Una lacrima solcò la guancia di Piace. Avrebbe dovuto aspettarselo... non poteva pensare che sarebbe passato tutto e avrebbe potuto vivere una vita felice insieme a Jerick. Era stato troppo bello per essere vero. Ma ora... solo una piccola, insignificante persona stava impedendo quella che era la sua felicità. E la cosa che lo spiazzava di più era il fatto che era proprio quella persona che avrebbe dovuto stargli accanto in qualsiasi momento, a fargli questo.
Dopo tutto... era pur sempre suo figlio.Dalla tristezza ma anche dalla profonda rabbia iniziò a correre più forte che poteva. Doveva ritornare a casa al più presto per scoprire se suo padre avesse scoperto ciò che lui era e se fosse d'accordo o meno.
Sperava davvero con tutto il cuore che quest'ultimo non era omofobo come sua madre. Non avrebbe mai saputo cosa fare a quel punto. Ma il pensiero di un'ultima speranza lo rincuorava.
Arrivò dopo circa 10 minuti e si fermò davanti alla porta d'ingresso, fece per girare la maniglia ma si fermò. Era spaventato. Non sapeva cosa lo aspettava e aveva davvero paura. Fece due respiri, prese coraggio ed entrò.
Una volta all'interno della casa sentì un rumore di passi... era suo padre.Padre: Piace sei a casa?
Piace: s-si
Padre: vieni un attimo ti devo parlare...
Piace: o-okLe mani di Piace iniziarono a tremare e iniziò a sudare freddo. Avanzò verso la cucina, dove aveva incontrato per la prima volta la persona che gli aveva cambiato la vita, e trovò suo padre al computer intento a lavorare.
Padre: oh Piace sei qui
Piace: s-si... di che volevi parlare?Il padre si girò verso di suo figlio. Lo guardò negli occhi ma, con lo stupore e la confusione di Piace, aveva uno sguardo di compassione. Sorrideva leggermente e aveva la testa inclinata.
Padre: ho parlato con tua madre... l'hai fatta arrabbiare eh?
Cercava di sviare la situazione
Piace: sai anche il motivo... vero?
Padre: ... si.Ci fu un momento di silenzio imbarazzante interrotto solo qualche secondo più tardi dal padre del ragazzo.
Padre: Piace... ti volevo solo dire...
Il ragazzo si aspettava il peggio ma non fu questo quello che ottenne.
Padre: Piace... a me non interessa. Ho litigato con tua madre. Tu sei nostro figlio e a me non interessa chi ami, ragazza o non. Io ti voglio bene e il mio compito da padre è quello di appoggiarti e così farò. Non mi interessa di quello che dice tua madre.Finalmente un barlume di speranza. Piace non poteva essere più contento. Un sorriso nacque sulla sua faccia e l'unica cosa che gli venne spontanea fu quella di correre e abbracciare suo padre. Loro due non avevano un rapporto molto stretto. Uno non era molto propenso a parlare mentre l'altro era spesso occupato con il lavoro.
Il padre rimase un attimo fermo bloccato dallo stupore per poi ricambiare l'abbraccio.
Piace si sentiva di nuovo felice e sentiva di avere una nuova possibilità....Spazio autrice
Ora bisogna dare una medaglia d'oro al padre di Piace, grazie, prego, ciao.
Apparte questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto💫
Ciauuuuuu❤
ŞİMDİ OKUDUĞUN
♡_Non pensavo potesse accadere_♡ (Piaryck)
Hayran Kurgu~Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio~ Ci vuole coraggio per affrontare gli ostacoli che la vita ci piazza sul nostro cammino. La strada di due ragazzi, innamorati follemente uno dell'altro, è particolarment...