10- Girls just wanna have fun.

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Una nuova giornata stava iniziando a Boston, specialmente per le quattro amiche. La sera prima, erano state tutte vittime di un vortice di emozioni che nessuna di loro riusciva a spiegarsi, chi in positivo e chi in negativo; aver conosciuto quei quattro ragazzi le aveva scombussolate, soprattutto Indiana e Daphne. E proprio Indiana era rimasta sveglia fino a tarda notte a pensare agli occhi azzurri di Finn e al suo tocco che, al solo pensiero, le causavano i brividi ma ovviamente i suoi pensieri ebbero ripercussioni, in quanto si alzò tardi!

«Ana, la tua lezione inizia fra 20 minuti! Muoviti!» Lily urlò dal piano di sotto, mentre la sua amica era intenta ad allacciarsi le scarpe da ginnastica più velocemente del vento.

Lily aveva chiesto ad Ana un passaggio nella biblioteca dove avevano passato i pomeriggi a studiare ai tempi del liceo, ma come al solito Ana era in ritardo, specialmente per la sua lezione di danza.

«Indiana Taylor!» urlò ancora Lily, dopo essersi alzata dal divano ed essersi avvicinata alle scale.

«Eccomi! Ci sono, ci sono..» Ana scese al piano di sotto di corsa, recuperando lo zaino che si trovava sul tavolo e mettendolo in spalla.

«Rischi di arrivare in ritardo se mi accompagni in biblioteca, posso andare a piedi..» la mora chiuse la bottiglietta d'acqua nelle sue mani subito dopo aver mandato giù qualche sorso.

Non vedeva l'ora di buttarsi in quell'immensità interminabile di libri, sin da quando era bambina quello era stato il suo rifugio; quando la madre era assente, quando c'era, ma magari non trovava il modo di passare del tempo con lei o quando le sue amiche avevano da fare.

«Ma va, è di strada!» sorrise calorosamente all'amica, dandole un bacio sulla guancia, prima di scappare verso la macchina.

Lily uscì da casa, chiudendo dietro di sé la porta per poi salire sulla Mini Cooper blu, seguita dalla proprietaria.

«Allora... Sei riuscita a dormire?» chiese incuriosita Indiana, uscendo dal vialetto di casa e immettendosi in strada.

«Ovvio» rispose accigliata la mora non capendo dove volesse andare a parare l'amica con quella domanda. «Perchè non avrei dovuto dormire?» alzò prontamente il sopracciglio destro e arricciò le labbra.

«Beh, per un certo ragazzo...» le sorrise conciliante provando a farla parlare: anche lei, come Daphne, voleva che la sua amica trovasse qualcuno con cui condividere tutto; purtroppo Lily non la pensava allo stesso modo.

«Oh mio... » la mora alzò gli occhi al cielo a quell'affermazione e sbuffò una risata sarcastica « E io non avrei dovuto dormire per un tizio senza cervello come quello?» Al solo ripensare a quella faccia da schiaffi, a quel ghigno sfacciato il sangue le ribolliva nelle vene come magma incandescente.

«Ma come, mi sembravate in sintonia..» la punzecchiò con un sorriso sardonico e uno sguardo malizioso mentre guidava tra le vie innevate di Boston.

«Perchè non pensi un po' al tuo di Romeo invece di scocciarmi con questa storia? Ma tu e Daphne vi siete per caso messe d'accordo?» sbuffò stizzita incrociando le braccia al seno mentre Ana arrossì al solo ripensare a Finn e ai ricordi della sera precedente compresi i sorrisi che si erano rivolti e che le scaldavano il cuore.

«Bingo!» La mora sorrise divertita vedendo il rossore sulle guance e gli occhi azzurri più brillanti che mai, dopo aver nominato colui che stava facendo uscire di testa la sua amica.

«Eccoci qua!» parcheggiò velocemente per far scendere la sua amica nella biblioteca dove aveva trascorso gran parte della sua adolescenza.

«Grazie, Giulietta!» la prese in giro Lily, scendendo dall'auto. «A che ora ci vediamo?» si abbassò verso il finestrino per salutarla con un bacio sulla guancia.

Gifts Under The Tree.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora