Amore eternit

By anna_2000_2000

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Ludovica è una ragazza alta, con i capelli neri e gli occhi verdi. Ha una grande fortuna, è figlia di una gr... More

Capitolo 1
Chapter 2
Chapter 3
Chapter 4
Chapter 5
Chapter 6
Chapter 7
Chapter 8
Chapter 9
Chapter 10
Chapter 11
Chapter 12
Chapter 13
Chapter 14
Chapter 15
Chapter 16
Chapter 17
Chapter 18
Chapter 19
Chapter 20
Chapter 21
Chapter 22
Chapter 23
Chapter 24
Chapter 25
Chapter 26
Chapter 27
Chapter 28
Chapter 29
Chapter 30
Chapter 31
Chapter 32
Chapter 34
Chapter 35
Chapter 36
Chapter 37
Chapter 38
Chapter 39
Chapter 40
Chapter 41
Chapter 42
Chapter 43
Chapter 44
Chapter 45
Chapter 46
Chapter 47
Chapter 48
Chapter 49
Chapter 50
Chapter 51
Chapter 52
Chapter 53
NON CI CREDO

Chapter 33

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By anna_2000_2000

Lo baciai ancora e ancora e ancora. Avevo bisogno di lui e del suo amore. Mi tolse la maglia e i pantaloni, facendomi rimanere in intimo. Mi erano mancati i suoi addominali, e le sue mani su tutto il mio corpo.

Io: mi sei mancato, non puoi immaginare quanto

Pian piano lo spogliai anche io lasciandogli degli umidi baci su tutto il corpo. Con le dita tracciavo la linea dei suoi addominali facendogli venire i brividi.
Poco dopo diventammo una cosa sola. Questa volta però era diversa dalle altre. Si sentiva che ognuno ci teneva all'altro, questa volta c'era anche l'amore che ci univa. Rimanemmo abbracciati, uno vicino all'altro, senza dire niente. Un silenzio che valeva più di mille parole.

Io: mi erano mancati i tuoi addominali.

F: mi era mancato il tuo culo

Io: stronzo. Vabbè vado a fumare, vieni?

F: e me lo chiedi anche? Offri tu vero.

Io: se proprio devo.

Presi una delle sue felpe e uscimmo sul terrazzino che c'era nella camera. Faceva freddo così lo abbracciai.

F: cos'hai fatto in questo mese e mezzo?

Io: sono stata da Vetto.

F: volevo chiederti una cosa

Io: certo dimmi

F: chi era il ragazzo nella foto che mi ha inviato luca a capodanno ?

Io: ecco lui era un pallavolista. Si chiama Luca Sartoretti

F: siete stati assieme?

Io: cosa intendi

F: vi eravate fidanzati?

Io: no, solo amici.

F: va bene.

Io: sei geloso ??

F: chi io? No

Io: Uh lo sei sempre stato, ammettilo. Ti conosco troppo bene.

F: ah sì? E tu sei gelosa?

Io: si, io sono gelosissima. Sono la ragazza più gelosa del mondo, lo ammetto. Quando ho visto la foto che avevi messo due giorni dopo che ci eravamo "lasciati" con la tua ex sono stata malissimo.

F: vieni qua.

Mi prese e mi travolse con un abbraccio. Lo adoravo quando faceva così. Amavo il suo essere premuroso.

F: non capiterà più. Adesso siamo solo io e te

Lo baciai dolcemente

Io: solo io e te

Andammo nel letto e ci addormentammo. Io tra le sue braccia mi sentivo protetta, al sicuro. La mattina dopo la luce entrava dalla finestra della camera. Erano le otto. Con una mano filippo circondava il mio corpo. Lo baciai e iniziò a stropicciare gli occhi.

Io: buongiorno luce dei miei occhi.

F: mmm

Io: qui c'è qualcuno che di prima non vuole parlare.

Mi posizionai sopra di lui e iniziai a fargli il solletico.

Io: dai alzati, ho fameee. Andiamo a fare colazione fuori? Ti prego ti prego ti prego!

F: mmm

Io: ti rompo finché non mi porti a mangiare. Ti prego ti prego ti prego

F: eh va bene. Andiamo.

Lo baciai e andai in bagno a cambiarmi. Poco dopo uscii e trovai kazisky.

Io: ciao

K: ciao pulce. Allora, come stai?

Io: bene grazie. Tu?

K: bene. Filippo mi ha detto che avete risolto. Sono contento per voi.

Mi abbraccio

Io: grazie. Si è preparato il tontoloide?

F: tonto che?? Certo e anche prima di te.

Io: su andiamo che ho fame. Vieni anche tu?

K: no no grazie, ci vediamo dopo.

Io: va bene, ciao ciao kazisky

K: ciao ragazzi, e Ludo grazie. Non ce la facevamo più a vedere Lanza triste e disperato

Io: Uh rivelazioni in corso. Bene bene, Fil hai tutta la mattinata per raccontarmi cosa è successo.

Salutammo kazisky e andammo in giro per la città alla ricerca di un bar.

Io: allora cosa prendi??

F: una brioche al cioccolato e un macchiato

Io: anche io.

Il cameriere se ne andò con le nostre ordinazioni e ci lasciò soli. Era un bar affollato.

Io: allora allora. Com'è che eri sempre triste?

F: beh sì ecco. Sono stato di merda dopo quel giorno, dopo averti detto quelle cose mi sono sentito una merda. Mi facevo schifo, non volevo nemmeno uscire, odiano tutto e tutti, odiavo persino la pallavolo. Sono stato veramente uno stupido a non capire quanto tu fossi importante per me.

Io: e io sono stata una stupida a credere alle tue parole. Quindi anche il grande Lanza ha un cuore

F: che scena che sei

Io: pure. Molto gentile da parte tua. Veramente grazie.

Facemmo colazione e dopo passeggiammo per il centro. Ad un certo punto arrivarono numerosi ragazzi e ragazze intorno a noi e chiesero a Lanza se potevano fare delle foto con lui o firmare degli autografi.

F: veramente io..

Io: dai Lanza, non puoi deludere questi ragazzi. Sei un campione no?

Mi misi in disparte ed aspettai Filippo. La massa di gente sembrava aumentare sempre di più e anche se mi dispiaceva per il povero Filippo, era bello vedere con i fan ci tenessero molto a lui. Dopo un mezz'oretta abbondante riuscì a fuoriuscire dalla folla e venire verso di me.

io: ehi campione, ce l'hai fatta ad uscire

F: c'era tantissima gente. Ma adesso sono tutto tuo

E mi baciò

Io: mi fa piacere

Il suo telefono squillò, era Solè che ci diceva di tornare in hotel perché tra poco sarebbero ripartiti. Così ci avviamo in quella direzione.

F: verrai a Trento?

Io: non lo so, adesso devo ricominciare anche con il lavoro. Spero di riuscire a cambiare sede lavorativa e a trasferirmi a Trento.

F: cosa? Potresti farlo?

Io: certo, chiederò il trasferimento il prima possibile

F: non vedo l'ora.

Quando arrivammo fummo accolto dagli applausi e dai fischi dei giocatori trentini. Che imbarazzo.

S: allora, Ludo mi fa davvero piacere sapere che sei tornata

Io: mi sei mancato anche tu

S: ammettilo, ti sono mancato più io di Lanza

Si formò una ristata generale.

Io: certo, non dirlo a nessuno ma tu sei il mio preferito

Mi abbracciò e io ricambiai l'abbraccio

Io: comunque ragazzi volevo farvi i complimenti per la partita di ieri. Anche se non avete vinto, ce l'avete messa tutta e poi c'è ancora uno scudetto in palio.

Andammo in stanza a prendere le cose di Filippo e poi li salutai, io tornavo a casa con i modenesi ai quali avrei dovuto spiegare tutto, per filo e per segno.

Io: beh Filippo... Ci sentiamo presto

F: vieni qua

Mi circondo la vita e mi baciò.

F: ti amo

Io: ti amo

Salì in pullman mente io salutavo gli altri ragazzi, poi mandai un messaggio a Vetto con scritto che stavo arrivando.

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