Amore eternit

By anna_2000_2000

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Ludovica è una ragazza alta, con i capelli neri e gli occhi verdi. Ha una grande fortuna, è figlia di una gr... More

Capitolo 1
Chapter 2
Chapter 3
Chapter 4
Chapter 5
Chapter 6
Chapter 7
Chapter 8
Chapter 9
Chapter 10
Chapter 11
Chapter 12
Chapter 13
Chapter 14
Chapter 15
Chapter 16
Chapter 17
Chapter 19
Chapter 20
Chapter 21
Chapter 22
Chapter 23
Chapter 24
Chapter 25
Chapter 26
Chapter 27
Chapter 28
Chapter 29
Chapter 30
Chapter 31
Chapter 32
Chapter 33
Chapter 34
Chapter 35
Chapter 36
Chapter 37
Chapter 38
Chapter 39
Chapter 40
Chapter 41
Chapter 42
Chapter 43
Chapter 44
Chapter 45
Chapter 46
Chapter 47
Chapter 48
Chapter 49
Chapter 50
Chapter 51
Chapter 52
Chapter 53
NON CI CREDO

Chapter 18

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By anna_2000_2000

Io: tu pensi veramente che ci possa essere qualcosa tra di noi?

K: perché no?

Io: si ma questo cambierebbe tutto

K: che cosa intendi con tutto?

Io: il rapporto che c'è tra di noi.

K: e cosa te lo fa pensare?

Io: non lo so, forse il fatto di essere una 'coppia'

K: per me stareste bene insieme.

Proprio in quell'istante uscì Nelli a chiamarci.

N: ehi capitano stai cercando di rubare la fidanzata a Lanza? Beh ci darei anche io un pensierino

Io: Nelli.

K: andiamo vah.

Entrammo e la serata proseguì fino alle 3 del mattino quando la maggior parte dei giocatori trentini se ne tornò a casa. Eravamo rimasti io, Lanza, solè e Nelli.

Io: che stanchezza. Ragazzi ma non avete allenamento domani?

L(Lanza) : domani abbiamo solo pomeriggio

Io: ma dovete riposarvi

S: ci stai per caso mandando via da casa?

Io: no no, se volete potete rimanere ma io vado a dormire. Buonanotte ragazzi.

S: buonanotte Ludo

N: notte Ludo

L: buonanotte

Diedi un bacio sulla guancia a Filippo e andai in camera.
Mi addormentai in un istante, crollai come un sasso.
La mattina dopo mi ritrovai Lanza appiccicato a me. Con una Mano mi circondava la vita e mi stringeva forte, quasi come se non volesse lasciarmi andare. Non potevo muovermi così rimasi in quella posizione per un'oretta fino a quando stanca di stare a letto mi alzai senza fare rumore e mi diressi in cucina. Ad un tratto sentii dei rumori. Terrorizzata presi il primo oggetto che trovai e avanzai pian piano. I rumori provenivano dalla cucina. Era tutto buio, le luci non erano accese. Pian piano mi avvicinai alla cucina e vidi l'ombra di qualcuno. Stava per uscire dalla porta così appena fu abbastanza vicino lo colpii con libro che avevo trovato su una mensola.

X: ma che cazzo fai? Perché mi hai colpito?

Io: Oddio solè scusami, scusami tanto pensavo fossi un ladro. Ho visto un ombra aggirarsi è ho avuto paura.

S: oi oi che male.

Io: dai vieni ti do del ghiaccio.

Ci sedemmo in cucina e gli diedi del ghiaccio da mettere sulla parte del corpo dove lo avevo colpito.

Io: ma cosa ci fai qui?

S: ieri sera era troppo tardi per tornare a casa e avevamo bevuto un pochettino troppo, così Filippo ha ospitato me e Nelli.

Io: e Nelli dov'è ?

S: è ancora che dorme. Lui si è preso la camera degli ospiti mentre a me è toccato il divano

Io: ma nella camera degli ospiti non c'è un letto matrimoniale?

S: mai e poi mai sarei andata a dormire con Nelli nello stesso letto. Russa.

Mi misi a ridere pensando a quante avventure avessero vissuto insieme questo ragazzi. Erano fantastici. Non c'era altro da dire. Rimanemmo a parlare fino a tardi quando finalmente anche gli altri due pigro i decisero di alzarsi.

Io: buongiorno pigroni

F: buongiorno

N: buongiorno

F: sole sei già sveglio ?

S: sai, il tuo divano è molto carino, ma dormirci sopra ti distrugge la schiena.

F: io ti ho detto di andare a dormire con Nelli

N: appunto amore, perché non sei venuto a dormire con me?

S: perché russi

N: ha parlato. Ti si sentiva russare fino al piano di sopra

S: non è vero

N: si invece

Io: ok ora basta. Faccio la pasta per pranzo

Se ne andarono in salotto lasciandomi da sola a cucinare. Begli amici, proprio belli.
Pranzammo e verso le 16.00 i ragazzi si diressero al palazzetto per fare allenamento. Mi ritrovai a casa da sola così decisi di andare a fare shopping, ne avevo proprio bisogno. Però non me la sentivo di andare da sola, così chiamai ariana (la morosa di Giannelli) affinché mi facesse un po' di compagnia.

Io: ciao ari. Come stai? Verresti a fare shopping con me?

A: certo, oggi ho la giornata libera quindi accetto molto volentieri. Ci troviamo in centro

Io: ottimo, a dopo.

Ci trovammo e andammo in tutti i migliori negozi di vestiti che c'erano in circolazione. Ci divertivamo a fare le sfilate e provare anche i vestiti più stravaganti.

Io: senti ari hai un bellissimo fisico, la prossima volta che farò una sfilata ti chiamerò a fare da modella

A: chi? Io? Ma sei matta?

Io: assolutamente no, io ti aspetto eh

Andammo pure a cena assieme e verso le 9 ci salutammo e tornammo a casa.

Io: sono tornata

F: dove sei stata? Cos'hai fatto? Mi hai fatto stare in pena. Non rispondevi ai messaggi e alle chiamate.

Io: scusami, non volevo. Sono andata a fare un giro con ariana. Mi dispiace tanto, non ho visto il telefono. Eravamo troppo prese a parlare e non mi sono accorta del tempo che scorreva.

Andai ad abbracciarlo

F: pensavo ti fosse successo qualcosa

Io: ehi lo so, mi sono dispiace davvero

Iniziai a baciarlo salendo e scendendo su tutto il collo

F: sai che non mi corrompi

Continuai ancora ancora ancora

Io: lo so, mi dispiace.

mi prese la vita e mi pose a cavalcioni sopra a lui. Iniziò a baciarmi dolcemente tenendo le sue mani sul mio viso. Io invece tenevo le mie mani sulle sue. Poco dopo ero distesa sul divano e lui era sopra a me.

F: mi farai impazzire

Io: lo so, e ore questo che mi piace provocarti.

Non avevamo fretta, continuammo a baciarci per un tempo indefinito, in modo sempre più sensuale, sempre più erotico. Pian piano iniziammo a svestirci e a rimanere nudi. Facemmo sesso e diventammo una cosa sola. Poi rimanemmo abbracciati sul divano sotto una coperta.

Io: è bello stare accanto a te, così accoccolati nel silenzio

F: piace anche a me questa tranquillità. Cioè mi piace stare con qualcuno perché quando non c'è nessuno mi sento solo. Almeno in questi giorni ci sei tu che mi rallegri le giornate.

Io: quindi ti fa piacere passare le giornate con me?

F: certo, sei una persona fantastica e mi fai stare bene

Io: sai cosa ci servirebbe ?

F: cosa?

Io: un cagnolino o un gattino

F: i gatti non mi piacciono tanto

Io: perché ?

F: perché sono associali e passano la maggior parte del tempo da soli.

Io: va bene, allora prenderemo un cagnolino

F: e poi chi lo tiene ?

Io: ce la faremo. Tu fidati di me.

F: queste sono parole grosse

Io: shhh taci. Lo chiameremo...

F: muffin

Io: come fai a chiamare muffin un cane?

F: è carino

Io: si si tranquillo. Vabbè mi sa che è tardi e quindi stai sparando cazzate. Buonanotte

F: buonanotte piccola

Incrociammo le nostre gambe, mi diede un bacio e mi abbracciò stringendomi a lui. Ci addormentammo in poco tempo così uniti l'uno all'altro.

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