CAPITOLO XV

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"Condivido il suo pensiero Signor Hayami... Ma non la sua calma! Insomma le sto dicendo che alla Daito si è scatenato l'inferno e a lei sembra non importare!"
"Infatti non mi importa." Aveva detto lui serafico
"Ma cosa sta dicendo, lei ha vissuto la sua vita per la Daito, non può lasciare che la distruggano così" Per la prima volta Mizuki si trovava a richiamare con forza il signor Hayami ai suoi doveri, il mondo andava alla rovescia.
"Non sarà più così, non sacrificherò la mia vita per il lavoro, ci sono cose più importanti" Masumi non avrebbe più anteposto il lavoro a tutto il resto... a Maya.
"Ma dobbiamo fare qualcosa, abbiamo già perso fin troppo tempo!!! Ha idea di quante persone la stiano cercando da stamattina!!! Io non sapevo più come fare a giustificare la sua assenza!!!"
Maya ancora sulla soglia dell'ingresso agli studi si era accorta che la discussione aveva assunto toni fin troppo accesi, la situazione era grave e Masumi non sembrava assolutamente toccato dalla cosa, da una parte era incredibilmente felice perché sapeva di essere lei la causa di un simile stato d'animo, dall'altra si sentiva incredibilmente in colpa, perché sempre lei era stata la causa dell'assenza dal lavoro di Masumi...
Non poteva far finta di niente e lasciare che Mizuki gli parlasse così.
Le gambe si mossero da sole e Mizuki si ritrovò davanti Maya, a interporsi tra lei ed il suo interlocutore "Signorina Mizuki, sia comprensiva..." aveva iniziato rivolgendole un profondo inchino "E' solo colpa mia se il Signor Hayami non è venuto in ufficio oggi... l'ho distratto coi miei problemi di interpretazione e lui mi ha ascoltato pazientemente..."
Mizuki era letteralmente senza parole, non pensava che Maya si sarebbe esposta per il suo capo e invece...uno sguardo ad Hayami bastò a capire che lui altrettanto sorpreso, ma gli occhi sgranati per lo stupore non tentavano nemmeno di nascondere quel sentimento profondo che finalmente sapeva essere ricambiato.
"Maya non c'è bisogno che tu mi difenda..." aveva detto sfoderando uno sguardo ironico, ma senza successo, tradito dalla dolcezza della sua voce...
Maya senza aspettare che Mizuki dicesse qualcosa si voltò verso di lui e con un profondo inchino si limitò a dire "Ma certo che ce n'è bisogno. Anche perché in fondo io faccio parte del suo lavoro no? Non mi ha sempre detto che bisogna proteggere i prodotti importanti?" aveva concluso con un sorriso da togliere il fiato
Masumi mascherò l'emozione schiarendosi la voce, non aveva ancora detto a Maya che Mizuki sapeva dei suoi sentimenti e non solo dell'ammiratore...che non c'era bisogno di fingere...ma non voleva farla sentire sciocca così non disse nulla se non "Certo... Ora vai a provare...ragazzina" aggiunse quasi per abitudine.
Mizuki studiò con attenzione la scena, era una delle solite frasi di Hayami ma quel 'ragazzina' aveva un suono diverso, era certa che non fosse un impressione, trovò la conferma nel silenzio di Maya.
L'attrice non reagì all'odiato appellativo, si risollevò dall'inchino rivolto ad Hayami e rivolse un saluto veloce alla segretaria "Arrivederci signorina Mizuki, devo proprio andare" poi senza alcuna fretta si voltò verso Masumi che la guardava sorridente.
Lei mosse impercettibilmente le labbra e lo sfiorò volontariamente mentre lo oltrepassava con infinita lentezza e lui lesse sulle sue labbra tutto quello che gli avrebbe dato forza per affrontare i Takamija e perfino suo padre "Ti amo".
Dio come poteva starsene lì immobile dopo che lei lo aveva difeso in quel modo...
Mizuki ripresasi dalla scena che nonostante tutto faticava ancora a considerare reale riprese "Allora Signor Hayami, come dobbiamo muoverci?"
Ma Hayami non la stava ascoltando "Può scusarmi un momento" non aveva atteso la sua risposta e con passo veloce e deciso aveva raggiunto l'ingresso degli studi, Maya era appena entrata quando sentì un calore conosciuto sul braccio "Ti amo anche io" furono le ultime parole che sentì prima che lui la baciasse ancora... "E oggi resto a seguire le prove"
"Ma..." provò a protestare lei
"Niente ma, prima della Daito ci sei tu e proprio oggi non ti lascio"
Lei gli accarezzò dolcemente il viso e lo abbracciò "Grazie... ora però devo andare... davvero..."
"Te la caverai con Natsuo? Non mi sembra tanto tenero..." non avrebbe mai rinunciato a stuzzicarla un po'
"Ma senti chi parla... e tu come la metti con Mizuki?" e lei non si sarebbe mai tirata indietro... i loro battibecchi ora avevano tutt'altro sapore...
"Messaggio ricevuto... per tutti e due... prima il dovere e poi..." l'ennesimo baciò suggellò la frase.
Masumi si era già staccato da lei, diretto all'esterno degli studi, l'aveva lasciata senza fiato a cercare disperatamente di riprendere il controllo delle emozioni, lo invidiò per la sua proverbiale calma, non sapeva che il 'terribile presidente' si era staccato da lei in modo così repentino perché la sua lucidità stava svanendo come neve al sole, se non si fosse allontanato per quel giorno non ci sarebbe più stato spazio né per la Daito, né per le prove.
Rallentò il passo, certo Mizuki sapeva, ma quello che era successo con Maya quel giorno voleva custodirlo nel cuore ancora un po' prima di sbandierarlo ai quattro venti.
Eppure stava per esplodere, la gioia di quella scoperta, era lui la sua anima gemella! Dio chiunque guardandolo in viso si sarebbe chiesto se quello che stava guardando fosse davvero Masumi Hayami... chiunque...di certo anche Mizuki... sorrise... poi dopo le risposte che le aveva dato poco prima, doveva aver pensato che fosse completamente uscito di senno... e probabilmente era proprio così...
Inspirò profondamente prima di uscire da dove era entrato solo poco prima, Mizuki lo aspettava con uno strano sguardo interrogativo
"Eccomi, mi scusi se la ho fatta aspettare e mi scusi per prima..."
Mizuki non aveva capito cosa era successo, o meglio semplicemente non riusciva a realizzare che Masumi avesse davvero rincorso Maya per dirle chissà cosa e ora fosse lì davanti a lei con un'espressione beata, nonostante sapesse perfettamente che quello che lei stava per dirle era tutt'altro che piacevole.
"Mi scusi lei, l'ho praticamente assalita... ho completamente perso lucidità, non sapevo come gestire la situazione"
Masumi sorrise, quello era un giorno memorabile, lui e la sua segretaria, che normalmente facevano sfigurare tutti con la loro proverbiale freddezza, l'avevano persa travolti dagli eventi...
"Non si preoccupi e mi metta al corrente" Mizuki credette di cogliere un'occhiata di intesa...non sapeva come interpretarla, si limitò a nascondere lo sguardo dietro la cartellina, sapeva che Hayami non amava che i suoi dipendenti si intromettessero nella sua vita privata, lei se ne era sempre bellamente infischiata quando si trattava di aiutarlo, spronarlo... ora era certa che non avrebbe più avuto bisogno, né dei suoi consigli né di quelli di... il pensiero andò ad Hijiri e anche lo sguardo... lui era ancora appoggiato all'auto, in disparte, non visto... almeno fino a quel momento.
Hayami infatti si era voltato per seguire lo sguardo di Mizuki e l'aveva visto ... il suo uomo ombra... cosa ci faceva lì? Ora sì che la calma lo aveva abbandonato, se Hijiri era lì, forse... ripensò all'assegno che Shiori aveva dato a Maya per sparire dalla sua vita... pensò a cosa avrebbe fatto suo nonno sapendo che lui aveva lasciato la nipote per Maya... Trattenne il respiro indeciso sul da farsi...Mizuki si accorse del repentino cambio di espressione di Hayami ed intuendone i pensieri lo tranquillizzò "Signor Hayami non si preoccupi Hijiri è qui perché..."
"Come diavolo fa lei a conoscerlo!" Era bastata una manciata di secondi per far riemergere il solito Hayami

Maya ignara di quanto stava accadendo all'esterno era entrata negli studi, doveva scusarsi con Kuronuma ed in fretta anche se non voleva subire l'ira del regista.

Non lo vedeva da nessuna parte, si ritrovò a correre senza nemmeno rendersene conto quando urtò qualcosa, o meglio qualcuno
"Ciao Bella Addormentata!" Natsuo non aveva resistito a salutarla con quell'appellativo, l'espressione che gli rivolse Maya era a metà tra il furente ed il disorientato
"Scusa come hai detto?" gli aveva chiesto mentre si diceva che lui non poteva sapere o forse sì... Masumi aveva detto che...
"Non vorrai farmi credere che ci hai messo più di due ore a pranzare!!! Se sei così in ritardo per le prove ti sarai addormentata..." insinuò sornione
"E tu cosa ne sai?" rispose indispettita
"Oh oh, allora se non hai dormito cosa hai fatto per tutto questo tempo?" chiese ridendo
Maya aveva nascosto il rossore voltandosi di lato, "Niente che ti possa interessare"
Natsuo non si aspettava questa reazione... che davvero si fossero chiariti? Probabilmente lei era troppo orgogliosa per ammettere che lui aveva ragione.
"E poi l'importante è che sia qui no? Io sono nel posto giusto ora e tu?" Aveva concluso poi guardandolo negli occhi, ormai non le importava che notasse le sue gote imporporate
Natsuo stava per rispondere quando una voce rimbombò per l'intero corridoio "Meglio tardi che mai!" aveva tuonato Kuronuma.

Il filo del destinoWhere stories live. Discover now