Capitolo XI

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Maya non riusciva più a connettere, le stesse parole che le aveva detto sull'Astoria, davvero la stava aspettando? Davvero? Tu-tum, tu-tum, tu-tum, sentiva il cuore in gola, il battito del cuore di Masumi le rimbombava nelle orecchie, sembrava che i loro cuori si stessero dicendo ciò che loro in tutti quegli anni non erano mai riusciti a dirsi.
E se il suo destino fosse stato effettivamente legato a quello di Masumi? Poteva permettersi di nutrire quella speranza senza sentirsi un mostro? Shiori aveva tentato di... e Shiori era la futura sposa di Masumi.
Shiori... Shiori... no lei non si sarebbe intromessa! Era già difficile vivere con il sospetto di aver avuto un ruolo in quell'atto sconsiderato, non avrebbe potuto sopportare altri sensi di colpa. Non poteva comportarsi così con Masumi, non poteva lasciarsi andare, aveva aspettato troppo ed era tardi...come si sarebbe sentita dopo se avesse ceduto ai suoi sentimenti? Una volta finito il bel sogno, che erano state quelle poche ore con lui, si sarebbe sentita... "Distrutta" rispose tra sé e sé.
No, non era giusto, e lo sapeva, cosa avrebbe pensato la gente vedendoli? Sì, perché li avrebbero visti, e li avrebbero riconosciuti... erano in un parco, in pieno giorno e lui era fidanzato...
Non potè fare a meno di dar voce ai suoi pensieri "Masumi! Cosa penserà la gente! Scateneremo uno scandalo! Tu sei un uomo..."
"Libero!" sussurrò al suo orecchio e accarezzandole i capelli.
"Cosa?" esclamò cercando di allontanarsi senza successo, Masumi non aveva intenzione di lasciarla andare.
"Il vecchio Takamiya mi ha dato il ben servito senza troppi complimenti" Gli occhi di Maya si allargarono dallo stupore, non potè impedirsi un moto di felicità..., mentre lui continuava a tenerla stretta in un tenero abbraccio finalemente consapevole di ciò che leggeva sul viso di lei... gioia. Quanto era stato cieco... se lei non si fosse addormentata tra le sue braccia, se non avesse parlato nel sonno, se Natsuo non le avesse detto di cercare negli occhi il suo cuore... Dio, avevano ragione Mizuki e Hijiri, avevano sempre avuto ragione! Lei, lei davvero sentiva qualcosa per lui!!!
Scrutò il viso di Maya, notò l'ansia per quella pausa prolungata, vinse il desiderio di baciarla e continuò ciò che aveva iniziato "Il nonno di Shiori dice che sono responsabile del suo gesto... so che ha ragione... ma per me è stata una liberazione!!! Mi sono comportato in modo mostruoso ma io... io... Non potevo sposarla, non la amavo" ...perché le stava dicendo quelle cose?... perché le rivolgeva quello sguardo carico di speranze "Io..." Cosa stava per dirle Masumi? Ebbe paura della speranza che cresceva in lei, eppure, eppure, anche nei suoi occhi... ancora quella luce "Io amo un'altra donna..." per un attimo il sangue di Maya gelò, e se non fosse stata lei quell'altra, aveva creduto per l'ennesima volta, incomprensibilmente, che non era possibile che Masumi amasse proprio lei...
In fondo se l'avesse amata non si sarebbe fidanzato con un'altra.
Realizzò d'un tratto che voleva sentire ciò che lui stava per dirle, era terrorizzata dall'idea della disperazione in cui sarebbe caduta se avesse avuto la certezza che amava un'altra e altrettanto terrorizzata dalla speranza di essere lei quell'altra, temeva come sempre di non essere alla sua altezza, di essere inadeguata.
La verità era che non riusciva a quantificare quale delle due ipotesi la spaventasse di più... ripensava a tutti i "discorsi" con Natsuo, non voleva chiamarle sedute, in fondo per lei era un amico e non solo un medico, e nella tempesta dei suoi ricordi, uno era più nitido degli altri:
["Se stai così male devi trovare il coraggio di dirgli tutto! Ti stai uccidendo!"
"Riderà di me, lo so!"
"Non puoi saperlo!"
"E' così! Io lo conosco!"
"E quando hai scoperto che era il tuo ammiratore, non lo conoscevi forse?"
"Sì ma..."
"Niente ma! Avresti mai immaginato che potesse essere lui?"
"Forse lo desideravo..."
"Non ti ho chiesto se lo speravi, ti ho chiesto se te lo saresti aspettato!"
"No..."
"Anche questa volta potrebbe accadere l'inaspettato."
"E' impossibile"
"Ti ha seguito tutti questi anni, perché? Te lo sei chiesto?"
"Sì"
"Cosa ti sei risposta?"
"Che gli facevo pena, la povera e ingenua ragazzina che ha bisogno di un benefattore per raggiungere il suo sogno"
"E se la risposta fosse un'altra?"
"Quale?" per la prima volta era stata lei ad interrogare
"C H E T I A M A !!!"
"Impossibile"
"Aspettati l'inaspettato... Fine della seduta"]
Si alzò di scatto, come quel giorno, quando Natsuo gli aveva sputato in faccia il suo pensiero, quasi con rabbia, accusandola di essere cieca!
Masumi era così intento ad aprirsi a lei non aveva pensato a come avrebbe reagito Maya.
In un attimo lei aveva interrotto il contatto con lui... lo guardava dall'alto, gli occhi increduli, mentre lui era ancora seduto ai piedi del ciliegio... si era illuso che fosse tutto davvero così semplice, ma non lo era, lei non poteva sapere che ormai lui aveva capito, che era pronto, che aveva trovato dentro di sé il coraggio sommerso da tutti i dubbi e le paure...insensate... ora lo sapeva.
La sua voce interruppe i suoi pensieri "Non dire altro... io non so se potrei sopportarlo" e così dicendo corse verso il marciapiede allontanandosi da lui...
La mano di Masumi riuscì solo a sfiorare la sua...
Per quale motivo non voleva ascoltarlo, proprio ora che era pronto a mostrarle la sua anima.
"Non voglio sentire... non voglio sentire..." ripeteva Maya mentre le lacrime offuscavano la sua vista, voleva solo tornare agli studi e provare, provare, provare fino a dimenticare sé stessa...

Masumi da parte sua non era mai stato così sicuro in vita sua.
No, non la avrebbe lasciata andare via in quel modo, non ora che aveva intravisto una speranza, non si sarebbe arreso, aveva finalmente trovato la forza di tenerla con sé... per sempre.
"Non ti lascerò scappare" pensò mentre si alzava a sua volta, l'avrebbe raggiunta facilmente la sua ragazzina, e non la avrebbe lasciata più.

Maya continuava a piangere, se avesse saputo che si sarebbe sentita così non avrebbe mai accettato l'invito di Masumi...
Da quando aveva scoperto di amarlo tutto era cambiato, il suo cuore relegava la ragione ad un misero angolo della sua mente

Il filo del destinoWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu