Gifts Under The Tree.

By ThreeCrazyMinds

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Una città ricoperta di neve, il periodo più bello dell'anno alle porte ed un'infanzia spensierata che ritorna... More

Prologo.
1- Two sides of the world.
2- I get a little stronger, now.
3- A heart that's broke is a heart that's been loved.
5- Believe in every dream that you got.
6- Supermarket flowers.
7- I love the way you hate me.
8- Say the word and we'll go.
9- She's the queen of hearts.
10- Girls just wanna have fun.
11- He's out his head, I'm out on my mind.
12- Kiss me like you do.
13- War of hearts.
14- Just for one day.
15- Amortentia.
16 - I see my future in your eyes.
17- The gift I didn't expect.
18 - All I want for christmas is you.
19- It's beginning to look a lot like christmas.
20 - Santa Claus is coming to town.
21- A face on a lover with a fire in his heart.
22- You're all I need, you're everything.
23 - Just one more moment.
24 - Hold me now.
25 - Stop and stare.
26- Comatose.
27- Only you're the one.
28- I'd give up forever to touch you.
29- You'll be coming home with me tonight.
30 - I wanna be so far gone in you.
31- Your love's got me looking so crazy.
32- One touch and I ignite.
33- You're the one that I want.
34- I'm not the same as yesterday.
35- Don't wanna waste another day we're given.
36- I won't let go.
37- Over and over.
38- I don't want this moment to ever end.
39 - You're gonna be the one that saves me.
40- Everything good.
41- Just say the word.
42- Fallen angel
43 - So tell me you'll be right here with me.
44- Ashes of Eden.
45- A part that's holding on.
46- If you could know.
47- Bleeding out.
48- Judas.
49- I'm ready for the riot to begin.
50- Warriors.
Problemi.
51- Fire and fury.
52- We all have our secrets.
53- I'm trying but I keep falling down.
54- Animal I have become.
55- Fire on fire.
56 - Fighting 'til the wars won.
57 - We're better than alright
58- Fallin' like the stars, we're fallin' in love.
59- Hall of fame.
60- In The End Love Is All We Need.
Epilogo.
RINGRAZIAMENTI.
Annuncio!💙
SPIN-OFF!💙
👀
FINALMENTE... ENDLESSLY!❤️

4- Keep holdin on.

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By ThreeCrazyMinds

Ana era conosciuta per essere maldestra, forse anche troppo al di fuori della normalità, ma per quel giorno la ruota era dalla sua parte; guardava fuori dal finestrino dell'autobus, pensando a quanto fosse stata stupida.
Come aveva potuto lanciare la palla direttamente dall'altra parte della stanza? Il suo pensiero principale però erano quegli occhi azzurri così magnetici che all'inizio l'avevano quasi spaventata per come la guardavano pieni di rabbia, ma poi, come la tempesta lascia lo spazio ad un cielo limpido e senza nuvole, così il rancore aveva lasciato spazio ad un sorriso caloroso che le aveva scaldato il cuore ed aveva mandato via tutte le preoccupazioni.

Le era venuto naturale invitarlo al concerto. Quel ragazzo l'aveva incuriosita e sicuramente non le avrebbe dato fastidio conoscerlo di più. Rinchiusa nei suoi pensieri, che la facevano sorridere da sola, non si accorse che le porte si chiusero proprio davanti alla fermata dove doveva scendere.

«Mi scusi! Si fermi, apra le porte!» iniziò ad urlare dentro l'autobus sotto lo sguardo infastidito degli altri passeggeri, ma fortunatamente l'autista la salvò da altri minuti sotto quegli occhi e si fermó di nuovo solo per lei.

Appena scese dall'autobus, camminò per qualche minuto prima di aprire il cancello di casa di Allison e prepararsi alla sua ramanzina per il suo solito ritardo. Ascoltò canticchiando la canzone che proveniva da dentro mentre aspettava che la sua amica le aprisse la porta. Mai si sarebbe immaginata di trovarsi davanti Lily; gli occhi della sua compagna di guai la fissavano gioiosi, mentre lei se ne stava davanti all'entrata con quel solito sguardo furbetto ed il cuore di Ana prese a battere all'impazzata, quasi come se volesse fuggire dalla cassa toracica. La guardava con gli occhi e la bocca spalancati, il silenzio interrotto solo dal tonfo dello zaino caduto per terra.

«Oh Santo Cielo!» dopo qualche secondo di trance, Ana si risvegliò gridando in mezzo al pianerottolo, causando una risata enorme delle amiche che la guardavano divertita e disperate allo stesso momento, pochi passi più dietro.

Non aspettò oltre, si catapultò tra le braccia della ragazza e strinse forte, come se avesse paura che potesse essere un ennesimo sogno e l'immagine di Lily potesse dissolversi da un momento all'altro.
Eppure sembrava così reale, il calore che emanava la stava scaldando, la stretta era ricambiata e forte ed il profumo di lei era inconfondibile.

«Non è un sogno, vero?» chiese Ana, che quasi con le lacrime agli occhi, corse anche ad abbracciare Daphne che la accolse a braccia aperte.

«Oh no, piccola peste! Siamo qui e non vi libererete tanto facilmente di noi!» la bionda la strinse in un abbraccio che durò pochi istanti, a causa di uno sguardo complice di Lily e Allison che subito si catapultarono sulle due amiche; un abbraccio di gruppo, ne avevano bisogno.

«Noi ne stavamo parlando giusto ieri!» sorrise battendo un piccolo pugno sulla spalla di Allison. «Ma siamo telepatiche?» chiese alle ragazze, che divertite dall'uragano 'Indiana' la osservavano muoversi e gesticolare di continuo.

«Pensavate veramente che vi avremmo lasciate da sole per Natale?» Lily alzò un sopracciglio.

«Ma per chi ci avete scambiate? Per delle ingrate?» anche Daphne rincarò la dose, assottigliando i suoi occhi azzurrissimi.

«E cosa ne sappiamo noi!» ridacchiò Ally, alzando le mani in alto in segno di resa.

«Voi con questo giornalismo e questa galleria d'arte siete sempre super impegnate, volevamo anche chiedervi di venire a Boston per Natale, ma avevamo paura di disturbarvi!» fu la più piccola delle quattro a sussurrare quelle parole, nascondendo il volto tra i folti capelli castani.

«Al diavolo il lavoro!» Daphne le liquidò con un gesto della mano e si diresse in cucina, seguita da tutte. «Passeremo un mese all'insegna del divertimento, di musica, alcool.. E chissà, magari qualche bel fusto» sorrise maliziosa, gli affari di cuore non dovevano mai mancare.

A quell'affermazione le due amiche furono subito d'accordo con lei, anche se Allison era restia ad intraprendere una nuova storia d'amore, perché privarsi del divertimento? L'unica che alzò gli occhi al cielo fu l'impertinente Liliana, che con sguardo annoiato scosse il capo per mostrare il suo disaccordo alla questione 'fusti'.

«Ma pensate solo a quello? Rimanere zitelle a vita, no? Vi dispiacciono così tanto i gatti? Sapete, non disturbano per niente, sono autosufficienti, dovete solo aprir loro una scatoletta di cibo e ti coccolano senza chiedere niente in cambio!» provò a convincerle, ricevendo un'occhiata storta. «Va bene, va bene. Trovatevi pure dei bei fusti, io l'unico fusto che mi troverò sarà quello della birra!» incrociò le braccia sotto il seno e mise in risalto il suo adorabile broncio.

«Riusciremo a farle cambiare idea ragazze, ve lo prometto.» un'esasperata Daph le rassicurò con veemenza. «Prepariamo la cena, Ally?» poi si rivolse alla padrona di casa, che se ne stava seduta sullo sgabello da cucina.

«Oh sí, vi prego! Ho una fame! Che ne dite di una bella teglia di lasagne? Oh no! Aspettate, dei buonissimi hamburger! O anche la pizza!» iniziò a proporre Ana, pregustando i manicaretti che le sue amiche erano in grado di sfornare.

«Pasta, Ana. Nulla di complicato, è sera, è tardi e di solito mangio una sottiletta che trovo in frigo. Cuciniamo solo perché...» Allison alzo gli occhi al cielo, certe volte Indiana le ricordava un cartone animato per il suo appetito insaziabile, ma non riuscì a completare il suo pensiero per colpa della bionda seduta sul divano.

«Perché ci sono io che so come accendere il fuoco senza far esplodere la casa» Daphne interruppe Ally prendendosi i meriti, mentre quest'ultima iniziò a borbottare cose sul fatto di sapere come si accendesse un fuoco o su come cucinare, causando una risata della chef che subito corse a darle un caloroso abbraccio dei suoi.

Indiana corse a buttarsi sul divano accanto a Lily per darle un lungo bacio sulla guancia.

«Troppa dolcezza per i miei gusti!» ridacchiò, ma ricambiando l'abbraccio.

«Oh, ma tranquilla! È solo la foga del momento, domani torna tutto uguale!» si strinse di più a lei.

Mentre Indiana e Lily erano sedute sul divano a chiacchierare e raccontarsi le ultime novità, Daphne silenziosa come un gatto andò alle spalle di un'ignara Allison che con un sorrisone sulle labbra assaggiava il ragù nella sua amata cucina, certo non poteva competere con il suo studio di registrazione fai da te, ma gli piaceva quel luogo così caldo e accogliente.

«Buu!» la bionda appoggiò le mani fredde sui fianchi lasciati scoperti dalla maglietta di Allison, provocando il salto della mora con conseguente urlo.

«Ah! Sei proprio cretina Daph!» la sgridò puntandogli il cucchiaio di legno sul maglione.

«E dai! Scusa!» alzò le mani in segno di resa sotto lo sguardo arrabbiato di lei.

«Ci sei cascata, sei ancora la mia credulona.» Allison scoppiò a riderle in faccia, mentre la bionda metteva su il suo adorabile broncio che sparì subito, unendosi alla risata della mora.

«Ma tu guarda, che simpaticona! Dai ti do una mano, che vuoi che faccia?» Daphne pragmatica come sempre, riportò all'ordine anche Ally e si misero subito all'opera.

«Mmm... Cala la pasta nell'acqua che bolle, ed incomincia a riempire i peperoni con il pan grattato.» mostrò alla sua amica dove trovar gli ingredienti e gli utensili ed incominciarono a cucinare.

«Ai suoi ordini signora!» la bionda si mise in posa come un soldatino, era più forte di lei, era troppo felice di essere li con un pezzo del suo cuore.

«Ma New York ti ha fatto male?» Allison scosse la testa divertita dal comportamento leggero che mostrava solo a loro, erano le uniche che potevano dimostrare che Daphne non era solo quella bellezza algida senza sentimenti, ma al contrario aveva un mondo di sentimenti racchiusi dentro di sé, doveva solo trovare qualcuno che sapesse andare oltre quello strato di ghiaccio iniziale.

«Sì, perché non c'è stato giorno in cui non mi mancavi.» con gli occhi lucidi e con il cuore in mano rispose sinceramente a quella che voleva essere una battuta della ragazza.

Non ce la faceva a mantenere la facciata fredda, con Ally si scioglieva come neve al sole. Sapeva riconoscere ogni suo movimento, ogni suo pensiero anche prima che lei lo stesse formulando. Erano sempre state una la spalla dell'altra, le più calme e riflessive del gruppo si erano promesse di badare alle due furie scatenate e quindi avevano instaurato un rapporto unico, dalle mille sfaccettature diverse e meravigliose.

«Ehi, anche tu mi sei mancata ogni giorno... Ma stai piangendo?» Ally le si avvicinò e l'abbracciò stretta avendo capito subito la situazione.

Non era stato facile nemmeno per lei abituarsi alla nuova vita senza due pezzi del suo cuore. Sì, perché loro erano come pezzi di un puzzle; senza una di loro erano incomplete. La vita spesso mette di fronte a scelte difficili e la bionda era stata vittima di quel brutto scherzo del destino. Il lavoro dei suoi sogni o le amiche di una vita?
Non sapeva se quelle emozioni che sentiva fossero dovute ad un pentimento, ma rivederle e stare lí con loro faceva bene al cuore.

«No, é la cipolla.» Daphne cercò di dissimulare il vulcano di emozioni che stava risalendo in superficie come una potente eruzione di lava.

«Ah la vecchia scusa della cipolla! Vedo che non è cambiato niente tra noi.» una terza voce si uní a loro.

Indiana seguita da Lily entrò in cucina e capendo lo stato d'animo dell'amica, cercò di alleggerire la situazione. Anche a lei erano terribilmente mancate, ma adesso che finalmente erano tutte insieme voleva solo godersi le sue amiche; solo sorrisi, niente lacrime quella sera. Ne aveva versate così tante che le sarebbe riuscito difficile piangere ancora, voleva ridere.

«Eh sì, Ana. Che dici apparecchiamo la tavola e prepariamo un aperitivo dei nostri?» Lily si avvicinò alla piccola cantina di vini che avevano regalato alla padrona di casa.

Optò per un rosso corposo della terra d'origine di Ally, lesse attentamente l'etichetta soddisfatta della sua scelta e lo portò in tavola, mentre Ana era impegnata con una guerra psicologica con il sacchetto delle patatine che proprio non voleva aprirsi. Tentò con uno strattone che le fece volare in aria per poi cadere a terra e tutto questo sotto la sguardo divertito e rassegnato delle amiche, se Indiana Taylor non combinava qualche casino non era lei.

«Hai proprio ragione, Ana. Non è cambiato nulla.» la bionda abbandonò la cipolla per poi ridere con le lacrime agli occhi, lo stesso fece Allison che addirittura si inginocchiò per terra tenendosi la pancia.

«Qui si conclude la triste vita delle patatine per colpa della distruttrice Indiana Taylor.» Lily assunse la sua posa da giornalista e con un cetriolo con microfono, fece un elogio alle povere patatine sparse per la cucina, mentre le ragazze ormai mollato il loro status si abbandonarono alle pose più strane in preda agli spasmi per il troppo ridere.

Indiana e Lily quando erano insieme dimenticavano spesso di essere ormai adulte e si lasciavano andare a quegli scherzi puerili di quando erano solo delle bambine spensierate. Mettere da parte la propria vita per qualche attimo di relax e leggerezza, non faceva mai male e loro amavano mettere in mostra la loro pazzia innata, erano due terremoti che sarebbero riusciti a buttar giù l'intera Boston.

«Va bene... Time out... Su a tavola ragazze la pasta è pronta.» la prima a riprendersi fu Ally, che le richiamò all'ordine con la sola vista della teglia di pasta al ragù che teneva tra le mani.

Le ragazze come fedeli segugi la seguirono obbedienti e remissive. La pasta di Allison metteva tutti d'accordo, Lily era convinta che prima o poi l'avrebbero utilizzato come segno di pace in tutto il mondo.

«Si mangia, finalmente! Ho una fame.» la mora corse al suo posto aspettando trepidante la sua porzione.

«E quando mai non hai fame, poi mi devi spiegare il tuo segreto.» guardò la compagna abbuffarsi ed alzò gli occhi al cielo. «Mangia un sacco e non mette su un etto è incredibile.» Daphne seduta composta addentò un maccherone, mentre cercava la risposta all'arcano del secolo.

"Come fa Lily a non mettere su un etto con il mostro affamato che si nasconde dentro il suo stomaco?"

«Non svelo mai i miei assi nella manica.» la mora si pavoneggiò scherzando.

«Come tradizione italiana richiede, è l'ora del brindisi.» Allison prese il suo calice riempito con il vino scelto da Lily e lo alzò verso quello delle ragazze.

«A cosa brindiamo?» chiese Lily, alzandolo a sua volta.

«A domani, a questa bellissima sorpresa e soprattutto a noi!» Ana con la solita verve vivace che la contraddistingueva, fece scontrare il suo bicchiere con quelle delle sue sorelle.

Ad interrompere quel momento fu Daphne che si avvicinò a Lily e si scambiarono un cenno d'intesa, mentre le altre due le guardarono con espressioni confuse. Che cosa stavano tramando quelle due? Quel cenno voleva dire solo una cosa: si erano messe d'accordo su qualcosa, ma cosa? Queste erano le domande che frenetiche passavano nelle menti di Indiana ed Allison.

«Che dici glielo diciamo?» finalmente la bionda parlò, lanciando un primo segnale e con un sorriso malandrino osservava la tavolata.

«Mmm... non so... Che dici se lo meritano?» Lily rispose con lo stesso tono utilizzato da Daphne, era palese che avessero voglia di giocare con le ragazze che seguivano gli sguardi, che le due si scambiavano come se fosse una partita di ping-pong.

«Beh... la pasta è ottima... Secondo me si.» l'amica ridendo sotto ai baffi acconsentì alla proposta della mora.

«Dirci cosa? Ragazze che sta succedendo?» sbottò alla fine un'incuriosita Ana; non aveva pazienza e questo era risaputo.

«Non è che sei incinta!! Oh signore!» chise Allison guardando Daphne, che a quell'affermazione ormai soffocava con il vino.

«Oh buon Dio non dire queste cose!» tra un colpo di tosse e l'altra riuscì a parlare.

«E allora che succede? Dai non fateci stare sulle spine.» Ana portò le gambe sotto al sedere e si sporse sul tavolo, segno che si stava spazientendo.

«Mmm... va bene. Al mio tre, ci sei Daphne? Uno... » Lily iniziò a contare.

«Due...» la bionda seguì il suo conto alla rovescia.

«Tre!»conclusero insieme per poi urlare «Per Natale andremo allo chalet dei nonni di Ally, che gentilmente ci hanno concesso di usarlo per le nostre vacanze!» a quelle parole Ally e Ana saltarono dalla sedia per felicità; finalmente il loro sogno si era avverato, avrebbero trascorso le vacanze di Natale nello chalet di quando erano bambine.

«C... Che cosa?» Ally chiese balbettando, come per essere sicura di aver sentito bene.

«Non è uno scherzo, vero? State davvero dicendo che passeremo le vacanze tutte e quattro insieme?» anche Indiana era sorpresa ed incredula; la ragazza aveva paura che quella bellissima notizia, il suo sogno, si spezzasse davanti ai suoi occhi come ultimamente era di consuetudine accadere.

«È tutto vero, lo giuriamo.» rispose Lily facendo il segno della croce sul cuore.

E fu in quel momento che l'uragano Ana si scatenò; saltò dalla sedia sulla quale era elegantemente, per modo di dire, seduta e si catapultò addosso alle due amiche che le avevano dato la bella notizia. Le strinse forte, tanto da togliere loro il respiro e solo una volta tornata alla sua posizione iniziale si accorse che qualcosa non andava.

«Ally?» la richiamò l'amica che era rimasta letteralmente immobile, seduta e con delle lacrime che iniziavano a rigarle il viso.

«Ehi dolcezza, cosa succede?» Daphne, premurosa come sempre, l'affiancò e con un braccio andò a circondare le sue spalle.

«Non sei felice di passare il periodo più bello dell'anno con le tre ragazze più strafighe dell'universo?» ironizzò Lily, ottenendo un leggero sorriso da parte della mora.

«Ragazze, vi voglio troppo bene per esprimerlo a parole.. Passare il Natale con voi sarà bellissimo e farlo là, beh... Le mie lacrime dicono tutto.» non appena finì di parlare si avvicinarono a lei anche le altre due amiche, pronte ad avvolgerla in un caloroso abbraccio.

«La vostra mancanza è stata talmente dolorosa che alla minima sollecitazione emotiva ora piangerò sempre, me lo sento.» si diede della stupida da sola, sapeva che non doveva scusarsi con le sua amiche per com'era fatta.

«Tu ed i tuoi termini psicologici, te l'ho sempre detto che il corso di psicologia ti faceva male.» con le sue prese in giro Ana le sollevava sempre il morale.

«Hei, ti vorrei ricordare che anche io frequentavo quel corso ed era bellissimo.» la difese Daphne mentre seguiva le altre in salotto e si accomodava sul divano, con il suo bicchiere di vino tra le mani.

«Sì, certo, tanto si sa che eravamo meglio noi del corso di scienze.» Lily si alzò e tornò al suo posto con un bicchiere appena riempito con del buon vino.

«Ha ragione, fate silenzio.» la seguì anche Ana, ma quest'ultima si buttò sul divano.

Allison e Daphne si scambiarono uno sguardo d'intesa e sorrisero lasciandola vinta alle due del club di scienza, come avevano sempre fatto sin dai tempi del liceo. Poco più tardi, dopo aver alzato a forza Ana dal divano e averla obbligata ad aiutare a pulire tutto per bene, le ragazze si ritrovarono nel piccolo salotto di casa Hale con le valigie in mano. Tra una chiacchiera e l'altra, avevano deciso che quella notte avrebbero dato vita ad uno dei loro pigiama party, nessuna scusa. Avrebbero trascorso una serata all'insegna di schifezze, cioccolata calda, vino e tanti pettegolezzi, ma prima la padrona di casa le obbligò ad indossare i loro pigiami.

«Tu sapevi niente? Del loro arrivo, intendo.» chiese Ally ad Ana mentre si struccavano accuratamente.

«Assolutamente no, ma è stato bellissimo.» ancora aveva le lacrime agli occhi per la felicità.

«Già, hai ragione.» l'amica si legò i folti capelli in una morbida treccia.

«E sono felice di averti vista così viva questa sera, non che tu normalmente non lo sia, ma eri proprio luminosa.» la casinista per eccellenza era appena riuscita a far battere ancora più forte il cuore di Allison, cuore che avrebbe sempre battuto per lei.

«Ti voglio bene Ana, davvero e non dimenticherò mai tutto quello che fai e dici sempre per me.» la mora corse a stritolarla con uno dei suoi abbracci.

«Nah, ma figurati, lo dico dal cuore; ti voglio bene anche io.» la sua risposta bastò per ricongiungerle in un grande abbraccio affettuoso.

Dopo pochi minuti si ritrovarono tutte nuovamente in sala, sommerse tra patatine, bibite, la chitarra di Ally che le accompagnava con qualche canzone ricordo della loro adolescenza e risate su risate che non avevano intenzione di finire, almeno non per quel momento.
Un'amicizia ritrovata ed un legame che non si sarebbe mai sciolto. Quattro amiche che avevano ritrovato la luce sui solo volti non appena si erano guardate negli occhi.

Una serata calma e tranquilla giungeva al termine e la notte le costringeva a crollare per la troppa stanchezza. Il giorno dopo sarebbe stato un tornado di emozioni, erano allo scuro di quello che sarebbe successo, ma di certo il destino aveva in serbo per loro segreti da scoprire, nuove conoscenze e tante novità.

Angolo autrici..
Buon Natale!!!
Babbo Natale vi ha portato un regalino visto che siete tutte buone e brave, così tra un abbuffata e l altra vi riposate leggendo le avventure delle nostre protagoniste.
Finalmente sono tutte riunite sotto il cielo di una Boston già illuminata a festa!
L'amore e l' amicizia regnano di in questo capitolo, ma sarà sempre così?
Abbiamo scoperto quanto è stata difficile la separazione tra le nostre super amiche.
La nostra fredda Daphne in realtà nasconde un cuore caldo, basta solo scoprirlo e non fermarsi alle apparenze!
Lily e Ana sono pronte a fare danni per la città
Intanto il concerto di Ally si sta avvicinando e siamo sicure che riververà a loro e a voi una miriade di emozioni!
Ps..
a nome di tutte, vi volevamo ringraziare per l' enorme affetto che ci state dimostrando.
Siamo contentissime che vi stia piacendo la nostra storia e che continuate a seguirla con così tanta dedizione!
Non c'è regalo di più bello per noi, davvero!
Grazie ❤️
Buon natale e buone feste ❤️

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