Trixie e il re dell'inferno.

By Arvistloe

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Piccole e grandi storie, condite con tanto deckerstar ma soprattutto il rapporto paterno di Lucifer con Trixi... More

Valori preziosi.
Qualcosa d'importante (1/2)
Qualcosa d'importante (2/2)
La forma di un cuore rosso.
La paura di Lucifer.
L'innocenza del coraggio. (1/2)
L'innocenza del coraggio. (2/2)
Lacrime e sorrisi.
Desiderio di felicità.
Oltre la genetica.
(Piccolo flash) Rivoglio mia figlia!
Incrinatura.
Rancore e cuore (2/2)
Anima ferita (1/2)
Anima ferita (2/2)
Cena con famiglia speciale.
Sentimenti eterni.
Trixie l'atleta.
Poker ai sentimenti.
Un amico, uno di famiglia.
Senza di lui e con lui (Spoiler S6)
Fratture e sentimenti.
Cominciando dalla fine (1/2)
Cominciando dalla fine (2/2)
Cambiamenti (piccolo flash)
Storia diversa dalla morte di Cain.
Semplicemente l'amore.
Inaspettato aiuto.
Una famiglia speciale per Trixie.
Piccola guerriera.
Più dell'oro.
Una speranza di nome Trixie.
La scelta di Rory ( flash familiare)
Trixie e l'albero di Natale.

Rancore e cuore (1/2)

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By Arvistloe

Los Angeles. Pomeriggio. Camera da letto Trixie.

Trixie si tolse le scarpe, sedendosi nel letto. Finiti i compiti di scuola molto presto decise di usare un regalo ricevuto per il suo ultimo compleanno per i nove anni. I suoi nonni paterni gli avevano regalato un album per le foto. Caratteristica speciale una copertina che sembrava fatta con pelle di drago. Con cura Trixie inserì tutte le sue foto importanti.

Una foto specifica fece sorridere un po' commossa Trixie. Le aveva fatto una copia Ella. Era la foto di Lucifer e Chloe impolverati, scompigliati avvolti in due coperte isotermiche color oro per prevenire un ulteriore colpo di calore. Soprattutto erano mano nella mano.

Tutto iniziò quando Lucifer e Chloe furono rapiti nel parcheggio di un ospedale. Nell'ospedale Lucifer aveva fatto visita a Linda. Chloe che stava andando anch'essa nell'ospedale per Linda, tentando di bloccare il rapimento di Lucifer era rimasta coinvolta. Si erano svegliati nel deserto. I rapitori avevano lasciato a Lucifer solo i pantaloni. Invece con Chloe erano stati più magnanimi lasciandole i pantaloni con il top nero.

Per Chloe svegliarsi con Lucifer dotato di ali fu scioccante. In un viaggio di tre giorni nel deserto, la detective si ritrovò ad accettare quel te dell'inferno. Soprattutto avevano capito di amarsi, oltre il fatto che Chloe fosse un miracolo. Nel loro camminare nel deserto trovarono una catapecchia di una vecchia stazione meteorologica. Riuscendo nel rimettere apposto una vecchia radio trasmittente avevano chiamato i soccorsi. Trixie sorrise quando ricordò che dopo quella veloce foto di Ella per le prove, sia Lucifer che Chloe non volevano essere divisi. Qualche ora dopo Trixie arrivò in ospedale con suo padre Dan. Li trovò in una camera dove Lucifer continuava a essere diffidente con tutti, terrorizzato che volessero portargli via la sua Chloe. L'abbraccio alla vita di Trixie scosse Lucifer che si tranquillizzò. Con gioia della bambina trascorse due giorni con loro in ospedale. Dormiva nel letto con sua madre e quello di Lucifer accanto.

Una decina di foto portarono a Trixie ricordi di piccoli momenti famigliari con Lucifer e sua madre Chloe. In una foto, fatta da sua madre Chloe, lei e Lucifer cucinavano nell'appartamento, ormai una coppia ben affiatata. Altre foto erano ricordi di picnic, gite allo zoo o il luna park. Una foto era stata fatta da Maze, di quella piccola famiglia intenta in un gioco in scatola. C'era anche una foto con Lucifer nella sua versione bruciata. Avevano deciso di scrivete sotto la foto che era stata fatta a Halloween, per non destare sospetti in nessuno. Una seconda foto fece sorridere Trixie felice. Nella foto lei e sua madre baciavano ognuna una guancia del viso bruciato di Lucifer. Si notava la sorpresa commossa del re dell'inferno.

Una nuova foto fu un mare di sentimenti in contrasto per Trixie. Si vedeva una strada asfaltata lungo una montagna. Sulla strada si riconosceva la corvette con tettuccio di Lucifer. Lei ricordava troppo bene quel periodo.

Nella loro piccola routine famigliare, con Lucifer e Chloe arrivò qualcosa che obbligò a una separazione.

Lucifer riconoscete che Pierce il nuovo tenente della centrale era il Cain biblico. Cosa peggiore, il detective e il suo consulente civile scoprirono che era il boss criminale Il Peccatore. Vistosi scoperto, Cain sempre restando come tenente, tentò di uccidere Charlotte che come procuratore distrettuale aveva autorizzato una inchiesta sul peccatore a Los Angeles. Ma la bomba piazzata nell'auto di Charlotte la ferì ma uccise i due figli con l'ex marito.

Trixie ricordava fin troppo bene l'improvvisa partenza dall'appartamento nel cuore della notte. Lei stretta in una coperta in braccio a sua madre nella corvette con tettuccio di Lucifer. All'alba erano giunti in un vero e proprio castello in Canada, in una zona remota delle montagne rocciose. Con loro anche Linda e una convalescente Charlotte portata da Amenadiel.

Poco dopo, giunsero al castello Ella e Dan. Con gioia di Trixie le disse sua madre Chloe che sapevano della vera natura di Lucifer, accettandola. Presto però la gioia di Trixie cade a terra. Le dissero che Lucifer con i suoi genitori e Amenadiel dovevano tornare indietro per stanare Cain che era fuggito dopo il fallito attentato di Charlotte. Maze era gia sulle due tracce. Arrivò al castello anche Azrael e altri due angeli per proteggere tutti. Fu poco prima di andare via Lucifer che Trixie gli disse, cercando di essere forte
"Lucifet volevo dirti..."
Guardò suo padre Dan che commosso le annuì di si
"...per papà Dan va bene. Io vorrei chiamarti papà Lucifer. Se non vuoi va bene lo stesso"
Lucifer l'abbracciò dicendole
"Sarei onorato Trixie. Perché tu sei mia figlia, la figlia del cuore. Un legame più forte se fossi mia figlia di sangue"
Poco dopo Trixie in un balcone del castello vide la corvette sfrecciare su una strada. Con il cellulare fece la foto.

Delle foto del periodo nel castello in Canada facevano vedere quanto erano preoccupati, ma piccoli sorrisi pieni di speranza non mancavano.

Ci vollero due settimane per catturare Cain e smantellare la sua rete criminale. Trixie ricordava bene la mattina nel quale dalla sua camera, dove dormiva con Ella e Azrael, era certa di sentire la corvette. Si affacciò al balcone saltando dalla gioia. Erano tornati. Trixie abbracciò felice i genitori, ma poi gettò le braccia al collo di Lucifer, piangendo
"Papà Lucifer sei tornato! Papà Lucifer!"
Vedendo con sorpresa di tutti, Lucifer commuoversi fino alle lacrime.

Tornati alla loro normalità, molte cose si modificarono in meglio per Trixie. Ci fu il matrimonio di Charlotte con suo padre Dan. Linda scoprì di essere incinta ed Ella iniziò una relazione con Antar, uno dei due angeli rimasti al castello canadese. Soprattutto Chloe e Trixie di trasferirono all'attico. Il regno da scapolo di Lucifer divenne un luogo famigliare. Alla camera da letto di Lucifer fu posta una porta scorrevole. Particolarmente nella preparazione della camera di Trixie, Lucifer le concesse di sbizzarrirsi. In meno di una settimana, la bambina fece realizzare la camera di una principessa guerriera. Al piano sotto l'attico si trasferì Maze dove Trixie andava quando capiva che i Deckerstar avevano bisogno di stare soli.

Continuando ad aggiungere altre foto all'album, Trixie si accorse di avere una gran fame. Uscì dalla camera sapendo dove andare.

Nello stesso momento. Paradiso.

Una bambina bruna arrivò con un gran sorriso nella cucina nell'abitazione di Dio. Si precipitò prendendo un piatto pieno di biscotti al cioccolato. Uno degli angeli addetti alla cucina che erano scelti tra le anime benedette riprese il piatto dalle mani della bambina, dicendole
"Bambina questi sono per Dio. Vuoi averne?puoi chiedergli qualcuno a Dio"
Il capo cuoco si precipitò nel ridare il piatto alla bambina. Tutti gli altri nella cucina erano fermi e preoccupati. Dopo un inchino alla bambina, il capo cuoco le disse
"Lo perdoni principessa. Si trova qui da stamattina. Lo punirò a dovete"
La bimba annuì di si, uscendo dalla cucina. Tutti tirarono un sospiro di sollievo. Il capo cuoco spiegò al novello aiuto in cucina
"Ricordati sempre di quella bambina. Si tratta della figlia di Michael, si chiama Dania di anni dieci. Lei può fare tutto qui in paradiso. Soprattutto non pensare mai di andare da Michael per dirgli quanto sia insopportabile la figlia. Lui le lascia fare quello che vuole..."
Sottovoce
"...la madre era una principessa elfica con cui Michael ebbe una veloce relazione. Quella gliela portò appena nata, perché voleva sposare un re della sua realtà. Michael fu obbligato da Dio a tenerla. L'hanno cresciuta governanti come una piccola despota sicura di poter avere tutto. A chi credi darebbe ragione Dio? Certamente alla nipote. Capito? Non contraddirla mai"
L'aiuto cuoco annuì positivamente, piuttosto impaurito.

Stesso momento sulla Terra.

Trixie entrò nella cucina dell'attico con una meta precisa in testa. Uno zio paterno che viveva in Brasile gli aveva inviato per il nono compleanno un pacco pieno di dolci. Quei dolci erano stati riposti nella grande stanza/dispensa dell'attico, accanto la cucina. Appena trovati Trixie aveva l'acquolina in bocca. Stava per scartare una barretta di cioccolato ma una voce la bloccò
"Metti giù quella bomba di zucchero"
Lucifer era sulla porta della dispensa elegante come sempre, mancando solo la giacca. Trixie lo guardò con occhi da cucciolo bastonato
"Papà Lucifer ma sono un mio regalo"
Lucifer le prese dalle mani la barretta, mettendola con gli altri dolci. Le disse, mentre la spingeva delicatamente fuori la stanza/dispensa
"Con tua madre abbiamo scoperto che in quei dolci si trova il sessanta per cento di zucchero. Andresti con metà di quella barretta in coma diabetico"
Trixie sbuffò facendo sorridere Lucifer che le disse mentre gli prendeva dal frigo dietro il bancone del bar un succo di pera
"Quei dolci domani mattina andranno ad Anton, quel brasiliano che gestisce quel negozio di frutta e verdura. In cambio ci regala della frutta. Farò le barrette alla frutta"
Trixie accettò il succo di frutta molto più felice, adorava le barrette dolci fatte dal suo padre acquisito. Dal balcone arrivò Azrael che consegnò a Lucifer una busta da lettera dorata. Nel vederla il re dell'inferno le disse non molto contento
"Nuova riunione in paradiso?"
Azrael annuì positivamente, sedendosi accanto a Trixie nel divano. Un accigliato Lucifer disse mentre si dirigeva alla sua scrivania nel piccolo studio accanto il balcone
"Trixie bada a tua zia"
L'angelo della morte fece la linguaccia al fratello. Tornò alla nipote dicendole quasi sottovoce
"Sei pronta? Ti stai allenando agli scacchi?"
Trixie le rispose sempre a bassa voce
"Mi alleno così tanto che mi fumano le dita. Non posso fallire. Tra le lezioni di scacchi di mio nonno paterno Pedro, di Lucifer sono super preparata. Zia tu credi che posso farcela?"
Azrael le baciò la fronte facendola sorridere
"Sono certa che riuscirai. Ricorda che fino al quarto posto puoi avere quel libro che vuoi regalare a Luci"
Trixie lo sperava
"Un saggio di Dante che lo descrive com'è veramente. Lui crede che tutte le copie sono state bruciate dall'inquisizione"
Azrael accarezzò una guancia di Trixie, era felice che fosse sua nipote. Dall'ascensore entrò Maze che si diresse subito a sedersi sul divano con Trixie e Azrael, sussurrando
"Tutto preparato. Domani mattina, venerdì saremo al mercato. Ufficialmente per tutti io e Trixie siamo al campeggio come altre volte. Invece Trixie parteciperà alla competizione di scacchi nel mercato magico del quartiere cinese di Los Angeles"
Azrael sorrise con gli occhi sognanti
"Noi restiamo solo tre giorni, Tre giorni magnifici. Il mercato resta attivo per dieci giorni. Un mercato immenso racchiuso in quello che sembra entrando un piccolo quartiere..."
Rivolta a Trixie
"...ma non ti tolgo la sorpresa di vederlo tu stesso"

Poco dopo in Paradiso.

Dio era nel suo ufficio, intento nel parlare con Ilad, la regina delle amazzoni. La nipote Dania irruppe senza bussare, dicendo al nonno Dio
"Nonno io vado al mercato magico sulla Terra per vincere il torneo di scacchi. Verrai a vedermi?"
La bambina si accorse in quel momento dell'altra donna. La nipote di Dio era stranita di vedere quella donna vestita con una specie di tunica bianca dai bordi dorati. Guardò con sorpresa la corona che sembrava fatta di stelle nei ricci capelli biondi. La incuriosivano soprattutto le calzature che erano dei semplici sandali. La regina Ilad le disse, guardandola freddamente
"Non ti hanno insegnato che non si devono fissare le persone? Dovevi bussare prima di entrare"
La bambina disse con sguardo di sufficienza alla regina delle amazzoni
"Io sono la nipote di Dio. Non osare darmi ordini. Io faccio quello..."
Dio spinse fuori l'ufficio la nipote, dicendole
"Vai tesoro. Farai tardi al torneo..."
Chiusa la porta Dio disse alla regina
"...perdonala. Ti prego nuovamente, troviamo un altro modo"
La regina scosse la testa
"Entro domani sera quegli angeli e arcangeli nella lista consegnata, diventano proprietà delle amazzoni. Come ben sai li rivendiamo al mercato magico cinese sulla Terra. Rassegnati. I debiti di gioco si pagano"
Dio sapeva di non poter fare altro.

Quella sera. Attico.

Lucifer odiava andare alle riunioni in paradiso. Anche se doveva dire che suo padre e il paradiso dopo Cain avevano allentato la presa su di lui. La vergogna di aver dato potere per così tanto tempo a Cain che era un pazzo, con la risoluzione grazie a Lucifet con amici e parenti, portò Dio a concedere molto a Lucifer. Prima di tutto sbarrò le porte dell'inferno lasciando solo una aperta, permettendo a Lucifet di gestire tutto dalla Terra.

Nel balcone, Lucifer salutò Trixie già in pigiama, dicendo a Maze vicino
"Ricorda che ti affido una parte del mio cuore. Difendila a costo della vita"
La demone annuì di si. Lucifer si rivolse a Trixie che lo guardava con un gran sorriso, tenendo tra le braccia la sua giacca
"...Ricorda che se ti serve il mio intervento basta pregarmi. Soprattutto divertiti"
Baciando la fronte di Trixie che ridacchiò felice. Nel balcone entrò Chloe con gli occhi lucidi. Si preoccupava sempre quando Lucifer doveva andare in paradiso. Trixie sussurrò a Maze
"Andiamo. Devono stare un po soli"
Porgendo la giacca di Lucifer a sua madre. Dall'attico videro Chloe aiutare Lucifet nel mettere la giacca, finendo per baciarsi con passione. Parecchi minuti dopo, Lucifer era volato via. Rientrando nell'attico, Chloe disse alla figlia e a Maze
"Domani mi trasferisco da Linda. Anche il suo angelo si trova in paradiso. Ci faremo compagnia"

Qualche ora dopo. Paradiso.

Per Lucifer e Amenadiel fu strano che la riunione fosse nella sala del trono. Di solito la riunione si svolgeva in una specie di anfiteatro vicino il tempio della sala del trono. I due fratelli notarono anche che due angeli all'entrata controllavano una lista. Si preoccuparono ancora di più quando videro delle amazzoni in armature e armi molto pesanti circondarli. L'unica entrata della sala del trono fu sbarrata. Dio comparve vicino al trono con alla destra la regina delle amazzoni Ilad, dicendo a tutti con tristezza
"Figli miei devo chiedervi perdono. Voi siete l'unico modo per salvare paradiso, purgatorio e inferno. La qui presente regina delle amazzoni vanta un debito di vostro fratello Uriel..."
Lucifer sapeva che Uriel era un pessimo giocatore di poker
"...il mio sciagurato figlio perse la sua eredità a poker con la regina. Non posso permettete che la regina sbilanci la magia nei tre regni. Siamo arrivati a un accordo. Voi divenute di proprietà delle amazzoni. In seguito..."
Dio non aveva il coraggio di continuare, sedendosi nel trono con la testa tra le mani. Continuo la regina delle amazzoni
"Tra quarantotto ore terrestri sarete venduti nel mercato magico del quartiere cinese alla realtà degli orchi..."
Lucifet tentò di andare verso l'uscita ma un cordone di amazzoni glielo impediva, la regina continuò
"...I vostri poteri dono annullati. Vi restano l'eternità con le ali"
Amenadiel disse alla regina disperato
"Ma gli orchi si nutrono delle carcasse di esseri magici morti. Ci rinchiuderanno nelle miniere di zolfo"
La regina alzò le spalle, andando verso Dio, mentre le amazzoni portavano via gli angeli.

Giorno dopo. Mattina, vicino il quartiere cinese.

Per l'occasione Azrael di era fatta sostituire come angelo della morte, staccando ogni collegamento con il paradiso. Teneva per mano Trixie molto felice di quella nuova avventura, ma anche un po' preoccupata. All'entrata del quartiere tutto sembrava normale. Maze si rivolse con la lingua demoniaca a una anziana orientale in un chiosco che vendeva dolci. La donna gli consegnò tre biglietti arancioni. La demone diede uno a Trixie e uno ad Azrael. Fatto un altro passo nel quartiere, tutto cambiò. Trixie era senza parole. In una immensa vallata c'era il più grande mercato che avesse mai visto. Azrael saltava dalla gioia, dicendo a Trixie e Maze mentre scendevano da una piccola collina
"Un luogo magico. Per dieci giorni ogni mese si riuniscono i mercanti di tutte le realtà. Guarda Trixie..."
Azrael indicò alla bambina le varie bancarelle grandi o piccole
"Per ogni bancarella ce una tenda dietro dove i mercanti vivono in questi giorni"

Vedendo la grande folla tra le bancarelle, per non perdere Trixie, la demone la fece sedere sulle sue spalle senza problemi con anche lo zaino. Giunsero a una zona del mercato senza bancarelle. C'erano delle tende enormi disposte in cerchio. Maze fece scendere dalle spalle Trixie. Guardandosi indietro, Trixie non poté non ridere. Azrael nel percorso aveva fatto acquisti. Era piena di buste e pacchetti con un lecca lecca multicolore in bilico tra i denti.

Un elfo molto serio dietro un tavolino all'entrata della zona senza bancarelle, disse a Maze mentre compilata il modulo d'iscrizione
"Ricordate che potete intrattenere accordo con altri concorrenti o esterni"
L'elfo diede a Maze una chiave di ferro dorato
"Tenda quindici. Avrete colazione, pranzo e cena. La pulizia dovete farla voi. Ce un bagno. Niente sessioni sessuali nelle tende. A breve vi consegneranno il piano del torneo. I premi esposti sono nella prima tenda"

Passando di fronte la prima tenda, Trixie entrò restando senza parole. C'erano premi ricchi fino al terzo classificato. La bambina vide il libro di Dante per Lucifer. Una copia del libro c'era anche per il terzo classificato. Ma il primo vinceva l'inverosimile per tutte tre. C'era una armatura fatta di adamantio, tre forzieri con monete elfiche. Non mancava il libro di Dante. Maze era estasiata da una ventina tra coltelli e spade. L'attenzione di Azrael era per un lecca lecca eterno che non finiva mai. Trixie vide tra i gioielli una corona che decise avrebbe regalato a sua madre"
La fame però attanaglio le tre. Entrate nella tenda trovarono su un tavolo centrale un vero banchetto. Azrael lasciò cadere sul pavimento, coperto di tappeti, gli acquisti per mangiare con gioia un budino. Invece Trixie, tolto lo zaino dalle spalle, afferrò dal buffet solo un tramezzino, sedendosi a un tavolino con una scacchiera con Maze per allenarsi. Non immaginavano che dall'altra parte dove erano loro tre, in una zona più appartata del mercato, la zona di vendita schiavi, nella tenda delle amazzoni in una enorme gabbia vi fossero gli angeli tra cui Lucifer. Un orco enorme entrò nella tenda con la regina delle amazzoni, dicendo con voce roca
"In questi giorni vedremo se la merce vale la spesa..."
La risata dell'orco fece tremare molti angeli
"...regina devono essete nudi per controllare non abbiamo difetti"
Lucifet appoggiato alle sbarre maledisse la sua famiglia in paradiso che gli portava solo guai.

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