Il filo del destino

By Bloodifulmind

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Come finirà il famoso manga "Garasu no Kamen" iniziato da più di trent'anni e ancora in corso In attesa della... More

CAPITOLO I
Capitolo II
Capitolo III
Capitolo IV
Capitolo V
Capitolo VI
Capitolo VII
Capitolo VIII
Capitolo IX
Capitolo X
CAPITOLO XII
CAPITOLO XIII
CAPITOLO XIV
CAPITOLO XV
CAPITOLO XVI
CAPITOLO XVII
CAPITOLO XVIII
CAPITOLO XIX
Capitolo XX
Capitolo XXI
Capitolo XXII
Capitolo XXIII
CAPITOLO XXIV
CAPITOLO XXV
CAPITOLO XXVI
CAPITOLO XXVII
CAPITOLO XXVIII
CAPITOLO XXIX
In classifica!

Capitolo XI

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By Bloodifulmind


Maya non riusciva più a connettere, le stesse parole che le aveva detto sull'Astoria, davvero la stava aspettando? Davvero? Tu-tum, tu-tum, tu-tum, sentiva il cuore in gola, il battito del cuore di Masumi le rimbombava nelle orecchie, sembrava che i loro cuori si stessero dicendo ciò che loro in tutti quegli anni non erano mai riusciti a dirsi.
E se il suo destino fosse stato effettivamente legato a quello di Masumi? Poteva permettersi di nutrire quella speranza senza sentirsi un mostro? Shiori aveva tentato di... e Shiori era la futura sposa di Masumi.
Shiori... Shiori... no lei non si sarebbe intromessa! Era già difficile vivere con il sospetto di aver avuto un ruolo in quell'atto sconsiderato, non avrebbe potuto sopportare altri sensi di colpa. Non poteva comportarsi così con Masumi, non poteva lasciarsi andare, aveva aspettato troppo ed era tardi...come si sarebbe sentita dopo se avesse ceduto ai suoi sentimenti? Una volta finito il bel sogno, che erano state quelle poche ore con lui, si sarebbe sentita... "Distrutta" rispose tra sé e sé.
No, non era giusto, e lo sapeva, cosa avrebbe pensato la gente vedendoli? Sì, perché li avrebbero visti, e li avrebbero riconosciuti... erano in un parco, in pieno giorno e lui era fidanzato...
Non potè fare a meno di dar voce ai suoi pensieri "Masumi! Cosa penserà la gente! Scateneremo uno scandalo! Tu sei un uomo..."
"Libero!" sussurrò al suo orecchio e accarezzandole i capelli.
"Cosa?" esclamò cercando di allontanarsi senza successo, Masumi non aveva intenzione di lasciarla andare.
"Il vecchio Takamiya mi ha dato il ben servito senza troppi complimenti" Gli occhi di Maya si allargarono dallo stupore, non potè impedirsi un moto di felicità..., mentre lui continuava a tenerla stretta in un tenero abbraccio finalemente consapevole di ciò che leggeva sul viso di lei... gioia. Quanto era stato cieco... se lei non si fosse addormentata tra le sue braccia, se non avesse parlato nel sonno, se Natsuo non le avesse detto di cercare negli occhi il suo cuore... Dio, avevano ragione Mizuki e Hijiri, avevano sempre avuto ragione! Lei, lei davvero sentiva qualcosa per lui!!!
Scrutò il viso di Maya, notò l'ansia per quella pausa prolungata, vinse il desiderio di baciarla e continuò ciò che aveva iniziato "Il nonno di Shiori dice che sono responsabile del suo gesto... so che ha ragione... ma per me è stata una liberazione!!! Mi sono comportato in modo mostruoso ma io... io... Non potevo sposarla, non la amavo" ...perché le stava dicendo quelle cose?... perché le rivolgeva quello sguardo carico di speranze "Io..." Cosa stava per dirle Masumi? Ebbe paura della speranza che cresceva in lei, eppure, eppure, anche nei suoi occhi... ancora quella luce "Io amo un'altra donna..." per un attimo il sangue di Maya gelò, e se non fosse stata lei quell'altra, aveva creduto per l'ennesima volta, incomprensibilmente, che non era possibile che Masumi amasse proprio lei...
In fondo se l'avesse amata non si sarebbe fidanzato con un'altra.
Realizzò d'un tratto che voleva sentire ciò che lui stava per dirle, era terrorizzata dall'idea della disperazione in cui sarebbe caduta se avesse avuto la certezza che amava un'altra e altrettanto terrorizzata dalla speranza di essere lei quell'altra, temeva come sempre di non essere alla sua altezza, di essere inadeguata.
La verità era che non riusciva a quantificare quale delle due ipotesi la spaventasse di più... ripensava a tutti i "discorsi" con Natsuo, non voleva chiamarle sedute, in fondo per lei era un amico e non solo un medico, e nella tempesta dei suoi ricordi, uno era più nitido degli altri:
["Se stai così male devi trovare il coraggio di dirgli tutto! Ti stai uccidendo!"
"Riderà di me, lo so!"
"Non puoi saperlo!"
"E' così! Io lo conosco!"
"E quando hai scoperto che era il tuo ammiratore, non lo conoscevi forse?"
"Sì ma..."
"Niente ma! Avresti mai immaginato che potesse essere lui?"
"Forse lo desideravo..."
"Non ti ho chiesto se lo speravi, ti ho chiesto se te lo saresti aspettato!"
"No..."
"Anche questa volta potrebbe accadere l'inaspettato."
"E' impossibile"
"Ti ha seguito tutti questi anni, perché? Te lo sei chiesto?"
"Sì"
"Cosa ti sei risposta?"
"Che gli facevo pena, la povera e ingenua ragazzina che ha bisogno di un benefattore per raggiungere il suo sogno"
"E se la risposta fosse un'altra?"
"Quale?" per la prima volta era stata lei ad interrogare
"C H E T I A M A !!!"
"Impossibile"
"Aspettati l'inaspettato... Fine della seduta"]
Si alzò di scatto, come quel giorno, quando Natsuo gli aveva sputato in faccia il suo pensiero, quasi con rabbia, accusandola di essere cieca!
Masumi era così intento ad aprirsi a lei non aveva pensato a come avrebbe reagito Maya.
In un attimo lei aveva interrotto il contatto con lui... lo guardava dall'alto, gli occhi increduli, mentre lui era ancora seduto ai piedi del ciliegio... si era illuso che fosse tutto davvero così semplice, ma non lo era, lei non poteva sapere che ormai lui aveva capito, che era pronto, che aveva trovato dentro di sé il coraggio sommerso da tutti i dubbi e le paure...insensate... ora lo sapeva.
La sua voce interruppe i suoi pensieri "Non dire altro... io non so se potrei sopportarlo" e così dicendo corse verso il marciapiede allontanandosi da lui...
La mano di Masumi riuscì solo a sfiorare la sua...
Per quale motivo non voleva ascoltarlo, proprio ora che era pronto a mostrarle la sua anima.
"Non voglio sentire... non voglio sentire..." ripeteva Maya mentre le lacrime offuscavano la sua vista, voleva solo tornare agli studi e provare, provare, provare fino a dimenticare sé stessa...

Masumi da parte sua non era mai stato così sicuro in vita sua.
No, non la avrebbe lasciata andare via in quel modo, non ora che aveva intravisto una speranza, non si sarebbe arreso, aveva finalmente trovato la forza di tenerla con sé... per sempre.
"Non ti lascerò scappare" pensò mentre si alzava a sua volta, l'avrebbe raggiunta facilmente la sua ragazzina, e non la avrebbe lasciata più.

Maya continuava a piangere, se avesse saputo che si sarebbe sentita così non avrebbe mai accettato l'invito di Masumi...
Da quando aveva scoperto di amarlo tutto era cambiato, il suo cuore relegava la ragione ad un misero angolo della sua mente

Eppure si era ripromessa di non scappare... ed ecco che correva via un'altra volta

Le parole di Natsuo le rimbombavano nelle orecchie "Ti stai distruggendo!" Sapeva che aveva ragione, ma forse era quello che lei voleva, forse era quello che il destino le aveva riservato, soffocare il suo amore condannandola ad una vita di solitudine e disperazione, ma se avesse perso anche il suo talento di attrice... non voleva nemmeno pensarci... doveva tornare in sala prove e doveva farlo subito!

"Aspettati l'inaspettato!"

No non poteva illudersi! Sarebbe stato troppo doloroso se si fosse sbagliata, meglio non sapere, meglio vivere nell'oblio, che scoprire una verità che non avrebbe sopportato...

Scappare era l'unica soluzione, scappare era l'unica cosa che era sempre riuscita a fare quando si trattava di Masumi, solo i motivi erano diversi...o meglio era cambiata la percezione di quei motivi, ora sapeva che il motivo era sempre stato uno... lei amava da sempre Masumi, forse da quando si erano scontrati in teatro e lui la aveva aiutata a trovare il suo posto... solo che per anni non aveva voluto ammetterlo nemmeno con sé stessa, se solo fosse riuscita a non ammetterlo mai!
Maledisse il giorno in cui aveva cominciato a capire che non lo detestava, maledisse il giorno in cui scoprì che era lui il suo ammiratore, maledisse la sua incapacità di trattarlo con il piglio dei primi tempi...
Non doveva vederlo mai più! Le lacrime continuavano a scendere copiose, annebbiandole completamente la vista, pensava solo che doveva correre più forte che poteva, perché se Masumi l'avesse raggiunta, non sarebbe più stata in grado di fingere...
Non si accorse di essere arrivata alla fine del marciapiede... non si accorse che il semaforo era rosso... non si accorse che lui la stava raggiungendo... non si accorse di nulla... continuava a correre come se da quella corsa dipendesse la sua vita e forse era così...
Poi il suo grido ruppe la monotonia dei rumori della città... "Attenta!!!!!!!!!!!!!" in due falcate fu alle sue spalle "Maya!!!" gridò ancora fermando la sua corsa...mentre le auto scorrevano veloci incuranti della tragedia appena sfiorata, la frenesia della città celava a tutti il tormento di quella coppia che ancora non poteva definirsi tale.
Masumi la strinse a sé come e più di quel giorno sotto la neve ... la sua mano l'aveva afferrata decisa...evitando per un soffio che fosse investita.
Maya era tra le sue braccia ancora una volta...
Ma questa volta fermò l'ennesima corsa e finalmente, per la prima volta quel giorno, lo guardò negli occhi, e forse per la prima volta lo fece senza paura di svelarsi... l'inverno era finito da tempo, non poteva fingere di non sentire il calore di quell'abbraccio mentre dal cielo scendevano non fiocchi di neve ma petali di fiori di ciliegio, e un timido sole di primavera accarezzava i loro visi...

I respiri ancora affannati, non c'era bisogno di parole, Maya non si sottrasse a quell'abbraccio, non distolse lo sguardo, e Masumi per una volta non ebbe ripensamenti... la baciò, la baciò con un impeto di cui non si credeva capace, con un impeto tale che temette di averla spaventata, ma non accadde, lei lo accolse, gemendo il suo nome, offrendo il collo alle sue carezze, lasciando che la sua lingua la esplorasse, abbandonandosi completamente a lui.
Interruppero il bacio solo per riprendere fiato e godere l'uno dello sguardo dell'altra.
"Quando imparerai a guardare di che colore è il semaforo?" le disse sorridendo, sapeva che, almeno metaforicamente, valeva anche per lui... da quanto il semaforo era verde e non se ne era accorto?
Maya abbassò lo sguardo, sentendosi tremendamente stupida, ma lui non gli permise di negarsi a lui, di nuovo cercò i suoi occhi, le sollevò il mento con due dita, la sua voce una carezza..."Guardami ti prego" chiese mentre ancora respirava a fatica, e lei, le gote ancora arrossate dall'emozione, di nuovo si tuffò nelle sue iridi azzurre che da tempo avevano perso la freddezza che le contraddistingueva.
"Maya..." gli occhi carichi di desiderio, il respiro che non ne voleva sapere di tornare regolare, tanta era stata l'emozione. "Io amo te...Ti ho sempre amato, nel mio cuore non c'è posto per nessun'altra..." quanto era stato facile dirglielo, si pentì di non averlo fatto prima, si diede dello stupido per non aver capito che dichiarandosi non sarebbe caduto nel baratro ma avrebbe trovato la luce.

Lei non era riuscita a trattenere le lacrime che di nuovo sgorgavano senza controllo. Si sentiva tremendamente felice ed immensamente stupida, Natsuo aveva ragione... aveva avuto ragione fin dall'inizio... e lei era troppo insicura per pensare anche solo lontanamente di poterci credere...
I singhiozzi continuavano a scuoterla mentre Masumi la teneva ancora stretta a lui e lei non era ancora riuscita a proferire parola...
"Perché piangi così?" le aveva chiesto lui dolcemente, non c'era paura di un rifiuto nella sua voce, solo tenerezza, il loro bacio gli aveva dato la risposta che da sempre aveva agognato.
Lei finalmente aveva trovato la voce per rispondergli "Piango perché sono felice..." aveva detto alzando di nuovo gli occhi verso di lui, non si vergognava più delle sue lacrime, erano lacrime di gioia "Io...io" la voce ancora rotta dal pianto "Io non ci speravo più, credevo che non avresti mai potuto ricambiare i miei sentimenti" disse tutto d'un fiato guardandolo intensamente.
Dunque era colpa sua se stava così male... e lui che credeva che fosse per l'ammiratore... quella mattina quante volte si era sentito minacciato, finito... il ritorno di Satomi, l'eterno dubbio su Yuu e poi... Natsuo... Natsuo era quello che gli aveva fatto più paura, nemmeno lui sapeva in quale veste lo aveva terrorizzato di più: come uomo o come medico...
Dio, pensava che Natsuo avesse segnato la fine di tutto e invece se non fosse stato per lui... sapeva però che mancava l'ultimo tassello del puzzle...
Non riusciva nemmeno a parlare...Poi Maya gli rivolse uno sguardo così carico d'amore che gli mancò il fiato, e quello che gli disse lo scosse ancora di più "Masumi ti amo così tanto che ho paura, io non ho mai amato nessuno così, no, io non ho mai amato..."
Mai, nemmeno nei suoi sogni più rosei, mai aveva osato sperare di sentirla rivolgere parole tanto appassionate proprio a lui.
"Ragazzina..." sussurrò ritrovando come per incanto la voce che non ne voleva più sapere di uscire forse per non interrompere quel flusso di parole che non aveva mai sperato di sentire.
Masumi sentiva le lacrime riempire gli occhi, quelle lacrime congelate nell'età dell'innocenza, dimenticate da anni, lei non solo gli stava donando il suo cuore, gli aveva permesso di ritrovare il suo...
Maya per la prima volta capì l'amore nascosto in quell'appellativo e lui, pur rapito dalla sua arrendevolezza, dall'amore che traspariva da ogni suo gesto, lui ugualmente gli fece una domanda, La Domanda "Davvero non hai mai amato nessun altro?" sussurrò ancora nel suo orecchio tenendola ancora stretta, stava ripensando a quanto la sua ragazzina avesse spasimato per l'ammiratore e a quanto lui aveva invidiato il suo alter ego...
"Davvero" aveva però aggiunto lei senza esitare, il tempo delle lacrime era finito, come quello delle incertezze, non avrebbe più schivato i suoi occhi azzurri, era sicura, per la prima volta anche fuori dal palco.
Maumi sorrise, sapeva che li aspettava una litigata, perché ora lui avrebbe svelato l'ultimo grande segreto e lei avrebbe reagito come al solito, ma poi avrebbero fatto pace, su questo non aveva dubbi... per una volta, il loro amore, ora lo sapeva, era più forte del suo segreto "Senti Maya..."
Non potè terminare la frase, lei aveva capito cosa stava per dirle, si era scostata per guardarlo negli occhi, ritrovando nel fondo della sua anima l'espressione radiosa che tanto lo aveva spiazzato solo qualche ora prima e lo aveva sorpreso ancora una volta con la sua voce cristallina "Mi regalerai sempre le "nostre rose"?" in quelle semplici parole tutta la sua innocenza ma anche tutto il suo amore.

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