Thomas
Sono qui in ginocchio davanti alla donna che ho tanto odiato in questi mesi ma che allo stesso tempo ho amato più della mia vita, ma come può essere? Cris mi aveva detto che Aurora aveva l’ intenzione di abortire ma noto con stupore e grande sollievo che non l’ha fatto! Rimiro la sua pancia, deve essere al 3 o al 4 mese. Non ha ucciso nostro figlio. Mi alzo e asciugo le mie lacrime mentre Aurora si allontana da me
<Perché? > chiedo
<Perché cosa?>
<Avevo il diritto di sapere che non avevi abortito.> sbotto
<Io sono una persona, non una tua proprietà, e poi come sempre hai creduto alle parole di tua cugina senza farmi parlare. >
<Ma… > mi interrompe
<Ma niente! Sono tornata perché è giusto che tu sappia la verità, non avrei mai avuto il coraggio di uccidere mio figlio. Non l’ ho cercato ma ne sono felice perché ogni giorno mi dà la forza di andare avanti, ma tra noi due nulla sarà come prima.>afferma con freddezza
<Ti prego non tenermi lontano da nostro figlio, non essere come lei. > si avvicina e ha gli occhi pieni di rabbia
<Non paragonarmi a quella vipera, non ti permettere, io sono molto meglio di voi due. Te lo ripeto ancora una volta, avrai i tuoi diritti sul bambino, non ti preoccupare, ma tra noi è finita per sempre.> si volta
<Lo sai che non è così. > provo a convincerla
<Dovevi pensarci prima di accusarmi di una cosa così orribile.>
<Mi dispiace.>esalo affranto
<Non mi interessa a questo punto, puoi tornare dalla tua amichetta.> le sue parole mi dimostrano che è gelosa
<Lei…>
<Non voglio sapere nulla, fai ciò che vuoi della tua vita. > lei è di spalle e ne approfitto per avvicinarmi, tocco il suo braccio ma mi scansa, è arrabbiata e probabilmente delusa da me
<Sei arrabbiata e hai ragione, sono uno stronzo lo so, ma ti amo cazzo. Ti amo più della mia vita! Tu, David e nostro figlio siete la mia luce ogni mio respiro, te lo giuro amore mio, perdonami.> si volta, ha gli occhi arrossati
<Ti prego non soffrire più... > dico accarezzandole il viso e lei chiude gli occhi
<Thomas da quando ti conosco ho solo sofferto, ti prego lasciami in pace, non cercarmi e non insistere.> ecco una secchiata gelida venire scaraventata sul mio cuore
<Ma come faccio se ti rivoglio nella mia vita? >
<In questi mesi ci sei riuscito mi sembra. >dice acida e io sorrido
<Quanto sei sciocca, la ragazza che hai visto con me è una mia collega e moglie di un mio caro amico.> spalanca gli occhi
<Non mi interessa, hai fatto la tua scelta, starai vicino a nostro figlio ma non farti strane idee su di noi. >
<Sai bene che sarà una tortura avendoti accanto e non poterti toccare.>
<Non è un mio problema.> sono le sue ultime parole e a me non resta che accettare la realtà
<E va bene, rispetterò la tua decisione ma dai tuoi genitori andremo insieme a dare la notizia.>
<Thomas i miei sapranno anche che tra noi è finita >
<Va bene > dico amareggiato ma me lo merito
Lascio l’abitazione dei miei amici da uomo distrutto, come ho potuto credere che avrebbe ucciso il bambino? Accecato dalla rabbia sono stato un vero stupido
Arrivo a casa e saluto David con un bacio sulla fronte, dorme già da un pezzo, io mi butto a peso morto sul divano
<Sono uno coglione!> dico ad alta voce
<Cosa succede Thomas?> arriva mio padre
<Papà sono uno stato un vero stupido, mesi fa quando sono andato in Germania da Aurora lei stava male, mi chiamò Cris dicendomi che Aurora le aveva rivelato di essere incinta ma che non voleva tenere il bambino. Quella mattina lei andò effettivamente dal medico, al suo ritorno le chiesi spiegazioni e lei forse, per paura della mia reazione alla notizia, mi disse che aveva avuto una semplice indigestione. Io, da coglione che sono, ho creduto che avesse abortito, la sera le rivelai che sapevo la verità e non la feci parlare. Poi, furente, andai via. Adesso Aurora è tornata con una pancia prominente e meravigliosa, papà non puoi immaginare cosa ho provato nel vederla incinta di mio figlio…. Nessuno può capire quanto questa donna sia importante per me, lo so ho commesso tanti errori e l’ ho trattata malissimo, e me ne vergogno da morire. Ora che finalmente potevo avere la famiglia che tanto ho desiderato, ho rovinato tutto>
<Lei è arrabbiata perché non l'hai creduta vero? >
<Si, ma come posso essere stato così stupido? Dovevo credere alla donna che amo, invece no, devo mettere sempre in dubbio tutto.> dico
<Purtroppo ciò che ti ha fatto Morena ti ha ferito e creato una crepa nella fiducia che hai nelle donne, per questo hai avuto difficoltà nel crederle. Non devi biasimare te stesso. Ma Aurora non è Morena e neanche la tua madre biologica. Credo che tu abbia solo paura di essere abbandonato nuovamente per questo non riesci a fidarti nemmeno della donna che dici di amare.> spalanco gli occhi
<Figlio mio liberati da questa sofferenza, apri il tuo cuore ad Aurora.> mi alzo di scatto, mio padre ha ragione
<Papà è troppo tardi, ho fatto troppi sbagli, Aurora si è stancata di me.> dico mesto e rassegnato
<Thomas l'unica modo per farti perdonare è lasciarla andare.> ma è impazzito?
<Ma cosa stai dicendo papà?>
<Ascolta, mi spiego meglio, lasciala andare nel senso di non insistere ogni giorno, sai bene che lei ti adora ma deve decidere solo lei se amarti di nuovo oppure no. Tu non la puoi forzare.>
<E se la perdo per sempre? >
<Se il vostro amore è forte non succederà, alla fine di questo tormento vi ritroverete più uniti che mai. >
Il tempo passava ma nulla era cambiato. Alcuni giorni dopo andammo insieme a dare la notizia ai genitori di Aurora. La madre fu felicissima mentre il padre ne rimase sconvolto, anche perché Aurora rivelò che tra noi era finita, fino all'ultimo avevo sperato che non fosse così e invece mantenne fede alle sue parole. Mi misi d'accordo con mia madre per la visita ginecologa di Aurora, lei non era molto d'accordo ma me la diede vinta almeno su questo. Entrati nello studio la dottoressa ci disse, durante l’ ecografia, che avremmo avuto una bella bambina, io ero al settimo cielo, sapere che dentro di lei cresceva un esserino magari con gli occhi belli come il mare era una emozione stupenda. Tornati a casa Aurora sedette sul divano, tra le mani teneva l'ecografia della nostra piccola, fui rapito da quest’ immagine e me ne beai, sembrava un angelo. Un angelo al quale proprio io avevo spento la sua bellissima luce. Mi avvicinai a lei da dietro, era così presa dall’ ecografia che non si accorse della mia presenza, così feci l'unica cosa che desideravo al mondo.
Mi posizionai alle sue spalle con delicatezza e, nonostante la paura di essere rifiutato, le sfiorai dolcemente la pancia. Mi riempii le narici del suo intenso profumo di donna e di futura mamma, sapeva di buono, di casa. Lei stava ferma e sorrideva ma la magia svanì quando si rese conto di quel che stava succedendo. Sapevo con certezza che mi amava ma non volevo più insistere, mio padre aveva ragione, dovevo lasciarla libera di scegliere di amarmi. Sono assorto tra questi pensieri quando sento squillare il telefono, è il padre di Aurora
<Ciao Thomas, se oggi sei libero vorrei parlarti. >
<Certo signore, ci vediamo al bar di fronte al mio negozio.> chiudo la telefonata, cosa vorrà da me?
Prendo le mie cose, saluto David con un bacio e vado al mio appuntamento. Arrivo al bar e il padre di Aurora e già qui che mi sta aspettando. Mi siedo
<Thomas questa situazione con mia figlia non mi piace affatto. > sapessi a me
<Aurora non ha voluto dirmi cos'è successo tra voi e non voglio insistere, ma ogni sera si chiude in camera sua e piange per ore.> mi si stringe il cuore
<È arrivato il momento di dirle cos’ è successo tra noi. > e così gli apro il mio cuore e gli racconto tutta la verità, delle mie paure e dei miei errori.
<Se adesso non mi vorrà più nella vita di sua figlia non posso darle torto, farei lo stesso, ma sappia che io farei di tutto per Aurora e per i miei figli. > si alza
<Adesso capisco tante cose che non mi tornavano Thomas, hai commesso tanti errori è vero ma una cosa è certa, tu ami mia figlia e lei ama te. > spalanco gli occhi
<Non ti aspettavi la mia comprensione ragazzo? Beh anch'io sono stato giovane e sicuramente ho commesso tanti sbagli, ma capisco quando un uomo ama la sua donna e io tutto questo lo vedo nei tuoi occhi.>
<Io la ringrazio per le belle parole ma Aurora non riesce a dimenticare e a perdonarmi.> dico
<Tu lascia fare a me. > dice e ne rimango sorpreso
<Cosa intende fare? > chiedo e la speranza si riaccende in me
<Non fare domande ragazzo, mi costerà molto farlo ma sarà solo per il suo bene.> detto questo si alza e se ne va lasciandomi confuso.
Vado al negozio per schiarirmi un pò le idee e chiamo Lorenzo, ho bisogno di parlare con qualcuno, gli racconto quello che è successo
<Cosa avrà in mente amico?> bella domanda
<Non lo so, ma sono sicuro che Aurora non sarà d'accordo. >
<Forse vuole aiutarti a riconquistare sua figlia. > fosse facile
<Aurora è una donna difficile, lo è sempre stata, mi darà filo da torcere.> sento le risate di Lorenzo
<Beh amico mio, un pò te lo meriti, convieni con me? > gli attacco il telefono, ma che stronzo.
Poi scoppio a ridere perché si, infondo so di meritare l’ira e la vendetta, che mi auguro sia solo dolce, della donna che tanto amo ma che ho deluso e fatta soffrire.
Buongiorno amici lettori
Cosa avrà in mente il papà di Aurora?
Aurora sarà d'accordo?
Continuate a seguire la storia