Trixie e il re dell'inferno.

By Arvistloe

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Piccole e grandi storie, condite con tanto deckerstar ma soprattutto il rapporto paterno di Lucifer con Trixi... More

Valori preziosi.
Qualcosa d'importante (1/2)
Qualcosa d'importante (2/2)
La forma di un cuore rosso.
La paura di Lucifer.
L'innocenza del coraggio. (1/2)
L'innocenza del coraggio. (2/2)
Lacrime e sorrisi.
Desiderio di felicitร .
Oltre la genetica.
(Piccolo flash) Rivoglio mia figlia!
Incrinatura.
Rancore e cuore (1/2)
Rancore e cuore (2/2)
Anima ferita (1/2)
Anima ferita (2/2)
Cena con famiglia speciale.
Sentimenti eterni.
Trixie l'atleta.
Poker ai sentimenti.
Un amico, uno di famiglia.
Senza di lui e con lui (Spoiler S6)
Fratture e sentimenti.
Cominciando dalla fine (1/2)
Cominciando dalla fine (2/2)
Cambiamenti (piccolo flash)
Storia diversa dalla morte di Cain.
Semplicemente l'amore.
Una famiglia speciale per Trixie.
Piccola guerriera.
Piรน dell'oro.
Una speranza di nome Trixie.
La scelta di Rory ( flash familiare)
Trixie e l'albero di Natale.

Inaspettato aiuto.

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By Arvistloe

Durante la quinta serie. 

Pomeriggio. Vicino l'abitazione di Linda. 

Lucifer era veramente confuso. Neanche mezz'ora prima suo padre Dio lo aveva dispensato dal partecipare alla cena familiare. Curioso Lucifer si era posizionato con la sua corvette grigia in una zona vicino l'abitazione di Linda. Sapeva bene che gli alati potevano comparire senza passare per la porta. Solo che Lucifer ricordava che il padre aveva preteso fossero il più possibile normali non usando magie. Stava per andare via, quando una persona scesa da un taxi lo lasciò esterrefatto. Una donna che Lucifer poteva dire la sosia di Claudia Schiffer, vestita in un elegante vestito rosso chiaro, era scesa da un taxi. La donna bionda pagò il taxi dirigendosi alla porta dell'abitazione di Linda. Lucifer non riuscì ad attendere oltre. Scese dalla corvette dirigendosi all'abitazione di Linda. Ogni passo lo riportava al passato, un passato che aveva desiderato dimenticare. Un passato che si avvolgeva intorno al suo cuore come un filo di spine.

// Inizio ricordo di Lucifer //

Samael si stava preparando in una delle tende del campo dei ribelli del paradiso. Lui aveva tentato in tutti i modi di parlare con suo padre Dio. Ogni tentativo era stato vano, portandolo nel decidere quella guerra. Era certo che la vittoria di quel giorno avrebbe sancito la sua vittoria. Voltatosi verso l'enorme letto nel centro della tenda sorrise vedendo Drusilla pulire ma sua spada. Come avrebbe voluto Samael provare per lei oltre solo attrazione fisica anche amore. Quella dea di un altra realtà era giunta nella loro realtà, spingendolo anche lei verso la ribellione. Una ribellione su cui quella dea era rimasta delusa. Perché Samael non voleva essere il nuovo Dio. Al posto di un solo Dio voleva creare un consiglio con i rappresentanti di ogni razza nella loro realtà. Una decisione che non piacque a Drusilla che desiderava diventare la nuova Dea. 

Samael stava per dirle qualcosa ma Drusilla lo anticipò
"Io sono venuta in questa realtà perché nella mia di origine non sarei mai stata una dea. In quel luogo era divenuto mio fratello Astor il nuovo Dio. Io ero certa che tu volessi essere il nuovo Dio…"
Drusilla respirò profondamente passando la spada a Samael 
"...ora vai. Io ti ripeto sogno ancora di essere una dea. Dopo che vincerai parleremo ancora"
Lucifer prese con la mano destra la spada uscendo dalla tenda. 

Qualche ora dopo. Campo di battaglia.

Lucifer in ginocchio fissava la sua spada che a terra era spezzata in due. Non capiva come potesse essere successo. Stava per vincere su Michael ma la spada si era rotta. Guardando meglio i resti della spada Lucifer notò i residui di una magia. Non poté fare altro, Michael lo colpì alla testa facendolo svenire. 

Millenni dopo. 

Nella sala del trono Samael fu portato dentro in catene con un bavaglio sulla bocca. Da tempo aveva perso la voglia oltre la forza di urlare o maledire chiunque dalla cella dove era rinchiuso. Suo padre Dio in attesa di decidere la sua sorte lo aveva lasciato nelle mani di Michael oltre che di chiunque volesse vendicarsi. 

Una tunica bianca copriva la maggior parte del corpo martoriato di Samael. Una sorta di rassegnazione faceva ormai parte di lui. Una rassegnazione per aver visto suoi familiari accanirsi su di lui senza pietà. Lui poteva capire in guerra ma in quella cella aveva visto il peggio degli altri quando era senza forze. Non aveva visto tutta quella giustizia di cui suo padre Dio andava così fiero. In fondo lui aveva sempre visto quella famiglia più come un esercito fine a se stesso. Di pochi gli importava veramente, come Azrael che vide la sola piangere per lui.

Quasi giunto al trono, Samael avrebbe desiderato camminare con le sue gambe. Invece le gambe erano inservibili, in parte rotte e ferite. Lo stavano trascinando due soldati che lo gettarono a pochi passi dal trono. Nella vista offuscata Samael vide alla destra del trono di suo padre Dio, un altezzoso Michael che aveva al braccio destro Drusilla. In quel momento Samael capì ogni cosa. Drusilla aveva modificato la sua spada. Quasi non ascoltò la sentenza di suo padre Dio, svegliandosi quando Michael lo buttò oltre il paradiso. Disperato si afferrò alla spalla e l'ala destra di Michael, finché proprio Drusilla lo liberò. La Dea colpì con un calcio al viso Samael, soccorrendo Michael. 

// fine ricordo di Lucifer //

Linda aprì la porta restando sorpresa. Le avevano assicurato che Lucifer non sarebbe intervenuto alla cena familiare. Soprattutto dopo la novità della nuova invitata da Dio. Linda cercò di dire qualcosa ma Lucifer la superò entrando. Erano tutti seduti al tavolo. Dio a capo tavola con Michael a sinistra e Amenadiel a destra. Accanto a Michael c'era Drusilla che sorrise freddamente a Lucifer. Subito Amenadiel si diresse da Lucifer per ovviare ogni possibile scontro fisico tra i due fratelli. Fu Dio, senza voltarsi che disse a Lucifer, indicando l'altro lato del tavolo
"Sam…Lucifer siediti. Così potrai venire a conoscenza di importanti novità"
Con passo lenti Lucifer eseguì.

Seduto a capotavola, Lucifer voleva dire tante cose a Drusilla. Dirle tutto l'odio che provava per lei. Si trattenne, guardando suo padre Dio che disse con calma mentre Amenadiel tornava al suo posto con accanto Linda
"Lucifer devi sapere che tuo fratello Michael per quanto abbia fatto cose orribili a te, non lo rivedrai più. In origine tuo fratello dopo l'incidente che lo aveva reso invalido nella parte destra del corpo, aveva deciso di non sposarsi più con Drusilla…"
Lucifer odio suo fratello Michael e Drusilla che si tenevano per mano
"...sentendosi inadeguato per questo. Nel suo modo di fare eccentrico…"
Dio alzò la mano destra per fermare Lucifer che voleva ribadirgli tutte le malefatte del gemello
"...era solo un modo per dimenticare Drusilla. La cara Drusilla che però ama così tanto Michael. Così tanto da trovare una cura per il suo handicap. Drusilla esponi tu stessa"
Drusilla disse con tono pacato, sotto lo sguardo pieno di risentimento di Lucifer
"Nella mia realtà serve un generale così perfetto come Michael…"
Lucifer strinse i pugni appoggiati sotto il tavolo, per non picchiare Michael che lo guardava trionfante 
"...mio fratello il Dio offre a Michael la guarigione dal suo handicap divenendo il primo generale dell'esercito e vice dio. Io naturalmente sarei una vice dea. Unica cosa che sia io che Michael per l'incantesimo che gli toglierà il suo handicap non potremmo più venire in questa realtà. Ma va bene. Basta che stiamo insieme"

Un battere alla porta sorprese tutti ma non Dio che si diresse a essa. Aperta la porta, Lucifer saltò in piedi. Fuori la porta c'era Chloe. La preoccupazione di Lucifer era meno forte vedendo quanto era bella la sua Chloe. La detective indossava un elegante vestito blu scuro con un'acconciatura elaborata e un trucco leggero. Per Lucifer sarebbe stata bellissima anche solo con indosso un sacco, cercando di non pensarla nuda per non eccitarsi. 

Dio offrì il braccio sinistro a Chloe che accettò, dicendo mentre si dirigevano dagli altri
"Non trovavo giusto che Chloe non fosse qui. Essendo molto importante per Lucifer"
Michael ridacchiò, dicendo in modo canzonatorio
"Certo il regalo"
La voce di Dio tuonò, bloccando Lucifer che stava per andare da Michael per picchiarlo
"Tutti voi avete sbagliato!..."
La voce di Dio tornò normale, sorridendo a Chloe, spiegando
"La qui presente Chloe non fu creata per Lucifer…"
Dio guardò Amenadiel 
"...Amenadiel figlio mio, avevi dimenticato che io posso vedere sugli esseri umani l'aureola di chi morirà da giusti…"
Amenadiel e Michael sgranarono gli occhi
"...Io cerco di donare alle future anime giuste qualche consolazione prima di giungere in paradiso. Tu mia cara Chloe sei nata, creata per consolare il cuore di tuo padre…"
Gli occhi di Chloe divennero lucidi, con un sorriso commosso a Dio
"...la consolazione per tua madre. Quindi mia cara, ogni cosa successa con mio figlio posso dirti, con sicurezza, tutto creato da voi due. La vulnerabilità di mio figlio vicino a te, il suo mojo che non funziona su di te una sorta di prova che ti ama e tu lo ami"
La voce di Drusilla disse con cattiveria
"Una semplice umana. Serve a poco"
Lucifer stava per dire qualcosa ma fu Chloe nel rispondere a Drusilla, con calma, ritrovando la voce bloccata dall'emozione
"Quando Dio mi invitò a questo momento familiare non volevo venire. Solo per non incontrare proprio te Drusilla. Credo che tutti conoscete il mio momento di stupidità quando sono andata a Roma. Io però mi sono fermata da fare l'irreparabile contro Lucifer…"
Lucifer sorrise felice, orgoglioso della sua Chloe che teneva testa a Drusilla, ricordando che lei non lo tradì in modo irreparabile
"...mentre tu hai fatto di peggio"
Drusilla voleva uccidere Chloe, spostandosi in un battito di ciglia verso di lei. Non si aspettava di trovarsi di fronte Lucifer nella versione bruciata che gli disse con voce roca
"Non osare neanche pensare di fare del male a Chloe"
Cercando di non dimostrare la paura che sentiva, Drusilla disse a Michael, afferrandolo per il braccio destro
"An…andiamo amore mio…qui non ci meritano"
Scomparendo insieme. Nello stesso momento Chloe abbracciò da dietro Lucifer sempre nella versione bruciata, dicendogli
"Ti amo"
Le ultime spine intorno al cuore di Lucifer sparirono, permettendogli per la prima volta nella sua eternità di sentirsi veramente bene. In ogni momento bello nell'eternità di Lucifer, lui percepiva un inquietudine, un dolore che azzerava ogni serenità. In quel momento Lucifer era felice senza nessun 
"Ma" nel suo cervello. Voltatosi Chloe lo baciò nella versione bruciata. Non un bacio come fu con Eva. Un bacio che fu quasi pietà, perché Eva voleva consolare il suo Lucifer. In quel bacio Lucifer era certo c'era amore, un amore infinito per lui. L'amore infinito di Chloe che lo amava seppur nella versione bruciata. 

Tornato normale, Lucifer guardò la sua Chloe estasiato, dicendo due parole che era certo di non dire mai
"Chloe, io ti amo"
Divenendo gli occhi di Chloe lucidi, sapendo quanto era stato difficile per Lucifer dire quelle parole. Stavano per baciarsi nuovamente ma un leggero tossire di Dio ricordò ai due dov'erano. Con voce calma, Dio disse ai due innamorati che erano stretti in un abbraccio
"Forza andate via. Mi godrò una tranquilla cena con Amenadiel e Linda"
Lucifer voleva dire qualcosa a suo padre Dio, in fondo li aveva aiutati. Fu Dio che disse
"Ora vai figlio. Avremo tempo di parlare dopo"
Amenadiel e Linda, visibilmente sorridenti, facevano segno ai due di andare. Lucifer non perse l'occasione correndo fuori l'abitazione di Linda mano nella mano a Chloe. 

Qualche giorno dopo. Notte. Cucina dell'appartamento di Chloe. 

In pigiama Trixie stava prendendo dal frigo una bottiglietta di acqua minerale. Sorrise mentre stava chiudendo il frigo. Voltatasi trovo Dio in piedi dall'altra parte del bancone della cucina. Il Dio gli domandò con un sorriso sereno
"Ho fatto un buon lavoro?"
Trixie annuì positivamente, aggiungendo
"Ti sei comportato finalmente come un padre. Dovevi solo dire la verità a Lucifer e mia madre"
Dio si sedette sullo sgabello vicino al bancone della cucina, continuando
"Io sono ancora certo che sia più bello scoprire qualcosa da soli"
Trixie scosse la testa sedendosi su uno sgabello dall'altra parte
"In alcuni casi vuol dire far soffrire troppo qualcuno. L'altro ieri la mamma e Lucifer mi hanno detto tutto. Lucifer mi ha fatto vedere il suo aspetto da inferno. Come Maze veramente forti…"
Trixie bevete un sorso di acqua dalla bottiglietta, continuando con un sorriso raggiante
"...sono di sopra. Finalmente come dovrebbe essere. Nei prossimi tempi lo diremmo a papà ed Ella…"
Trixie notò uno sguardo strano di Dio, domandando
"...cosa succede?"
Dio ridacchiò rispondendo
"Seppure sono Dio, ti giuro non capisco il tuo infinito affetto verso mio figlio. Io che sono suo padre, vedevo solo il peggio in lui. Poi sono iniziati ad arrivare in paradiso anime benedette che erano certe lui fosse cambiato in meglio. Poi un giorno giunse l'angelo padre Frank che mi pregava di guardare verso di te. Un'anima limpida molto arrabbiata mentre si trovava a Roma. Eri in una chiesa nel Vaticano. Parole molto lucide, giuste contro di me. Perché io non aiutavo mio figlio e tua madre, innamorata cotta di questo mio figlio. Non sai la sorpresa scoprire che quel figlio era Lucifer. Mi vuoi spiegare?"
Trixie si rigirò tra le mani una piccola bottiglia di acqua minerale. Guardò dritta negli occhi Dio, tanto da sorprenderlo. Con voce calma gli disse
"Nonostante il divorzio dei miei, sono sempre stata felice con loro due. Oltre la famiglia mi sentivo profondamente sola. Sia perché i miei genitori erano poliziotti, divorziati e io odio far del male agli altri…"
Era difficile per Trixie rivelare quel dolore ma Linda, la sua terapeuta da quasi un anno, le aveva consigliato di farlo perché il dolore sarebbe diminuito
"...ero sola. Pochissimi amici…"
Sorriso commosso di Trixie
"...una mattina, che credevo come le solite, nel corridoio della mia scuola incontro uno strano, veramente divertente. Diceva di chiamarsi come il diavolo. Quello strano tipo che impaurì una bulla per me. In seguito diventò un vero amico e persino quello che speravo come patrigno. Perché conoscendo bene Lucifer si trova una persona adorabile..."
Trixie ridacchiò 
"...se fosse qui direbbe di non essere adorabile seppur non più re dell'inferno..."
Molti altri ricordi tornarono alla mente di Trixie "...Lui protegge chi vuole bene, adora la giustizia, far soffrire solo i cattivi. Il resto su di lui solo dicerie e cattiverie. Basta guardare chi lo conosce per davvero per capire quanto sia magnifico"
Qualche momento di silenzio tra i due e Dio che si alzò dallo sgabello, dicendo a Trixie
"Grazie Trixie, mi serviva qualcuno che mi parlasse chiaro…"
Dio scosse la testa
"...In realtà c'è Jesus. Ultimamente si era un po' rassegnato al mio continuo restare chiuso nel mio dolore, per la ribellione di quello che era Samael. Serviva qualcuno come te, un simbolo perfetto di come speravo diventasse la mia creazione. Esseri umani molto determinati che possono darmi una lezione. C'è molta strada da fare con mio figlio Lucifer ma l'inizio sembra promettente"
Scomparendo Dio. Serena e felice Trixie tornò nella sua camera da letto. Non si erano accorti di Lucifer. Era seduto sul pavimento vicino la scala con indosso una sua elegante vestaglia rossa. Era letteralmente commosso. Aveva percepito un altro eterno nell'appartamento. Preoccupato per Trixie si stava precipitando al piano inferiore. Si era bloccato, ascoltando ogni parola di suo padre Dio e Trixie. L'affetto come padre verso Trixie era triplicato. In silenzio Chloe si sedette sul pavimento accanto al suo amore che la cinse con il braccio sinistro. Lucifer le sussurrò mentre si asciugava delle lacrime sfuggite dall'occhio destro
"Provo sempre sbigottimento quando qualcuno parla bene di me. Incredulità quando sento belle parole come quelle di Trixie. Prima di te e Trixie io non conoscevo queste emozioni, questo calore nel cuore dove percepivo al massimo solo il dolore della solitudine"
Chloe appoggiò la guancia destra sul petto di Lucifer, dicendo 
"Amore mio…"
Parole che erano carezze all'anima di Lucifer
"...Tu meriti ogni amore possibile. Sei splendido anche nella tua versione bruciata. Sei a volte esasperante ma ti amo ugualmente…"
Lucifer sorrise sereno, baciando la testa della sua Chloe appoggiata al suo petto. In quel momento tornò alla mente di Lucifer il giorno nel quale Chloe pretese di fare l'amore con lui anche nella versione bruciata. Neanche Eva aveva accettato di farlo. Momenti nel quale Chloe scoprì un essere eterno, ex re dell'inferno quasi sorpreso delle carezze, l'amore con quell' aspetto bruciato. Delle parole colpirono al cuore Chloe mentre era abbracciata a Lucifer nella versione bruciata, dopo aver fatto varie volte l'amore
"Nonostante tutto, nonostante la mia eternità sia cambiata in meglio, credevo questa mia versione Il simbolo del marcio nel mio animo. Invece grazie a te comprendo sia solo una piccola parte di me"
Giurando Chloe di dimostrargli sempre che meritava ogni amore possibile. 

In quella notte così importante per Lucifer, un ex re dell'inferno e una bionda detective tornarono nella camera da letto, mano nella mano. Tutto poteva succedere ma quell'eterno avrebbe ribaltato il cielo per proteggere quella sua famiglia non basata sul dna ma sul cuore. 

FINE

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