Ti voglio bene papà! || Niall...

Por littletteokbokki

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Il ciclone degli one direction é durato per sei anni e le loro carriere non possono che migliorare, però qual... Más

Capitolo 1.La scoperta!
Capitolo 2. Giochi di ruolo!
Capitolo 3. Geloso di Ashton!
Capitolo 4. Segliere L'opzione Perfetta!
Capitolo 5. Perché sei l'unica per me!
Capitolo 6. L'amore dai mille significati
Capitolo 7. Il Truly Madly Deeply tour!
Capitolo 8. La cotta per Liam!
Capitolo 9. L'aiuto del dottor White!
Capitolo 10. Le Malefatte di Lux!
Capitolo 11 . Dimmi di sì!
Capitolo 12. Theo Ashton e Zora!
Capitolo 14. Let It Snow!
Capitolo 15. Rimango per sempre!
Capitolo Extra: Papà come nascono i bambini?
AVVISO SEQUEL!

Capitolo 13. Caro Babbo Natale!

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Por littletteokbokki

Capitolo 13.

Caro Babbo Natale!

Da quando erano atterrati in Canada, Elisea non era riuscita a chiudere la bocca, ogni angolo della strada era pieno di neve e non riusciva nemmeno a immaginare quel paese senza quel manto bianco. Non ricordava la neve, forse l'aveva vista quando era piccola, ma non la ricordava veramente, era così fredda, candida e morbida, la adorava, anche se aveva rischiato di cadere più volte per via del ghiaccio. Niall la prese in braccio per evitare incidenti, Luz si appoggiò al braccio del fidanzato guardando a terra per evitare le lastre, alle loro spalle, Liam, Louis ed Harry si tenevano a braccetto per non scivolare, alla fine del gruppo Zayn e Zora si stavano tirando palle di neve saltellando da un cumulo all'altro. Per Elisea era un giorno speciale, come per Niall, erano passati esattamente quattro mesi dal loro primo incontro. Sentiva una stretta piacevole allo stomaco, all'inizio credeva di non farcela, che sua figlia sarebbe andata via, che l'avrebbero allontanata da lui, ma dopo quattro mesi di stranezze e intemperie, Elisea era lì con lui. Nessuno gliela avrebbe portata via, nemmeno con la forza, avrebbe lottato per lei fino alla fine. Niall avrebbe ricordato per sempre il giorno in cui era entrato in ospedale, ogni particolare e profumo, per non parlare delle sensazioni strane e confuse che aveva sentito, quando le avevano detto che Elisea Marie era sua figlia. La piccola riccia invece non avrebbe mai dimenticato il motivo del suo ricovero e il primo giorno in cui aveva visto Niall, il suo viso e l'espressione confusa, il suo ingegno e la tenerezza con cui l'aveva accolta nella sua vita da star. Arrivarono all'hotel con qualche minuto d'anticipo rispetto al programma, anche nel periodo natalizio dovevano lavorare, quindi avevano preso la decisione di festeggiare tutti assieme, con le famiglie e amici. Elisea amava dicembre, lo considerava il mese migliore dell'anno perché amava il freddo, il tempo grigio e la neve, le piacevano anche tutte le altre stagioni, ma l'inverno per lei era magico, unico nel suo genere. Niall la pensava allo stesso modo, infatti si riteneva fortunato ad essere in Canada proprio nel periodo nevoso, così da poter sfruttare tutto a suo favore; avrebbe bevuto cioccolata calda con Luz ed Elisea, si sarebbero tenuti abbracciati davanti al caminetto, proprio come nei film natalizi. Prima di potersi ritenere in vacanza però avevano ancora qualche affare da sbrigare, delle interviste e girare il nuovo video a tema natalizio, anche Zora ed Elisea sarebbero stati presenti nel video, così da rendere la cosa più speciale. Tolsero tutti i giubbini, la hole era gigantesca è piena di addobbi, dal soffitto pendevano grandi lampadari pieno di stelle, c'era un grande albero in mezzo alla stanza, pieno di luci e decorazioni. In cima all'albero un angelo in argento risplendeva alla luce delle lampadine, mandando piccoli raggi a chi si trovava di sotto. Ogni componente dello staff indossava una divisa rossa fatta apposta per il Natale e sulla testa avevano un cappellino rosso con su scritto " buon Natale ". Un uomo alto e sorridente gli accolse come vecchi amici nella hole, Niall mise a terra Elisea e abbraccio calorosamente l'uomo sulla trentina, al suo fianco c'erano una donna col pancione e dietro di loro un gruppo di ragazzi seduti sui divanetti intenti a chiacchierare pacificamente. Zora si affiancò alla piccola riccia, le prese la maglietta e ci infilò dentro un pezzo di neve che aveva raccolto prima di entrare; Elisea rabbrividì e iniziò a muoversi a scatti cercando di far uscire quel dannato pezzo di neve congelato. Zora scoppiò a ridere, mentre Harry fece la stessa cosa a lei e Zayn per vendetta si tolse di dosso la neve lanciandola su Harry. Luz diede un amichevole schiaffo sulla nuca di entrambi scuotendo la testa in tono rassegnato.

« Chi sono i bambini voi o loro !? » i due si guardarono confusi, per poi scoppiare a ridere come due poveri idioti. Elisea e Zora li guardarono, dimenticando la neve, i due si stavano piegando in due dalle risate senza un motivo apparente, Luz scosse la testa ancora più sconcertata.

« Papà deve avere qualche rotella fuori posto oggi! » commentò Zora dando una gomitata amichevole all'amica, Elisea osservò la scena e sorrise, sembravano seriamente due fuori di testa, ma era bello vederli così spensierati, specialmente sotto Natale! Niall si era perso a parlare con l'uomo di prima, si trattava di Spancer un amico di vecchia data che lo aveva aiutato in un momento di confusione nella band. La donna al suo fianco si chiamava Betty, era sua moglie ormai da tre anni ed era in dolce attesa del loro primo figlio maschio. Alle loro spalle i ragazzi seduti erano i Rixton, anche loro stati incastrati con degli impegni lavorativi improrogabili per le loro carriere. Elisea conosceva a malapena un di loro, lo chiamava "quello bellissimo" perché era il primo che gli era rimasto in mente, dopo aver visto vari articoli con il viso di Jake in primo piano. Elisea prese per mano Zora e con la testa gli fece segno del ragazzo che aveva i piedi appoggiati al tavolino, sulle gambe aveva un vecchia chitarra e ogni tanto pizzicava qualche corda provocando un suono secco. Zora sorrise anche a lei piaceva Jake e più di una volta le era andata dietro per farsi dare un bacio e farsi prendere in braccio da lui. Tutti gli adulti erano intenti a farsi gli affari propri, nessuno stava badando a loro, erano come due granelli di polvere che aleggiavano nell'aria indisturbati.

« Vieni con me! » la tirò con se verso i quattro ragazzi, Jake posò la chitarra contro il divano e scese i piedi dal tavolo stanco, erano atterrati poche ore prima di loro e non avevano avuto tempo di sedersi, tra fan e paparazzi erano ancora disorientati.

« Ciao Jake! Ti ricordi di me » disse in tono dolce e tenero Zora sbattendo le ciglia due volte in modo innocente. Il ragazzo moro sorrise vedendola, la ricordava benissimo, non era mai stato un grande amante dei bambini, però era riuscito ad affezionarsi alla piccola Zora, tanto carina quando subdola.

« Come potrei dimenticarmi della piccola Zora Malik, chi è la tua amica ? » si sporse in avanti per prendere la bambina dai capelli neri e adagiarla sulle sue gambe, Elisea si tenne a debita distanza, mantenendo un sorriso accennato sul volto.

« Elisea Horan, la figlia di Niall, è molto bella vero !? » la bambina divenne rossa per il complimento di Zora, mentre Jake annuiva d'accordo con la bambina. Elisea non sapeva cosa fare, si sentiva di troppo, non si sarebbe mai fatta prendere in braccio da lui e ben che meno avrebbe parlato, fece una sottospecie di riverenza per poi allontanarsi. Luz accorse in suo aiuto abbassandosi a suo livello e togliendole il cappotto, la prese in braccio e le sistemò il vestito sgualcito.

« In Francia ti ho confezionato un vestito per Natale veramente bello, spero che ti piaccia, l'ho messo in valigia, appena saliamo voglio fartelo vedere » Elisea la abbracciò, adorava i modelli di Luz e sperava che il vestito non la deludesse. Niall stava ancora parlando, mentre tutti gli altri componenti stavano iniziando a salire il camera per sistemarsi e riposare un po', dopo un lungo viaggi ci voleva un riposo altrettanto sostanzioso. Anche Elisea sbadigliò, nelle quindici ore di viaggio non era riuscita a prendere sonno, ci aveva provato in tutti i modi, rigirandosi sul seggiolino come meglio poteva, mentre tutti gli altri avevano dormito almeno qualche ora. Poggiò la testa sulla spalle della ragazza e puntò lo sguardo sul padre che batteva la mano sulla spalla del uomo con cui stava parlando, Luz fece qualche passo verso di lui e subito Niall si girò per capire cosa volesse la fidanzata. Prese Elisea in braccio al suo posto e le diede un bacio sulla fronte.

« Amore hai sonno !? » chiese in modo retorico spostandole i ricci dal viso, la bambina annuì chiudendo gli occhi e Niall capì che era l'ora di mettere fine alla sua discussione. Strinse in modo vigoroso la mano del vecchio amico e si avviò verso la loro camera, Luz si affiancò a loro silenziosa, Niall le prese la mano attirandola a se e dandole un bacio sulla guancia. Camminarono silenziosamente lungo tutto il corridoio, la stanchezza li aveva privati di qualsiasi parola o argomentazione, i loro cervelli erano impostati sul silenzioso, ogni messaggio era invisibile, ciò che recepivano lo dimenticavano, l'unica parola, immagine o sensazione era rivolta al letto o qualsiasi cosa servisse per riposarsi.

« Domani mattina sono all'intervista che andrà in onda per la vigilia, vi lascio dormire, tanto ci dovrei mettere al massimo tre ore » esordì Niall per avvertire le sue ragazze, Elisea si era messa il pollice in bocca, mentre stringeva nel pugno la stoffa calda del maglione indossato da Niall. Luz annuì consapevole dell'impegno, era stata lei ad organizzare l'agenda di Niall poche settimane prima, visto che lui si dimenticava tutto o non segnava nelle date giuste i loro impegni e spesso non sapeva nemmeno dell'esistenza di alcuni impegni.

« D'accordo, dobbiamo iniziare a pensare al Natale, mancano solo quattro giorni, mancano i regali e il posto dove fare il cenone con i parenti » lo stress natalizio già si faceva sentire, avevano si e no la metà dei regali. Niall già aveva comprato qualcosa a Luz, ma gli mancava la persona più importante... Elisea! Era a corto di idee su cosa comprargli, era una bambina semplice che poteva avere tutto se solo l'avesse chiesto, ma cosa veramente avrebbe voluto dal suo idolo babbo natale? Con Theo non c'era più gusto di creare quella magia, aveva scoperto da solo chi era babbo natale e non ci era nemmeno rimasto male, ma con Elisea era diverso per lei babbo natale esisteva e si aspettava un regalo da parte sua. Come poteva capire cosa voleva da lui? Non parlava, non mostrava interesse verso nulla, Marika l'aveva educata al meglio, non sapeva quali fossero i miei limiti finanziari, quindi era restia a fermarsi per osservare qualcosa. L'unica soluzione era la più classica, quella che innescava la maglia del natale.

« Elisea dobbiamo scrivere la lettera a babbo natale » la bambina sembrò risvegliarsi di colpo, si era completamente dimenticata della lettera a babbo natale con tutto quello che era successo. Di solito con sua madre si sedevano al tavolo della cucina e scrivevano insieme la lettera, ogni anno chiedeva di incontrare Niall e finalmente quel desiderio si era avverato, quell'evento aveva alimentato la sua fede verso l'uomo vestito di rosso. Aveva ricevuto pure il cagnolino tanto voluto, anche se in quel momento si trovava col cugino e sarebbe arrivato la vigilia di Natale con lui. Dopo quei desideri esauditi, sapeva di poter chiedere qualsiasi cosa, lui non gli avrebbe negato nulla, anche se ci avrebbe messo molto per esaudirlo, ma non le importava. Quell'anno doveva pensare bene a cosa voleva, sapeva che neanche babbo natale poteva ridargli sua madre, però poteva chiede qualcosa che veniva da cuore, come sempre!

« La metteremo sotto l'albero dell'hotel come tutti gli altri bambini e babbo natale ti porterà qui i regali! » la informò Luz eccitata, anche lei amava quella magia natalizia e con una bambina le cose sarebbero state migliori. Tutti si mobilitavano per esaudire i desideri di un bambino e la cosa migliore era che si faceva tutto senza sforzo né polemica, la magia del Natale era il sorriso di un bambino e loro l'avrebbero donato alla loro bambina. La riccia mosse i piedi felice e Niall la mise a terra, estrasse le chiavi dalla tasca posteriore e aprì la porta. Elisea si indirizzò verso il tavolo della stanza, mentre Luz tolse le scarpe e si buttò sul letto matrimoniale rifatto. Niall chiuse con un calcio la porta e si mise seduto al tavolo con la figlia, lei estrasse il suo quadernetto dallo zaino e la sua penna nuova di zecca, rossa come il vestito di babbo natale.

« Vuoi che ti aiuti? O la guardo dopo ? » Elisea fece segno con le dita di dopo, così Niall capì che come per ogni cosa che la comprendeva, voleva i suoi spazi, quindi decise di rimanere seduto sul tavolo ed estrasse il cellulare. Luz sdraiata sul letto li osservava col sorriso sulle labbra, si vedeva benissimo che erano padre e figlia. La riccia aveva i piedi sulla sedia ed era piegata sul tavolo, mentre scriveva la lettera, teneva la lingua fra i denti e ogni tanto si passava una mano fra i capelli per vederci meglio. Niall sembrava la sua fotocopia al maschile, aveva le ginocchia sulla sedia e i gomiti appoggiati al tavolo, stava scrivendo sotto una foto fatta in quel momento alla figlia la descrizione perfetta; anche lui teneva la lingua fra i denti e ogni tanto si spostava i capelli infastidito da essi.

« Io faccio una doccia, ci metterò poco » i due le fecero cenno con la mano di andare e Luz non poté fare a meno di sorridere, avevano gli stessi atteggiamenti e ogni espressione del viso si rifletteva sull'altro. La ragazza si chiedeva se i suoi figli con Niall sarebbero stati così somigliati a lui come lo era Elisea. Si chiuse in bagno e si preparò a una doccia rilassante, mentre i due non si erano nemmeno accorti della sua assenza, Niall era preso a pubblicare la foto di sua figlia, stava anche guardando le persone che mettevano mi piace; si spostò su Twitter, le ragazze si erano attivate a retweetare il collegamento a Instagram, altre commentavano la foto di sua figlia in modo dolce e veramente tenero. Decise di seguire un po' di ragazze a caso, finché la batteria del cellulare non sarebbe arrivata al 20%. Elisea invece cercava di non fare troppi errori nella sua lettera, sapeva di aver sbagliato qualche parola, ma doveva farla controllare a suo padre, quindi, non si preoccupava molto, l'avrebbe corretto lui. Nella stanza superiore la situazione era molto più tesa, Zayn era al telefono con l'ex fidanzata Grace, mentre Zora si trovava sul letto mentre pregava che quella lite finisse. Zayn aveva chiesto gentilmente alla ex di fare uno sforzo per quel Natale e di passarlo insieme a loro, come una famiglia normale, ma Grace non ne voleva sapere, ormai era quasi impossibile tenere lei e Zayn nello stesso spazio vitale e la cosa pesava a Zora, si sentiva un po' responsabile di quei problemi perché pensava fosse lei la causa dei litigi. Il padre si era accorto che la figlia era strana, aveva intuito che qualcosa ribolliva nella sua piccola testolina, era una bambina intelligente e molto attiva, quindi quando stava rannicchiata in silenzio sul letto non era un buon segno.

« Senti Grace taglia corto! Se vuoi venire bene, se no niente, io passerò il Natale con mia figlia, le farò trascorrere dei giorni bellissimi anche senza di te... Volevo solo mettere una tregua » sospirò vedendo la figlia cupa e turbata, a Zayn non interessava nulla di Grace ne della tregua, voleva solo vedere sua figlia sorridere, senza tutti quei pensieri che una bambina della sua età non doveva avere.

« Zayn tra noi non ci potrà essere mai una tregua, so come ti senti a vedere Zora triste, ma sappiamo entrambi che finiremmo solo per litigare come ora » Zayn si allontanò dalla piccola disperato, non poteva vederla ancora in quello stato, le pesava troppo nel cuore.

« Non ti sto chiedendo di farlo per me, fallo per lei, sei una brava mamma, come me vuoi solo il meglio per Zora... Aiutami a darglielo! » la stava supplicando come meglio poteva, per sua figlia avrebbe sopportato qualsiasi cosa, anche stare con Grace senza litigare; non volevano dare false speranze alla figlia, loro due non sarebbero mai tornati insieme, ma volevano dimostrargli che nonostante le divergenze e le incomprensioni ci sarebbero sempre stati entrambi per lei.

« Vedrò cosa posso fare Zayn... Abbracciala da parte mia e dille che gli voglio un mondo di bene » il moro iniziò di nuovo ad alterarsi, stava già elaborando mille insulti da scagliarle contro, ma voleva fare un buon proposito per il nuovo anno. Fece un respiro profondo e con un accenno di rabbia nella voce continuò la conversazione.

« Potresti farlo tu... di persona! » Grace gli chiuse la telefonata in faccia, l'unica cosa che si sentiva era il suono fastidioso della linea libera. Zayn si trattenne dal lanciare in aria il telefono e lo ripose in tasca; sfoderò uno dei suoi normali sorrisi e ritornò dalla figlia che era in lacrime. Il moro si precipitò sul letto allarmato e la prese per il busto trascinandola sulle sue gambe e facendole appoggiare la testa sul suo petto.

« Amore mio non piangere! Pulce che hai? Sai che non voglio vedere lacrime sul tuo bel visino » Zayn le passò una mano sulle guance per cancellare le lacrime, ma Zora non riusciva a smetterla.

« Tu e mamma litigate per colpa mia, senza di me sareste più felici » singhiozzò tra una parola e l'altra: a Zayn gli si spezzò il cuore sentendo quelle parole. Sua figlia si considerava un errore, cosa che Grace e Zayn non avevano mai pensato, Zora non era programmata come figlia, ma non per questo non era desiderata, anzi il moro non riusciva minimamente ad immaginarsi senza la sua piccola pulce.

« Zora ascoltami attentamente: quello che hai detto non è vero! Io e mamma litighiamo perché siamo due bambini capricciosi, non ci va mai bene nulla... Non sei tu Zora, senza di te io sarei molto più triste e la mamma pure, adesso invece con te siamo felici, anche se litighiamo! » strinse la figlia in un forte abbraccio, non voleva che si considerasse la causa dei problemi, perché non lo era, lui è Grace non andavano d'accordo tutto qui! Molta gente non si sopportava, ma Zora era pur sempre una bambina, non poteva capire certe cose.

« Tu e la mamma quindi mi volte bene? » chiese insicura la bambina guardando il padre negli occhi, Zayn sorrise, le diede un bacio sul nasino e le accarezzò il viso sentendo anche la sua emotività vacillare.

« Noi ti amiamo Zora, più di chiunque altro al mondo! Non dimenticarlo mai » la strinse più forte lasciandosi cadere sul materasso; le diede piccoli baci lungo tutto il viso per farla smettere di piangere.

« Anche io papà! È brutto vedervi litigare sempre, voglio solo voi due felici, un giorno solo e anche io lo sarò! » la bambina aveva smesso di piangere, si teneva abbracciata al padre senza sapere che anche lui era ceduto, due lacrime stavano rigando il volto di Zayn e la sua emotività dopo tanto tempo era crollata, dopo la semplice frase di sua figlia.

« Te lo prometto amore, avrai quello che vuoi a qualunque costo! » cercò di non far sentire la voce sommessa e più roca del solito, cancellò subito le lacrime dalle guance e fece respiri profondi per non far sentire quanto il suo respiro fosse irregolare. Si sentiva così male, come se quelle lacrime fossero la cosa più dolorosa al mondo e per un padre lo erano, sapere la propria figlia infelice, all'apparenza poteva sembrare triste, in realtà era devastante, per qualsiasi genitore sulla terra. Zora si alzò dal letto trascinando la valigia nera vicino a se; aprì velocemente la tasca piccola e ne uscì una busta rossa con una scritta bianca, era la sua lettera per babbo natale. Si lanciò tra le braccia del padre e si mise seduta sulla pancia di Zayn consegnandoli la lettera.

« Quest'anno ho fatto prima la lettera, mi ha aiutato l'amica della mamma, ho scritto tutti i regali, andiamo a metterla sotto l'albero!? » Zayn annuì e la prese in braccio e corse fuori dalla camera tenendola sulla spalla. Scesero le scale in modo rumoroso e si scontrarono con Elisea e Niall; la riccia indossava un pigiama a tema natalizio, e sulla testa un cappellino rosso con un campanellino sulla punta. Teneva stretta la mano del padre; Niall aveva addosso uno di quei maglioni che facevano le nonne, con sopra raffigurata una renna pelosa, Zayn trattenne una risata vedendolo e gli diede due pacche sulla spalla.

« Amico, sei ridicolo » Niall gli fece una linguaccia e si avviarono verso la hole.

« È un regalo di mia madre ed è bellissimo quindi fai silenzio » le bambine lasciarono i due parlare di moda, mentre loro due aumentavano il passo, si scambiarono le lettere e ne lessero il contenuto silenziosamente, durante il tragitto altri bambini erano andati a consegnare la lettera sotto l'albero, ma loro non ci fecero caso, erano troppo prese dalla lettura delle loro lettere.

« l'hai fatta leggere a tuo papà ? » chiese Zora, Elisea scosse la testa in segno di negazione, per poi fargli la stessa domanda, ma anche Zora rispose in forma negativa, entrambe avevano pensato che sarebbe stato meglio che le loro richieste fossero segrete e una sorpresa in caso si sarebbero avverate. Entrambe misero le lettere nelle rispettive buste e si fermarono davanti al grande albero, tutte le lettere si trovavano appese, ma loro le misero comunque sotto l'albero, preferivano non rompere nessuna minima parte delle tradizioni. Zora chiese ad uno degli addetti dei biscotti e del latte, in pochi minuti vennero consegnati sia a lei che a Elisea, entrambe li posarono vicino alle lettere e rubarono uno dei biscotti al cioccolato bianco. Andarono verso i divani in stoffa scura e si rannicchiarono su di esso, tenendo gli occhi puntati sull'albero.

« Secondo te riusciremo a vedere babbo natale? » chiese la bambina voltandosi verso l'amica che si era già addormentata, Zora sorrise ma pochi secondi dopo crollò anche lei, il viaggio aveva messo entrambe ko e non sarebbero riuscite ad aspettare babbo natale nemmeno con tutta la forza di volontà al mondo. Niall e Zayn arrivarono poco dopo nella hole mentre parlavano dei maglioni natalizi e delle renne in generale, stavano cercando di classificare il disegno raffigurato sul maglione del biondo senza successo. Quando videro le bambine coricate sul divano misero fine alla discussione e le presero in braccio dando entrambi un bacio sulla fronte delle figlie; guardarono le due lettere sotto l'albero si lanciarono uno sguardo di intesa.

« Fra cinque minuti di nuovo qui! » concluse Niall avviandosi verso la sua stanza, Zayn concordò e si avviò verso la propria stanza in silenzio. Niall prese l'ascensore, era troppo curioso di leggere ciò che c'era scritto sulla lettera per perdere tempo sulle scale; Luz avrebbe badato a lei mentre lui cercava di capire perché sua figlia non gli avesse lasciato leggere la lettere; cosa aveva di così speciale? Sicuramente non l'avrebbe scoperto guardandosi nello specchio dell'ascensore. Arrivò in fretta al suo piano e si precipitò nella camera, dove Luz era in intimo davanti alla valigia; il biondo di sbloccò davanti alla porta e la osservò da capo a piedi rimanendo senza fiato.

« Chiudi la bocca o ti entreranno le mosche! » sorrise Luz indossando velocemente una vestaglia, Niall si risvegliò dal trance e chiuse la porta, adagiò Elisea al centro del letto e la avvolse nel caldo e bianco piumone. Si mise di nuovo in piedi e avvolse la fidanzata in un dolce abbraccio dandole un bacio sulle labbra, lei gli avvolse il collo con le braccia e ricambiò volentieri quel contatto.

« Hai scoperto cosa vuole? » chiese guardandolo negli occhi, era curiosa di sapere ogni dettaglio della sua richiesta, così da poterlo esaudire al meglio.

« Io e Zayn stiamo andando adesso a vedere, puoi guardarla tu !? » chiese in modo retorico facendogli il labbruccio, Luz gli diede un veloce bacio sciogliendo l'abbraccio.

« Non le toglierò gli occhi di dosso. Vai adesso! Ricordati che abbiamo solo quattro giorni » Niall le palpò il sedere e lei con sguardo divertito gli diede un schiaffo sul petto, cacciandolo fuori dalla stanza.
Il biondo e Zayn si ritrovarono seduti a gambe incrociate davanti al caminetto della hole, entrambi con in mano le lettere della propria figlia, le rigiravano come oggetti sconosciuti, timorosi delle richieste. I due si guardarono pochi secondi per poi aprire la busta in contemporanea, Zayn rimase a guardare il foglio, la premura con cui erano state scritte le parole dal l'amica di Grace, mentre Niall non resistette e iniziò a leggere ciò che c'era scritto.

Caro babbo natale,
Anche quest'anno ti scrivo, voglio dirti grazie, hai esaudito i miei desideri anche se dopo molto tempo, mi hai dato il mio papà e un cane! Sono i regali più belli del mondo. Lo so che non puoi ridarmi la mia mamma, questo è un desiderio troppo grande anche per te, ma va bene così, ho Luz che è così buona con me, le voglio molto bene, per me è la mamma numero due, spero che però capisca che non potrà mai superare la mia vera mamma. Voglio bene anche a mio papà Niall, sono felice abbia Luz, sono felici e voglio che rimanga così, perché gli voglio tanto bene e il suo sorriso mi piace. Quest'anno non ho molti regali da chiedere, vorrei solo passare un natale stupendo, con tutti i miei parenti, vorrei che mia mamma mi sia accanto e che mio papà pure; voglio anche che tutto migliori. Vorrei come regalo che la mia malattia andasse via, non mi piace stare lontano dalle persone e sentire il mal di pancia quando ci sono troppe persone. Vorrei svegliarmi ed essere guarita, voglio essere una bambina come Zora, così da rendere il mio papà felice. Caro babbo natale, quest'anno non voglio regali da parte tua, nessuna bambola, né giocattolo, papà mi ha dato tutto e vorrei che il mio regalo andasse a un bimbo che non può avere quello che ho io. Se lo farai sarà un Natale ancora più perfetto. Già che ci sei porta un regalo a papà e Luz, ti do la mia parola che hanno fatto i buoni e meritano tanti bei regali! Io ho già preparato il regalo per il mio papà e spero gli piaccia anche se non è molto. Vorrei che anche Ashton e Theo ricevessero dei bei regali, ti consiglio per mio cugino una macchina fotografica e per Ash una batteria di quelle belle, usa sempre le pentole per suonare ed è un po' fastidioso.
Grazie ancora, io credo in te più degli altri anni, sono sicura che riuscirai ad esaudire questo miei desideri anche quest'anno, non mi importa se ci metterai tanto come per il mio papà, l'importante è che lo fai! Un bacione

Elisea Marie O'Kelly Horan!

P.s. Ti ruberò un biscotto perché mi piace il cioccolato... Scusa!

Niall ripiegò la lettera in lacrime, sua figlia era anche più buona di quello che si aspettasse, non riusciva a credere a quello che aveva letto; si sentiva un bastardo, sua figlia aveva chiesto per cinque anni di incontrarlo e lui invece era ignaro anche solo della sua esistenza. Era partito a leggere la lettera col presupposto di trovare una lista di regali materiali, da comprare e incartare, invece no! Sua figlia le stava facendo un regalo a sorpresa, in più gliene aveva fatto uno con quella lettera... Cioè l'umiltà! Nessun bambino pensava quelle cose, nessuno donava il suo futuro regalo ad uno sconosciuto, nessuno chiedeva tante cose astratte come aveva fatto Elisea, nemmeno i grandi. Mise la lettera nella tasca posteriore dei pantaloni deciso a volerla conservare, in più l'avrebbe fatta leggere a Luz che non avrebbe risparmiato le lacrime, specialmente perché aveva detto tutte quelle cose dolci su di lei. Nella grande sala in sottofondo si poteva udire suonata a violino Silent Night una delle canzoni preferite di Niall sotto Natale. Sentiva ancora un groppo in gola, quelle lacrime sull'orlo di uscire e non si trattenne, avrebbe lasciato libero sfogo alla sua gioia. Lasciò Zayn da solo dandogli una pacca sulla spalla e si avviò verso camera sua, per mettere fine alla giornata. Il moro invece aveva da poco iniziato a leggere e già si sentiva sopraffatto anche lui dalle lacrime leggendo le parole della figlia.

Caro babbo
Grazie per il kit di acquerelli che mi hai regalato, sono dei colori fantastici e li uso quasi sempre! Quest'anno il mio regalo è un po' difficile da trovare, anche perché non è qualcosa che puoi impacchettare; vorrei che la mia mamma e il mio papà facessero la pace, lo so che non si vogliono molto bene, ma sono sicura che potrebbero fare la pace anche se non so perché hanno litigato. Se tu potessi aiutarli io ti lascerei tanti biscotti sotto l'albero, veramente tanti! Inoltre ho una nuova amica di nome Elisea, è molto simpatica e mi piacerebbe che iniziasse a parlare, se puoi aiutarla anche lei ti darebbe i biscotti ( anche se gli piace il cioccolato e potrebbe rubartene qualcuno ). Grazie mille per i fantastici regali di ogni anno, grazie per avermi sempre fatto passare un natale sereno nonostante le brutte parole che si dicevano i miei genitori per telefono. Voglio bene ad entrambi e se questo Natale mia mamma ci raggiungesse in Canada invece che andare a New York sarebbe bellissimo! Anche perché papà è triste quando lo sono anche io e non mi piace vederlo giù di morale. Potresti portargli anche a lui un regalo ? Fa niente se è troppo grande lui merita tanti regali! Io ho il mio nella valigia ma tu potresti portargli le bombolette spray visto che le ha quasi finite e mi piace guardarlo disegnare sui muri di casa. Invece mia mamma ha finito quel trucco bello per la faccia che le aveva regalato papà, ma non so dove lo vendano, quindi portaglielo tu. Spero di non aver chiesto molto, anche perché so che sei molto impegnato, un grande abbraccio dalla tua fan numero uno

Zora Violet Malik

P.s. Già che ci sei se vuoi puoi sempre portarmi le tempre con i pennelli mi va benissimo. Ciau!

Anche Zayn conservò la lettera più determinato di prima a convincere Grace, la voleva lì più di ogni altra cosa per rendere sua figlia felice come voleva. Zayn non sapeva che Grace era in volo per il Canada, aveva letto prima di lui la lettera, ma era molto indecisa sul da farsi, ma dopo aver sentito le parole di Zayn aveva capito quanto fosse stata egoista ad indugiare su una piccola richiesta fatta da sua figlia. Prima di partire aveva impacchettato il regalo di Zora e Zayn così da farglieli trovare sotto l'albero. Il moro si era subito attivato invece per rintracciare il suo amico che gli aveva rimediato quei prodotti di cui parlava Elisea, in più il giorno dopo sarebbe andato a comprare gli acquerelli e qualche tela per farla dipingere visto che le piaceva tanto. Erano passate più o meno cinque ore dal loro arrivo e Grace stava per atterrare in Canada, New York poteva aspettare, sicuramente non sarebbe stato il suo ultimo Natale e far felice sua figlia Zora era più importante che festeggiare a Time Square.

Zayn: Senti Grace, non capisco perché non rispondi alle mi chiamate, ho scopi pacifici, voglio solo mettere fine a queste minchiate per nostra figlia; per renderla felice, ti prego facciamola finita.

Inviò il messaggio frustrato mente guardava il fuoco scoppiettare davanti a lui, era così difficile fare il genitore, specialmente quando non si andava d'accordo con la madre della figlia, alcune volte si chiedeva cos'era successo, perché si erano ridotti così male. Era vero che non si sopportavano dall'inizio ma la cosa era veramente degenerata con l'andare del tempo e non riusciva a spiegarsi perché. Il telefono gli vibrò, lo prese velocemente digitando la password senza nemmeno guardare lo schermo, il messaggio era di Grace e diceva un'unica e semplice parola.

Grace: Girati!

Confuso il moro si girò, vide l'ex sulla soglia con due valige in mano, indossava dei semplici jeans strappati e un cappotto pesante nero che la copriva dalla vita fino al collo. Si alzò dal suo posto e andò da lei sorpreso, si posizionò davanti a lei a braccia incrociate, lei tolse il cappellino di lana lasciando i suoi lunghi capelli tinti di un biondo scuro liberi.

« Ciao anche a te » Zayn si sentiva strano, era preso dalla voglia morbosa di fargli milioni di domande ma solo una gli sorse spontanea.

« Avevi già letto la lettera di Zora? » Grace annuì mortificata, in quel momento il moro avrebbe voluto urlargli dietro, insultarla con le migliori parole che gli venivano in mente, come aveva potuto ignorare la richiesta della figlia ? Lo odiava veramente tanto? Non gli importava, erano lì per Zora non per loro. Fece un respiro profondo, chiuse gli occhi per non andare in escandescenza, contò fino a cinque e prese a parlare cercando di non urlare.

« Spero per te che prossima volta non avrai tutti questi ripensamenti davanti ad una richiesta di nostra figlia » non era giusto farla sentire tanto in colpa, ma era più forte di Zayn doveva dirglielo per togliersi quel peso dallo stomaco, in quel momento si ricordava perché erano arrivati ad essere tanto freddi. Lei e le sue fissazioni i suoi ripensamenti su qualsiasi cosa, anche sulla propria figlia, lo facevano innervosire!

« Non dire a Zora che sono qui; voglio essere la sua sorpresa di Natale, gli ho già comprato il regalo » Zayn gli diede le spalle raccogliendo da terra la busta e il cellulare, si stava comportando in modo abbastanza infantile agli occhi di Grace mantenendo quello sguardo freddo e i movimenti atoni e senza il minimo di armonia. Era più forte di lui, ci stava provando e sarebbe riuscito a migliorarsi solo per Zora.

« Io lo comprerò domani, le prenderò anche qualche tela per dipingere così che abbia più spazio. Ringrazia Willow da parte mia per avergli fatto scrivere la lettera » a quel punto se ne andò lasciandola da sola nella hole, avevano entrambi fatto dei passi avanti, nessuno dei due aveva urlato e non si erano lanciati i cellulari, dovevano considerarsi fortunati. Sarebbero stati i quattro giorni più lungo per tutti, fra regali impossibili e segreti da tenere fino al venticinque, Ma tutti confidavano nella magia del Natale e forse ci sarebbero stati dei miracoli o almeno ci speravano.

HOLA GIRLS
Eccomi tornata BUON NATALE ( ancora ) e buon santo Stefano! mancano due capitoli alla fine della storia! Questo è il prossimo saranno a tema natalizio, l'ultimo invece sarà a tema " ultimo dell'anno ".
Vi saluta mio cugino che in questo momento è al mio fianco che mangia il Bauli!
Allora: non credo riuscirò ad aggiornare entro il Trentuno o l'uno, quindi vi auguro già da adesso un felice anno nuovo!
Vi ringrazio per i 1000 voti... Ripeto 1000 MILLE OH DIO! Sono quasi svenuta vedendoli, mi avete fatto un regalo di natale fantastico. Vi ringrazio anche per le visualizzazioni e i commenti sempre tanto dolci e commuoventi.
Quando ho iniziato a scrivere continuavo a dire di avere tanto da dirvi, ma in questo momento non mi viene nulla in mente, quindi sono più che sicura di aver dimenticato qualcosa, spero di ricordarlo prima che sia troppo tardi! Grazie ancora per tutto quello che fate per me siete buonissimi e non so come ringraziarvi, vi ringrazio anche dei messaggi e di tutte le domande, mi scuso se sono lenta a rispondere, ma sono molte e prometto che entro stasera risponderò a tutti. Un bacione alla prossima!!

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