Un passo più lungo della gamba?

1K 79 87
                                    

Jerick pov
E come al solito il momento era rovinato. Ormai era da un settimana che aveva questo pensiero nella testa che continuava a gironzolare anche negli antri più nascosti della sua mente.
Ci aveva riflettuto per bene... insomma, era un passo molto difficile da fare e come si suol dire poteva farlo più lungo della gamba. Inoltre stavano insieme da poco tempo e questo gesto avrebbe potuto rovinare tutto oppure renderli pieni di felicità.
Era consapevole che giocava con il fuoco ma voleva rischiare. Alla fine era proprio quello che voleva: passare tutta la vita al fianco della persona che amava più di qualunque altro, quella che gli aveva rubato il cuore e che lo aveva fatto battere forte in migliaia di momenti.

Così un pomeriggio uscì di casa cercando di non destare il sospetto del padre, mise le chiavi nella macchina e partì verso la sua meta.
Era parecchio agitato e di tanto in tanto picchiettava in modo frenetico le dita sul volante. "Un passo importante, un passo importante". Questa era la frase che continuava a ripetere tra sé e sé mentre cercava inutilmente di fare respiri profondi e regolari.

Quando arrivò alla gioielleria parcheggiò l'auto e scese facendo cadere per terra le chiavi per via dell'emozione. Si chinò a raccoglierle e accellerò il passo sperando di non fare altri danni.
Entrò e un commesso molto gentile iniziò a parlare.

Commesso: buongiorno, cosa desidera?
Jerick: b-buongiorno... vorrei un anello...di fidanzamento...
Commesso: oh! Congratulazioni. Gliene propongo qualcuno.
Jerick: g-grazie.
Commesso: allora... la fortunata a qualche gusto in particolare?
Jerick abbassò la testa sorridendo leggermente.
Jerick: ...fortunato...

Il commesso alzò la testa di scatto e da un radioso sorriso diventò un ghigno quasi di disgusto.
Perfetto, ci mancava solo questo.

Commesso: oh... capisco. Allora bisogna andare su una scelta più semplice.

Rimasero lì, con la controvoglia di Jerick, a parlare di anelli per mezz'ora finché non venne trovato il prescelto. Era fatto di argento con un contorno di piccoli diamanti scintillanti. Il ragazzo dai capelli bianchi sperava con tutto il cuore che gli sarebbe piaciuto e che la sua risposta sarebbe stata sì.
Ma ancora non sapeva cosa, e soprattutto chi, avrebbe rovinato il momento.

Present time

Jerick alzò il viso di Piace con una mano sotto il suo mento e gli diede un lieve bacio a fior di labbra.

Jerick: mi dispiace...
Piace parlò ancora singhiozzando.
Piace: p-passerà.

Un altro bacio si posò sulla fronte del ragazzo castano che affondò una seconda volta il capo nel petto del suo ragazzo.
Dopo un pò posò una mano sulla gamba dell'altro per sollevarsi ma si poggiò ad un oggetto di forma cubica che tintinnò. Jerick spostò velocemente, con abili riflessi, la gamba spalancando gli occhi.

Piace: che cos è?
Jerick: n-niente...
Piace: sicuro?
Jerick: sisi niente... vuoi andare?
Cercò di cambiare discorso.
Piace: si...

Si alzarono entrambi in piedi: Piace lentamente ma il ragazzo dai capelli bianchi troppo velocemente. Infatti una scatoletta gli cadde dalla tasca. Con tutta la velocità che possedeva la riprese e la nascose convinto e speranzoso che il castano non l'avesse vista.

Per sua sfortuna, però, non fu così...

Spazio autrice
Ma ciaooo! Allora... spero che vi sia piaciuto il capitolo che era un pò per raccontare cosa diciamo sarebbe dovuto succedere. Inoltre vi ho lasciato con la mia solita suspance molto infame (muahaha) e prima che vi arrabbiate con me vi saluto tantissimo....
Ciauuu🥺❤

♡_Non pensavo potesse accadere_♡ (Piaryck)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora