capelli ha iniziato a sbiadire, per mia somma felicità, e le occhiaie che contornano i miei occhi sono la prova di numerose notti insonni o costellate da incubi. Più mi guardo allo specchio e più mi rendo conto di quanto sia cambiato il mio aspetto fisico. Non do più importanza a certe cose, non passo più intere giornate chiusa in bagno a passarmi creme sul viso. Non me ne frega niente di apparire più bella. 

Quando ritorno in camera, il cellulare riprende a vibrare. Mi avvicino per leggere di chi si tratta. Un numero non registrato in rubrica... Chi sarà mai? 

Clicco sul tasto verde e rispondo con voce titubante: "Pronto?"

Sento solo dei singhiozzi strozzati, privi di senso. "Con chi parlo?" provo a chiedere, senza però ottenere risposta. Okay, cosa sta succedendo?

"Pronto?" riprovo, dopo l'ennesimo singhiozzo. "Cassidy, sei tu?" Mi assale il panico... E se le fosse successo qualcosa di indescrivibile? Oddio, no, non posso pensarci. 

Ad un tratto, sento una voce sussurrare parole incomprensibili. "Cosa? Puoi ripetere per favore?"

"Savannah..." una voce familiare pronuncia il mio nome. "Sono Mavis. Io...scusami se ti chiamo a quest'ora ma ho bisogno di sapere una cosa da te." 

Mavis? Come diamine ha fatto ad avere il mio numero?  "Mavis...Cos'è successo?"

La ragazza in questione risponde alla mia domanda con un'altra domanda, del tutto inaspettata. "Tu e Danny avete una relazione? So che sei la sua ex, quindi per favore non mentire. Sono la sua ragazza e ho bisogno di sapere se tra di voi c'è ancora qualcosa." 

Il mio adorabile rimpiantoΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα