My Destiny is you

De Vento_di-primavera

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Thomas ha 30 anni non crede più nell'amore, a causa di una delusione diventa freddo. Nonostante sua mamma gli... Mai multe

Prologo
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De Vento_di-primavera

Aurora 

<Stai lontana da lei Morena! > urlo e lascio la mano di Thomas avvicinandomi a mia figlia. 
<Suvvia Aurora calmati, volevo solo conoscere la piccola bastarda.> Thomas si avvicina a passo veloce 

<Sei solo una povera vipera e una madre ingrata, David non saprà mai che razza di donna sei. Adesso fuori da qui, subito.> le intima 
<Tu non puoi allontanarmi da mio figlio. >
<L'ho già fatto fuori da qui, nella sede opportuna.> la prende per il braccio e la sbatte fuori dalla stanza. Lo guardo sconvolta, non ho paura di lui ma adesso ho la certezza che tutto questo non finirà mai. Thomas si avvicina per abbracciarmi e dato che ne ho bisogno, glielo lascio fare. 
<Ti prometto che tutto questo finirà.> alzo gli occhi al cielo rassegnata 
<Lo sai che non sarà così Thomas, sono stanca di avere paura. > 
<Lo so, fidati di me. Ma voglio sapere perché sei così terrorizzata da Morena> rimango in silenzio, so a cosa si riferisce e so anche che dovrò dirgli tutto, ma dopo? Cosa succederà? 

5 giorni dopo 

Dopo i giorni di rito chiusa in questa stanza di ospedale, posso tornare a casa, il medico mi ha assicurata che la mia piccola Bianca sta bene. Finalmente dopo tante indecisioni abbiamo scelto il nome della nostra bambina, Thomas sapeva che il mio desiderio era quello di chiamarla Bianca, quando eravamo una coppia felice scherzavamo sempre riguardo ai nomi dei nostri futuri figli. Ma di certo non mi aspettavo che sarebbe andato a registrare all’ anagrafe nostra figlia a mia insaputa, all'inizio mi sono arrabbiata ma dopo ho apprezzato il suo gesto. Almeno su questo non abbiamo discusso. Dopo la visita di Morena, che è stata cacciata fuori dalla stanza da Thomas, non abbiamo più aperto il discorso, ma è stato solo rimandato. Ammetto di aver paura di quella donna, non per me ma per mia figlia e soprattutto per  David. E’ già mezz'ora che aspetto Thomas, questa attesa sta iniziando a darmi fastidio, la mia piccola è nella sua culla che dorme. Di colpo sento bussare alla porta 

<Buongiorno amore mio.> e il mio cuore batte forte all’ impazzata 
<Buongiorno a te Thomas… > vedo il piccolo cucciolo che trotterella verso di me 
<Mammaaaa. > 
<Amoreee.. > si aggrappa alle mie gambe 
<David, Aurora non può ancora fare sforzi.> lo guardo male, cerco di abbassarmi  alla sua altezza ma la ferita fa male 
<Non dare retta a tuo padre, diciamo che sono quasi guarita.> David mi sorride e mi da un tenero bacio umido sulla guancia. 
<Pittolo amole?> chiede di sua sorella 
<David, il tuo piccolo amore adesso dorme, vieni, te la faccio vedere.> prendo la sua manina e mi avvicino alla culla di Bianca, David le sorride e il mio cuore si riempie di gioia, mentre Thomas ci guarda ammaliato. 
Finalmente si torna a casa. 

Dopo venti minuti di macchina Thomas si ferma davanti a una villa molto grande, io ne sono affascinata perchè è davvero  bella e imponente. Mi apre la portiera 
<Cosa ci facciamo qui? > chiedo sorpresa 
<Dai scendi.> dice ma ancora non capisco. David prende la mia mano mentre Thomas si occupa di Bianca. Ci incamminiamo, davanti a noi appare un cancello enorme che nasconde  un meraviglioso giardino. Mi fermo incredula

<Thomas cosa significa? > chiedo, i suoi occhi hanno una luce nuova, diversa 
<Questa è la mia sorpresa per te, se tu lo vorrai da oggi questa sarà la nostra casa e dei nostri figli. > spalanco la bocca, senza dire una parola mi prende per mano e mi fa strada in casa. 

Si tratta di un ambiente open space, senza le pareti divisorie tra le stanze, con spazi flessibili e soprattutto luminosi e aperti sul giardino. I colori dei mobili sono caldi e neutri, la sala è già attrezzata e in camera da letto padronale c’è una grande porta finestra con una vista mozzafiato.  
Thomas mi ha mostrato una parte della nostra nuova casa, ne sono rimasta incantata, sembra tutto un sogno:  io, lui, la nostra bambina e David, ma questo idillio quanto durerà? Mentre sono tra i miei pensieri Thomas richiama la mia attenzione. Ci fermiamo davanti a una stanza chiusa 
<Aurora chiudi gli occhi. > mi chiede, lo guardo titubante 
<Su dai, fidati di me. > stringo la mano di David, chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dalla presa ferrea di Thomas. 
<Adesso puoi aprirli.> lo faccio e davanti a me appare una bellissima e meravigliosa cameretta dedicata a nostra figlia. 

La stanza di Bianca è favolosa con al centro un lettino regale, e addossata alla parete è presente una comoda poltrona per quando dovrò allattarla. E’ adorabile, da principessa.
<Ti prego dì qualcosa.> mi chiede 
<Sono sorpresa io… non mi aspettavo niente di tutto questo.> sono sincera
<Quando ho deciso di lasciarti i tuoi spazi stavo già cercando casa, volevo che tu ti sentissi serena. Poi per caso ho scoperto questo  gioiellino, era perfetto per noi perché chiamami pure arrogante ma non ho mai perso la speranza di essere una vera famiglia. La camera di Bianca è stata una mia idea allestirla così, spero ti piaccia.> il mio cuore batte forte, devo ammettere che nonostante tutto il dolore che mi ha inflitto in passato, amo follemente questo uomo. 
Ancora una volta prende la mia mano e mi trascina in corridoio, fermandosi davanti un’ altra porta.

<Questa invece è la camera di David, proprio accanto a sua sorella. > la apre e rimango stupefatta 

La cameretta di David è semplicemente spettacolare, sembra di essere nel regno degli elfi, impazzirà dalla gioia a viverci. Mi volto e lo guardo dritto negli occhi. 
<Thomas sai che sarà difficile ricominciare. >
<Lo so, ma ti prego, proviamoci. > stringe la mia mano 
<Papà… > sentiamo la vicina di David
<Dimmi ometto.> 
<Basetto alla mamma.> iniziamo a ridere e ci guardiamo,  io arrossisco come sempre
<Ordiniamo una pizza? > dico per evitare questo momento imbarazzante per me, David saltella felice e Thomas sorride con lui. 

È notte fonda, dopo aver cenato, David stremato si è addormentato davanti alla tv. Dopo vari tentativi di allattare, Bianca finalmente si è attaccata al seno, l'infermiera mi ha detto che nella prima settimana è normale dover insistere la piccola, che per ora preferisce dormire tutto il tempo. Ora dorme beata e soddisfatta come un angioletto nella sua culletta, di colpo sento Thomas dietro di me 
<Si è addormentata?> chiede in un sussurro
<Si, dorme serena, tu hai portato a letto David? > chiedo, ho il cuore in tumulto, l'ansia mi assale perché adesso sarò da sola con lui. Intanto socchiudo la porta delle camere dei bambini, voglio poterli sentire nel caso si sveglino. 

Scendiamo giù in sala e mi preparo una tisana rilassante, la casa è immersa nel silenzio ora, è troppo grande e dovrò abituarmi. Mi squilla il telefono, è mia madre, dopo aver chiacchierato e raccontato della stupenda sorpresa di Thomas, ha cominciato con la solita storia che lo devo perdonare. Attacco perché odio quando mi dicono cosa fare non considerando i miei sentimenti, così prendo la mia tisana e vado verso il divano dove Thomas mi aspetta. Poggio una tazza fumante sul tavolinetto anche per lui
<Ho preparato una bevanda calda, ho pensato che ne avessi bisogno anche tu.> mi fissa 
<Non ho bisogno di nulla, ma solo che tu mi dica cosa ti ha fatto Morena.> mi blocco 
<Quel giorno Morena è venuta a casa tua, voleva vedere David, le ho detto che doveva sbrigarsela con te ma… > mi alzo, ricordare quel momento di puro terrore mi fa male, a causa sua potevo perdere la mia bambina, mi avvicino alla finestra, anche lui fa lo stesso sento il suo respiro ansante dietro di me. 

<Ma? Parlami, non avere paura. > mi volto con gli occhi arrossati 
<Mi ha minacciata…. dicendomi che Bianca, la nostra piccolina, non sarebbe mai venuta al mondo,  mi sono agitata e in quel momento mi sono sentita male. E il resto lo sai.> vedo il suo viso arrabbiato 
<Ascoltami bene, nessuno farà del male a Bianca, io non lo permetterò!> sentenzia 
<Questa storia non finirà mai, lo sai meglio di me, lei non accetta che tu le abbia tolto David, è una ripicca verso di te.> mi volta le spalle 
<Lei non è degna di essere sua madre, non si avvicinerà mai più a lui.> sarà tutto difficile lo sento 
<Cosa vuoi fare allora? Come sarà la nostra vita? Io ti amo da morire, ti ho sempre amato, anche quando volevo reprimere il sentimento che mi lega a te, ho cercato di odiarti ma non ha mai funzionato, più ti odiavo e più l'amore cresceva dentro di me. Ma… >
<Continua, ti prego, sii sincera fino in fondo.> chiede disperato 

<È perché ti amo che non voglio complicare le cose, Morena è pericolosa, se ti facesse del male? Se ne facesse ai nostri figli? David è come un figlio per me, al pari di Bianca. > Guardo l'uomo della mia vita piangere per le mie parole, e fa male perché in questo momento soffre come me. Adesso ne sono certa. 
<Amore mio, nessuno potrà separarmi da te e dai nostri bambini, nessuno mai!!! Ti amo come non credevo possibile, da quando sei entrata nella mia vita le hai dato un senso che prima non aveva. Io non rinuncio a te e ai nostri figli, non chiedermi questo.> 
<Ma io non voglio vivere con la paura che prima o poi succeda qualcosa a te o ai bambini. > 

Mi attira a sè, il suo abbraccio così caldo e pieno di certezze mi scalda l’animo, mi rasserena,  e mi lascio andare in un pianto liberatorio, e poggiando la testa sul suo petto, piango tutte le mie lacrime
<Fidati di me.> 
Sono le sue ultime parole, e ancora una volta cedo a quel sentimento che ho cercato invano di soffocare. 
Mentivo a me stessa, aveva ragione mio padre. 

Io amo Thomas e voglio stare con lui. Ora lo so.

Buongiorno amici lettori

Aurora finalmente ha raccontato tutto a Thomas

Riusciranno a ritrovare la serenità?

Riusciranno ad essere felici?

Una notizia terribile si abbatterà sulla loro felicità, e sarà in quel momento che Aurora dovrà essere forte..... 

Non perdetevi i prossimi capitoli 😉

Vi auguro una buona festa di tutti i santi ❤️

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