I modenesi vinsero anche su Verona.
Io: ehi bel moro, complimenti per la partita.
V: Ludo sei tornata? Mi sei mancata tanto in questi giorni
Luca venne ad abbracciarmi
Io: mi sei mancato anche tu.
Lo osservai e vidi che al collo portava la collana che gli avevo regalato.
Io: allora hai aperto il mio regalo!
L: si, volevo ringraziarti. È davvero stupenda.
Io: lo pensi veramente ? Ho sempre avuto delle difficoltà a fare regali ai maschi. Mi baso sempre sui miei gusti tralasciando quelli degli altri.
L: giuro. Croce sul cuore. È stracarico. Vado a fare la doccia. Aspettami
Io: va bene
Mentre se ne andò mi sentii chiamare e vidi Simone anziani e Matteo piano venirmi incontro.
Io: ragazzi ciao
Li abbracciai.
S: allora come stai? C'è ci fai qui a santo stefano??
Io: beh diciamo che è successo un casino assurdo e Luca non voleva lasciarmi da sola e quindi mi ha proposto di stare da lui.
S: oh mio dio voglio sapere tutto.
Io: ne sei sicuro? Sai, la verità può sconvolgere
S: si si, vado a fare la doccia e poi mi racconti. Ma Matteo sa tutto??
Io: penso di sì
M: si si. So tutto
S: non è giusto. Sono l'unico a non sapere.
Io: lo sa solo perché glielo ha raccontato Luca. Scommetto quanto vuoi. Quel ragazzo non riesce a tenere la bocca chiusa
M: eh già. Ma lo ha fatto perché altrimenti continuavamo a rompergli i coglioni sul fatto che aveva una fidanzata e non voleva dircelo.
Io: si si, voi maschi vi coprite a vicenda. Su su a lavarmi puzzoni, così posso raccontarci tutto.
Li salutai e andai fuori ad aspettarli. Mi misi a fumare una sigaretta e pensai a come la nicotina possa creare dipendenza. In realtà pensai a come anche le più piccole cose possano creare dipendenza e noi senza di loro non siamo niente, ci sentiamo persi, svuotati, soli.
Dopo 10 minuti uscirono. Avevano fatto in Fretta, solo perché erano dei grandi ficcanaso e volevano sapere tutto.
Io: ok, allora io propongo pizza a casa vettori
S: io sono d'accordo
M: pure io
L: ma no, la mia casa è un casino, non ho messo a posto niente
Io: su su, andiamo.
Prendemmo la macchina di Luca e andammo a casa sua. Simone aveva avvisato i suoi compagni che avrebbe passato la serata con noi e che sarebbe tornato la sera stessa in hotel.
Arrivati a casa ordinammo le pizze e ci mettemmo sul divano tutto entusiasti di ascoltare cosa stavo per raccontargli.
Io: allora... Tutto incominciò in Polonia. Durante quelle sue settimane mi invaghii di uno dei vostri compagni di squadra e facemmo un patto. Saremmo rimasti semplicemente amici 'intimi', senza che nessuno dei due si innamorasse dell'altro
S: tu e chi?? Eravate scopamici??
Io: ehm io e Lanza
A: lo sapevo, lo sapevo. Quel ragazzo non era mai in camera le sere. E noi a coprirlo. Beh poi con una bella ragazza come te diciamocelo, chi non vorrebbe??
Io: anzaniii, pervertito.
S: dai dai continua sono troppo preso dalla storia
Io: beh l'unico modo per vederci era andare alle sue partite quindi ogni domenica cercavo di andarlo a vedere e così passavamo insieme anche il giorno dopo. Pian piano mi stavo innamorando di Lanza e lui aveva dei comportamenti che sembravano ricambiare quell'emozione che stava crescendo dentro di me. In pratica era geloso, mi voleva tutta per lui. Si è persino incazzato una volta perché sono stata la sera a parlare con i suoi compagni di squadra e quelli della lube. Quando finalmente ho trovato il coraggio di dirgli: TI AMO, lui mi ha rifiutato dicendomi che io non sono niente per lui, sono solo una delle tante. Quella sera chiamai Luca che venne fino a Trento, prese le mie cose e mi portò con sé a Modena. E questa è la mia storia del perché sono qui.
S: vieni qua piccina.
Mi prese con sé e mi abbracciò.
S: non ti meriti tutto questo
Io: lo so, ma luca dice che dietro a l suo comportamento che un perché solo che non me lo vuol dire
S: cosa?
M: Luca cazzo, perché non ci racconti??
L: è una questione tra Lanza e Ludo, se vogliono risolvere devo incontrarsi a tu per tu e chiarire
M: madonna Luca quanto sei stronzo, non far soffrire questa povera ragazza
Io: no tranquilli, gli ho chiesto io di non infierire e poi saprei che lui non me lo direbbe mai.
S: comunque se vuoi io posso essere il tuo scopamico
Gli lanciai un cuscino e ci mettemmo a ridere.
Poi arrivò la pizza, cenammo e andammo a portare Simone in hotel. Lo salutammo e tornammo a casa. Stanchi com'eravamo andammo subito a dormire.
I giorni dopo i ragazzi avevano allenamento. Infatti il 28 andammo a macerata. I ragazzi avevano l'ultima sfida d'andata del campionato. Nonostante tutto persero 3-2. I maceratesi erano davvero forti e ci avevano messo tutti loro stessi per vincere. A fine gara kovar venne da me
K: piccola, come stai? Oddio vieni qua
Mi abbracciò, era davvero un ragazzo tenero
Io: Luca è riuscito a tirarmi su il morale.
Poi mi girai per salutare gli altri ragazzi della Lube e lo vidi li, dopo tanto tempo.
Io: Marco?
Si girò, mi fissò per un po' e poi venne verso di me
M: Ludo ciao
Mi abbracciò forte forte. Una lasciti ma mi scese dal viso, dopo tanto tempo lo avevo rivisto. Ero commossa
Io: mi sei mancato così tanto. Oddio non ci credo che ci siamo rivisti. Mi sei mancato troppo
Lo abbracciai ancora di più. Mi misi a piangere, dovevo sfogarmi. Lui mi aveva sempre capito, c'era sempre per me e io per lui.
M: shh ci sono qua io, ora calmati. Sai, i ragazzi mi avevano detto che ti hanno conosciuta in Polonia. Mi hanno anche rimproverato e rotto le palle perché hanno detto che Sono stato un coglione a lasciarti andare.
Io: casomai sono stata io una stupida ad allontanarmi da te.
M: facciamo così, vado a lavarmi e poi vieni a casa con me e mi racconti tutto ok?
Io: va bene
Lo lasciai andare e iniziai a sorridere come un ebete. Quanto mi mancava.
L(Luca): com'è che dove vai trovi sempre qualcuno che ti fa la corte?
Io: Luca, siamo amici di vecchia data
L: va bene, comunque noi ripartiamo domani mattina, ti aspetto in hotel. A domani piccola
Io: a domani vetto.
Gli diedi un bacio sulla guancia e mi misi a parlare con gli altri giocatori della Lube che non vedevo da tanto tempo.