Capitolo V

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Maya era tornata al centro della sala per completare il suo monologo, certo era difficile farlo ora che era consapevole degli occhi di Masumi su di lei...ebbe paura... se ancora avesse avuto qualche dubbio il suo orecchio attento si sarebbe accorto che il dialogo originale era un po' diverso da quello che lei aveva recitato sull'Astoria... Perché era arrivato proprio in quel momento! Un flash ... perché non era con Shiori... e chissà come stava lei...
Notò che Kuronuma la stava osservando, non c'era traccia di comprensione in quello sguardo, ed era giusto che fosse così, lei lo sapeva, era tensione, quasi rabbia quella che trapelava, lui era il regista e la sua prima attrice non era all'altezza della situazione, il muto rimprovero la spronò a continuare... sapeva che avrebbe dovuto recitare il dialogo originale, basta era tempo di indossare la maschera "...io sono Akoya".
Kuronuma riconobbe l'espressione tipica di Maya prima di ogni rappresentazione... anche Masumi la riconobbe... Non c'era più traccia di Maya in scena.
Solo allora Kuronuma si avvicinò a Shigeru "Satomi scusami ma devo chiederti di lasciare lo studio"
Il ragazzo lo guardò perplesso, "Non posso restare a vedere le prove?" chiese in tono quasi supplichevole
"Ragazzo mi sembra che tu abbia già creato parecchio scompiglio, e poi non è regolare che persone esterne al cast assistano alle prove..." disse Kuronuma con tono calmo.
Satomi si voltò quasi automaticamente verso Masumi, Kuronuma anticipò qualunque cosa stesse per dire il giovane "Non vorrai paragonarti ad Hayami! Non devo ricordarti il suo ruolo vero?" disse in tono completamente diverso, chi credeva di essere quel ragazzino per contraddirlo? Per interferire con una sua rappresentazione? No con LA RAPPRESENTAZIONE, quella con la R maiuscola e anche tutto il resto!
"No, non è necessario" disse Shigeru
"Allora non abbiamo più niente da dirci, conosci la strada" rispose Kuronuma indicando l'uscita
Masumi aveva seguito di sottecchi tutta la scena, era grato a Kuronuma del suo intervento, si scambiarono uno sguardo di intesa mentre Satomi usciva.
Poi la voce del ragazzo costrinse tutti a voltarsi "Non mi fanno paura le sfide, non importa quanti sono i rivali da battere"
La porta si era chiusa dietro le sue spalle, Kuronuma temeva qualcosa del genere, Masumi sperava di non aver capito cosa volesse dire Satomi, anche se era fin troppo chiaro, Yuu era rimasto indifferente alla frase, sapeva che anche Satomi come lui, aveva già perso in partenza.
Nessuno di loro due avrebbe conquistato Maya, il suo cuore era già di un altro e aveva la terribile consapevolezza di aver capito di chi.
Maya era rimasta esterrefatta dalla frase di Satomi, di che sfida stava parlando? D'un tratto si accorse che aveva smesso di recitare, Kuronuma la guardava con occhi di fuoco, Masumi... Masumi no, non voleva sapere come la stava guardando lui.
Cercò la concentrazione e la trovò, riprese il suo monologo.
Yuu era sparito nel camerino, si sentiva come di troppo, sapeva che il ruolo di Isshin in quel momento non poteva essere suo.
La porta si aprì nuovamente ma nessuno ci fece caso, assorti com'erano ad ascoltare Maya, il nuovo spettatore si avvicinò al set ma non si sedette, rimase in piedi in un angolo della sala.
Solo dopo alcuni minuti Kuronuma si accorse della sua presenza e si avvicinò a lui. Scambiarono poche parole, poi Kuronuma tornò al suo posto.
Masumi tratteneva il fiato, le parole del monologo erano quelle che Maya aveva recitato per lui sull'Astoria, ma poi c'era qualcosa che lui ricordava diverso, sulla nave alcune parole gli erano sembrate diverse... ora più che mai voleva la conferma, la conferma di quello che avevano sentito le sue orecchie, di quello che avevano visto i suoi occhi.
Tutte quelle emozioni inespresse erano come esplose in quell'abbraccio, che ci fosse una speranza per il futuro? Aveva urgenza di scoprirlo...
Maya quasi fosse partecipe di quei pensieri arrestò il flusso di parole che stava invadendo la sala, esitò, consapevole di essere giunta al momento della verità... Masumi si sarebbe accorto che il copione era diverso, che le frasi che gli aveva rivolto erano vere e non una recita.
La voce non ne voleva sapere di uscire, lo sguardo di Kuronuma era sempre più severo, stavolta non la avrebbe passata liscia, eppure non riusciva ad andare avanti.
Masumi capì subito che c'era qualcosa che non andava, il suo sguardo seguì la direzione di quello di Maya e incontro la fronte corrugata del regista... cosa stava succedendo, forse Kuronuma non era soddisfatto del monologo... impossibile era stato impeccabile, certo forse lui era di parte, anzi sicuramente, ma il talento di Maya era innegabile, perché la guardava così? Si chiese se Maya si fosse bloccata a causa dello sguardo minaccioso del regista (poco probabile si disse) o se il motivo poteva essere un altro... Poi d'un tratto si rese conto del punto in cui lei si era fermata... era quel punto... il punto in cui le battute la sera dell'aggressione prima e sull'Astoria poi gli erano sembrate diverse.
Era per questo che Maya si era bloccata? Ed era per quel blocco improvviso che Kuronuma stava manifestando disappunto (molto più probabile, quasi certo).
Maya non riusciva più ad andare avanti, sapeva che Kuronuma non gliela avrebbe fatta passare liscia, sentiva gli occhi di Masumi su di sé anche se non si era voltata ad incrociarne lo sguardo...
"Non riesco, non riesco a proseguire..." il suo respiro stava diventando affannato, gocce di sudore le imperlavano la fronte, non era fatica, si accorse che la vista si stava annebbiando, le orecchie le ronzavano...la voce di Kuronuma che imprecava contro di lei senza accorgersi di ciò che stava accadendo le giunse come se provenisse da un pozzo "Cosa diavolo stai facendo Kitajima!!!"
Le gambe le cedettero improvvisamente ma era ancora cosciente, Masumi impallidì all'istante, solo in quel momento si accorse che la sua ragazzina non stava più recitando, scattò in piedi come una molla, giusto per vederla tra le braccia di qualcuno che era riuscito ad impedire che crollasse sul pavimento svenuta.
Solo per un attimo pensò che si trattasse di Sakurakoji, poi osservò meglio, troppo alto e troppo robusto, non era nemmeno Satomi, che peraltro se ne era andato da parecchio... ma allora chi diavolo era quell'uomo e soprattutto quando era entrato?
Si voltò a cercare Kuronuma e vide che il regista si era avvicinato a Maya e al nuovo arrivato, senza però mostrare alcun tipo di stupore, quindi l'uomo sapeva chi era e non era sorpreso della sua presenza.
Li vide scambiarsi alcune parole sottovoce mentre Maya cercava di rialzarsi "Cosa ti avevo detto?" le aveva chiesto l'uomo in tono dolce ma deciso "Per oggi le tue prove sono finite." "Ma..." aveva provato ad obiettare lei
"Niente ma" la risposta non ammetteva repliche "Anche il regista sarà d'accordo con me, vero?"
Kuronuma assentì con un cenno del capo.
Maya cercò ancora di alzarsi
"Aspetta ti aiuto io, adesso andiamo in camerino" disse aiutandola a rialzarsi completamente.
"Io non voglio creare intoppi..." automaticamente il suo sguardo incrociò gli occhi preoccupati di Masumi "le prove..."
"Ho detto per oggi basta prove, andiamo" e così dicendo la aveva accompagnata verso i camerini.
Masumi era in confusione totale, quest'uomo era venuto fuori dal nulla ed aveva un tale ascendente su Maya chi era? Aveva quasi scordato che lei era collassata nel bel mezzo del suo monologo, la gelosia aveva preso il sopravvento sulla preoccupazione. Quando si trattava di Maya non era più razionale.
Doveva parlare con Kuronuma e doveva farlo subito!

Il filo del destinoKde žijí příběhy. Začni objevovat