Thomas
Stamattina mi sono alzato presto e ho fatto una doccia, fortunatamente ieri sera prima di portare Aurora a casa mia, ho mandato un messaggio a mia cugina dicendole che Aurora sarebbe rimasta da me e di trovare una scusa con i miei futuri suoceri. Fare l’amore con Aurora si è rivelata essere un’esperienza straordinaria, erano anni che non provavo una sensazione così bella e totalizzante. Solo che non riesco a capire perché lei abbia aspettato così tanto tempo per donarsi. È così bella e dolce, perché non farlo con il suo ex? Forse non lo amava abbastanza, oppure non si sentiva pronta.
Tante domande a cui vorrei una risposta. Nel frattempo vado in cucina e preparo la colazione, desidero che si senta coccolata e amata. Finito di preparare tutto vado nella mia stanza e la trovo ancora distesa nel mio letto che è stato testimone del nostro amore. Mi siedo e accarezzo il suo viso, ha la pelle e così delicata e sensibile, profuma di rosa. Di colpo vedo i suoi bellissimi occhi aprirsi, senza darle tempo di capire, mi avvicino per baciarla perché ne ho bisogno.
<Buongiorno.> dice.
<Buongiorno amore mio.> mi guarda
<Thomas ma che ora sono?> chiede preoccupata
<Sono le 11 passate.> Sobbalza dal letto e spalanca gli occhi
<Thomas è tardi! I miei genitori saranno tremendamente preoccupati.>
<Stai tranquilla, ho chiesto a mia cugina ieri sera di avvisarli.> sorrido.
<Oh, va bene, ehm…vorrei fare una doccia se non ti dispiace.> dice imbarazzata
<Aurora perché hai aspettato così tanto per fare l’amore?> chiedo diretto, senza troppi giri di parole, ma lei sbianca e di colpo cambia umore.
<Thomas non voglio parlare del mio passato.> dice andando verso il bagno, io le blocco il polso.
<Perché? Parlami, cos'è successo?.> insisto. Lei si libera dalla mia presa.
<Perché non voglio.> mi lascia da solo chiudendosi la porta dietro di sé. Rimango seduto sul letto, non voglio arrendermi, devo sapere cos'è successo. Poi la vedo uscire dal bagno e resto ammaliato dalla sua bellezza: ha i capelli bagnati che ricadono morbidi sulle spalle nude e ha avvolto intorno al corpo l'asciugamano che però lascia intravedere parte del suo corpo florido. Mi alzo e mi avvicino a lei ma è tesa, cerco di accarezzarla ma si allontana da me e non capisco.
<Cosa ti succede, desso non vuoi nemmeno che ti tocchi?> resta in silenzio, si volta e sento che inizia a piangere. Mi avvicino di nuovo a lei, poggio le mie mani sulle sue spalle umide ancora fresche di doccia; si volta, guardo i suoi stupendi occhi arrossati a causa delle lacrime, prendo le sue mani e ci sediamo sul letto.
<Amore mio…ti prego, dimmi cosa ti è successo> mi guarda e fa un sospiro.
<Avevo 19 anni quando ho conosciuto Davide, dal primo giorno che l’ho visto me ne sono innamorata perdutamente. Lui era una persona dolce oltre essere un ragazzo ricco, con lui mi sentivo amata. Dopo un po’ di tempo che stavamo insieme, cominciò a fare pressione di andare a letto con lui. Ma io…. Non avevo alcuna esperienza, un po’ mi faceva paura e un po’ mi vergognavo. Poi un giorno decisi di farlo felice, sai lui mi diceva sempre: devi farlo per farmi “contento”, così quella sera decisi che sarei stata finalmente sua per davvero, intimamente. Mi ero immaginata una serata indimenticabile, un posto romantico e invece… > asciuga i suoi occhi .
<Continua, non avere paura.>
<Come ti dicevo ero felice quella sera, lui aveva capito che mi ero decisa a stare con lui. Mentre io fantasticavo, mi portò in un posto lontano dal paese. Io ne fui sorpresa, certo non immaginavo la mia prima volta in un posto isolato e in macchina, ma stavo con lui, pensavo che in realtà il dove non era poi così importante. Poi… Iniziò a baciarmi e a spogliarmi, lui esigeva, andava di fretta mentre io ero spaventata, non sapevo cosa fare, mi ripeteva: “non sai fare nulla, su muoviti!”. Io cercavo in lui dolcezza e comprensione, ma quando fui nuda davanti a lui, mi sentii persa, indifesa, ma lui non fece nulla per farmi passare il senso di disagio, né per farmi sentire sicura. Quando arrivò il momento fu terribile… sembrava un animale pronto a sbranare la sua preda. Sembrava impazzito e io gridai con tutto il fiato in corpo, non mi ascoltava Thomas. In quel momento ebbi tanta paura che non si fermasse nonostante il mio no, così feci la prima cosa che mi venne in mente e gli diedi un morso sulla spalla. Fortunatamente Dio ascoltò le mie preghiere. >
Sono scioccato da questa confessione, stringo le lenzuola dalla rabbia, figlio di puttana! Mi alzo dal letto. Intanto Aurora continua il suo racconto.
<Lui dopo mi chiese scusa, ma il solo pensiero di essere toccata nuovamente da lui mi fece schifo, anche se si fermò in tempo. >
<Perché hai continuato a stare con lui, perché?> mi volto gridando.
<Perché lo amavo e perché mi diceva che non sarebbe più successo, e che era un mio problema ma presto sarebbe passato >
<E tu ci hai creduto?>
<Si. Lo so sono stata stupida, ma ti prego cerca di capirmi, io lo amavo. Credevo a tutto quello che mi diceva. Vuoi giudicarmi per questo? Vuoi punirmi per essere stata così sciocca a fidarmi di lui?> urla piangendo, e adesso mi sento un verme, invece di confortarla le grido la mia rabbia e la mia folle gelosia.
<No Aurora, tu non sei affatto stupida ma eri innamorata della persona sbagliata.> l'abbraccio e lei mi stringe forte.
<Io…non te l’ ho detto perché avevo paura di essere giudicata da te.> confessa.
<Non dire questo amore mio, sei una donna coraggiosa e meravigliosa e adesso ti amo ancora di più. Dopo quella sera Davide ci ha riprovato?>chiedo
<Tornai a casa molto turbata quella sera, lui continuava a dirmi che non mi avrebbe più trattata in quel modo, che sarebbe stato più dolce e comprensivo. E invece non fu più lo stesso tra di noi. Passavano i mesi ma era sempre peggio, ogni volta che mi baciava mi sentivo usata, ogni volta che mi toccava sentivo che ero solo un suo bisogno. Ma una sera tutto cambiò. Andammo nella sua casa in campagna, voleva che lo facessimo in piedi appoggiati alla macchina. Era nervoso perché non stava andando come lui voleva, disse: “comportati da donna” e mi fece sentire una nullità. Senza giri di parole gli risposi di voler tornare a casa mia e che non lo avrei accontentato. Come sempre tornò a chiedermi scusa ma io ormai non credevo più alle sue parole. Dopo sai com'è andata a finire? Mi ha tradita con un'altra donna.>
<Perché con me ti sei lasciata andare?>
<Tu mi hai amata come nessuno ha saputo farlo. Sei stato rispettoso del mio corpo e tanto dolce Thomas, ho sentito il tuo corpo venerarmi.> sento il cuore battere forte. La stringo forte, ma prego Dio di non farmi incontrare mai quel bastardo perché sarai capace di ucciderlo con le mie mani.
Alcune ore dopo
Ho riportato Aurora a casa sua, sono salito con lei per assicurarmi che il padre non avesse fatto storie perché aveva fatto tardi. Lui con gentilezza mi ha accolto in casa, evidentemente ha creduto alla scusa di mia cugina. La confessione di Aurora mi ha sconvolto, capisco le esigenze di un uomo ma arrivare a comportarsi così con una donna è imperdonabile!
Trascorro la giornata in modo tranquillo, oggi avevo il turno in palestra ma ho preferito non andare. Ho chiamato Morena per sapere di David ma come al solito la stronza non risponde alle mie chiamate, mi tocca andare da lei. Chiudo il negozio e chiamo Aurora.
<Amore finalmente.>sono felice di sentirla
<Amore mio come stai?>
<Adesso che sento la tua voce bene.> mi scappa un sorriso
<Amore, sto andando da mio figlio, Morena non risponde al telefono.> dico per rassicurarla
<Va bene Thomas, appena arrivi fammi sapere.>
<Certo amore mio.>chiudo la telefonata.
Arrivo da Morena, busso alla porta ed eccola che apre
<Che c'è, non senti il telefono?>
<Ero sotto la doccia.> indossa una vestaglia
<Sono venuto solo per vedere mio figlio.> chiarisco, con lei non si può mai sapere. Vado nella sua stanza e lo vedo giocare nella culla, lo prendo in braccio e lo bacio.
<Amore di papà.> appena sente la mia voce inizia a ridere e il mio cuore si riempie di gioia, è per lui che ho la forza di sopportare tutto. Passa più o meno una mezz'ora, aspetto che lui si addormenta e mando un messaggio veloce ad Aurora, poi scendo al piano di sotto.
<Vai già via?> Morena mi chiede
<Mio figlio si è addormentato, non ho più nulla da fare in questa casa.>
<Dai aspetta, beviamo qualcosa insieme.> cerca di convincermi.
<Morena ti do un consiglio spassionato: risolvi i problemi con tuo marito e lascia in pace me!> apro la porta e vado dalla donna che amo più della mia stessa vita.
Arrivo davanti casa sua, cerco di calmarmi, Aurora capirebbe subito il mio stato d'animo e non voglio che si preoccupi per me. Camminando un po’ per la strada vedo un ragazzo fermo appoggiato alla macchina.
<Buonasera, cerchi qualcuno?> chiedo, lui mi guarda con aria di sfida.
<E a te cosa importa?> ma cosa vuole? Non capisco perché tanto astio.
<Mi importa dato che stai immobile davanti casa della mia donna.> di colpo sbianca, velocemente entra in macchina e va via. Un comportamento strano. Suono il citofono e appare la ragazza più bella del mondo davanti a me Mi perdo nei suoi occhi e tutto sparisce per magia, l’ afferro per i fianchi attirandola contro il mio corpo.
<Lo sai che ti amo vero?> arrossisce, la mia donna timida.
<Si lo so, e ti amo anch'io, tanto.> mi avvicino per sentire il suo profumo che mi fa impazzire.
<Amore ti desidero...> dico
<Thomas, ci sono i miei genitori.> ha ragione ma come faccio a resisterle?
<Va bene piccola streghetta, ma almeno un bacio mi è permesso?> sorride, si avvicina e mi da un leggero casto bacio
<Accontentati per ora, su entra.> e prende la mia mano.
Non mi resta che seguire questa donna che mi ha rubato il cuore e mi ha cambiato totalmente la mia vita.
Buon pomeriggio amici lettori 😘
Aurora aperto il suo cuore a Thomas raccontato la verità del suo passato. Non mi aspetto che comprendete le sue motivazioni, ma penso che a volte dietro a scelte ci sono delle conseguenze.
Morena non si arrende cosa farà?
Chi sarà il ragazzo che ha incontrato Thomas? Cosa ci faceva fermo davanti la casa di Aurora?
Vi aspetto nel prossimo capitolo 😁 alla prossima.
❤️