Il mio adorabile rimpianto

Von silvi1096

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Sequel de "Il mio adorabile vicino di casa". Una notte, mille ricordi, un solo rimpianto. Danny Owen, l'unic... Mehr

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Epilogo
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Capitolo 21

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Von silvi1096

Danny's pov

Ci siamo. Il momento di partire è finalmente arrivato. Prima di varcare la soglia del grande edificio, mi volto per l'ultima volta verso la mia famiglia. Sono tutti li, fazzoletti alla mano e un triste sorriso sul volto. L'unica ad aver deciso di astenersi dal partecipare è Savannah. Non la vedo da quella sera, e una parte di me soffre al pensiero di non poterla più rivedere. 
La notte trascorsa con Cassidy non mi è servita per mettere a tacere quella parte di me che ancora si sente legata a Savannah. Non è servito a nulla bere, ridere fino a fare uscire le lacrime. Non è servito a niente e mai servirà a qualcosa.
I problemi e le insicurezze non spariscono, non è quello il modo per reprimere i propri sentimenti. Per andare avanti, bisogna volerlo. Ed io, in questo momento, non so se ci riesco. Non sono pronto per lasciar andare quella parte della mia vita. Parto per New York con un peso sul cuore che dubito se ne andrà mai via. Mi sforzerò di amare Mavis con tutto me stesso, costringerò il mio cuore a voltare pagina, ma mai e poi mai permetterò ai ricordi di abbandonare il mio corpo, la mia anima. 

Alzo una mano in aria, e la agito. I miei genitori fanno lo stesso, Alan invece preferisce accennare un lieve sorriso di circostanza. Ho mandato tutto a puttane con lui, non sono stato in grado di salvaguardare il nostro rapporto. Aveva ragione su tutto, ed io sono stato uno stupido ad agire d'impulso e a non ascoltarlo. Ma ormai è fatta e indietro non si può tornare. Oggi salirò su quell'aereo e sarà tutto diverso, io sarò una persona diversa. 

"Pronto per raggiungere il paradiso?", mi chiede Mavis, seduta al mio fianco. 

Distolgo l'attenzione dalla pista e mi volto verso di lei. Mi sforzo di sorriderle. "Si, sono pronto Mavis." Non riesco ancora a chiamarla amore. Ci ho provato, ma davvero non riesco. 

Lei mi sorride di rimando, prima di voltarsi e instaurare una conversazione con la madre. Suo padre, comodamente seduto al fianco della moglie, sta leggendo un giornale. Approfittando della disattenzione della mia ragazza, estraggo il cellulare dalla tasta dei jeans. Sto per fare qualcosa di cui poi potrei pentirmi in futuro, qualcosa mai fatta prima d'ora. Eppure il mio cuore mi sta gridando di farlo, di superare le mie paure e di confessare i miei reali sentimenti. 

Con il cuore in mano, inizio a digitare sullo schermo freneticamente. Zero ripensamenti, zero rimpianti. Una sola consapevolezza. L'amore.

Scusa. Scusa per aver dubitato del nostro amore, per aver scelto di non rimanerti accanto, per aver dimostrato al mondo intero di essere un emerito codardo. Ti chiedo scusa, amore mio, per questo e per molto altro. È vero, ho agito senza riflettere, senza fermarmi a pensare a te, a noi. Senza considerare le alternative. Avrei dovuto salire sul primo aereo diretto a Londra e venire da te, per soccorrerti, per supportarti, per amarti come meritavi. Invece non l'ho fatto, ho permesso al dolore di offuscare tutto il resto, di surclassare l'amore e di rovinare tutto ciò che di bello avevamo. Scusa. Non smetterò mai di chiederti scusa. Meriti il meglio Savannah Fisher. Meriti un amore che ti faccia ricominciare a vivere, che permetta a quel bellissimo sorriso di riaffiorare sul tuo viso. Meriti un ragazzo che per te farebbe i salti mortali, che affronterebbe tempeste, perfino coccodrilli, per raggiungerti e salvarti. Meriti una persona migliore di me, una persona che, con il suo amore, ti renda la ragazza più felice di questo mondo. Ti auguro tutto questo e molto altro ancora, con la consapevolezza di non poter essere io quella persona. Per favore, non dimenticarti di me, perché io di certo non lo farò. Ti amo, tuo per sempre Danny. 

Ti amo... L'ho scritto sul serio? Premo invio prima che possa pentirmene; osservo le spunte di Whatsapp passare da una a due, segno che il messaggio è stato ricevuto. Dagli altoparlanti, la voce della hostess ci intima di spegnere i cellulari e ci augura un buon viaggio. Faccio come dice, e mi rilasso sul sedile, mentre la mia ragazza continua ad ignorarmi. Si prospetta un viaggio lungo e stressante, non mi resta altro che provare a dormire e, chissà, a sognare una vita diversa. 


xxxxxx


Savannah's pov

Lawrence mi stringe tra le sue braccia, delicatamente, come se si aspettasse che da un momento all'altro il mio corpo potesse sciogliersi o peggio, disintegrarsi tra le sue mani. "Fa male, Lawrence, fa troppo male. Non riesco a quasi a respirare..." Affondo la faccia nell'incavo del suo collo, e mi lascio cullare dal movimento del suo corpo. Quando, un'ora fa, si è presentato sulla soglia di casa mia, il mio cuore si è lasciato andare al dolore, ha permesso che tutta la disperazione accumulata uscisse fuori, un'ultima volta. 

"Va tutto bene, Savannah. Andrà tutto bene, te lo prometto. Piangi, sfogati più che puoi, ti aiuterà a rinascere." 

A rinascere... Quante volte ho pensato di poterlo fare e quante volte, puntualmente, sono ricaduta in quella spirale di solitudine e dolore che, da mesi, non fa altro che avvolgermi. Continuo a ripetermi che prima o poi finirà, che starò bene, ma più passano i mesi e più succede il contrario. Forse dovrei riprendere le sedute con la psicologa, interromperle per dedicare del tempo ai miei amici è stata una scelta sbagliata. 

Mi stacco dal suo abbraccio e lo guardo negli occhi, quegli occhi azzurri in grado di capirmi, di entrare dentro di me. "Grazie Lawrence, per tutto. La partenza di Danny mi ha destabilizzata parecchio ma ti prometto che cercherò di farmela passare. Non sono da sola, non permetterò al dolore di trascinarmi di nuovo giù." Il mio cellulare vibra sul comodino ma lo ignoro, concentrando invece la mia attenzione sul ragazzo di fronte a me. 

Il mio amico sorride soddisfatto. "Ben detto, sorella, ben detto." Si alza e si avvicina alla finestra aperta. "Ora, cosa ne diresti di chiamare Cassidy e di organizzare qualcosa? Io, te, lei e i tuoi amici."

Rimango in silenzio, mentre lascio che la mia mente valuti i pro e i contro della sua proposta. Uscire starebbe a significare una sola cosa: ignorare. Alan, di ritorno dall'aeroporto, potrebbe credere di aver litigato con suo fratello per nulla, per proteggere una ragazza alla quale non importa più un fico secco di suo fratello. Davvero voglio che inizi a pensare questo di me? 

"Va bene, andiamo." rispondo senza pensarci ulteriormente. Si, non me ne frega niente di Alan e dell'opinione che si farà di me. Vivere è la parola chiave. 

Mezz'ora dopo ci troviamo al centro commerciale, in attesa che arrivi Cassidy. Stando a quanto riferitomi da Lawrence, la nostra amichetta ha preferito non presentarsi in aeroporto, e lasciare che Danny partisse in pace. Quanto la invidio... Lei e Danny sono molto uniti, migliori amici oserei direi. Mentre io e lui nemmeno ci parliamo più, non dopo la sua scenata di gelosia nei confronti di Logan. 

"Ciao ragazzi, scusatemi per l'attesa." Cassidy arriva bella pimpante, pantaloncini corti strappati e maglia arrotolata sulla pancia. Una versione di lei che raramente ho avuto l'occasione di vedere. "Allora, come state?" 

Uno ad uno, rispondiamo. Quando arriva il mio turno, invece di risponderle a parole, la abbraccio. Cassidy mi stringe a sua volta, capendo all'istante i miei pensieri. "Sono così felice di vederti Savannah, non puoi immaginare quanto."

"Anche io." sorrido. 

"Bene, che la nostra giornata shopping abbia inizio dolcezze." Lawrence batte le mani e ci incita a seguirlo. Ridacchio alla vista dei miei amici super gasati e vogliosi di fare acquisti. Magari la loro euforia contagiasse anche me...


______


Sono le otto di sera quando metto piede in casa. Mi sdraio sul divano invece di mettermi a letto, troppo stanca perfino per raggiungere camera mia. Leah e Ryan sono già dentro, presumo sotto le coperte. Trascorrere del tempo in compagnia dei miei amici mi ha fatto bene, per un giorno intero sono riuscita a tenere fuori i brutti pensieri e a concentrarmi solo sul presente. 

Sto per accendere la tv e crogiolarmi nella solitudine, quando mi ricordo del messaggio arrivato quando ero tra le braccia di Lawrence. Speranzosa di leggere il nome di Logan, afferro il telefono dalla tasca dei jeans e clicco sul display. Non appena si illumina, il sorriso  mi muore tra le labbra e una fitta di dolore minaccia di mettermi ko. Con mani tremanti, apro il messaggio e inizio a leggere. No, stavolta non mi tirerò indietro. 

Niente lacrime, fazzoletti sparsi per la stanza o attacchi di panico. Le parole di Danny mi arrivano dritte al cuore, però stranamente non è li che rimangono. Raggiungono la mia testa ed è li che si fermano. Ti amo... ma sul serio? Dopo tutto il male che mi ha fatto, come può pretendere di mandare un messaggio carico di emozioni, di confessioni e sperare in una risposta positiva. Ha scritto tutto quello che avrei voluto sentirgli dire cinque mesi fa, tutto l'amore che il mio cuore infranto ha sperato di poter riavere... Troppo facile confessare di amarmi un attimo prima di partire per New York con la sua nuova ragazza. Non sono un burattino nelle sue mani e, anche se fa male, non avrà quello che spera. Non ci sarò più per lui, mai più. Lo amo ma non aspetterò il suo ritorno. Andrò avanti con la mia vita e metterò in pratica ciò che mi ha augurato. Troverò un ragazzo in grado di amarmi per quello che sono, che per me scalerebbe montagne e camminerebbe sui carboni ardenti. 

Senza rimpianti, clicco su "elimina". Danny Owen non avrà più nessun potere su di me. La giornata trascorsa insieme ai ragazzi mi ha fatto capire che si può ricominciare, ma che per farlo devo prima staccarmi dal ricordo che ho di lui. Sarà difficilissimo, a tratti impossibile, però ora so quello che voglio e non voglio. E, di certo, non voglio più soffrire per un stronzo qualunque. Quel messaggio ha sortito l'effetto contrario su di me. Quel ti amo gettato li come se niente fosse ha fatto si che la rabbia riaffiorasse in superficie, che iniziasse ad alimentare quella parte di me che credevo di aver perso per sempre. La Savannah combattiva, la Savannah coraggiosa e ironica. La Savannah che tutti conoscono e che farò di tutto per riportare a galla. 



_____________

Buongiorno popolo di Wattpad, come state?

Capitolo corto, lo so, e mi dispiace. Però spero che vi sia piaciuto lo stesso. 

Ma andiamo al dunque: Savannah e il messaggio romantico di Danny. Le lacrime versate tra le braccia di Lawrence e la rabbia scatenata da quel messaggio. Savannah, secondo voi, avrà fatto bene a cancellare il messaggio? Qualcosa dentro di lei è scattato alla vista di quel Ti amo, e come biasimarla. Danny ha toppato di grosso stavolta, però forse le è servito leggere certe cose. Le è servito perché finalmente si è resa conto di non poter rimanere ferma con la sua vita mentre Danny continua con la sua. 

Comunque, aspetto i vostri commenti. Un bacio. x 



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