6. The Saturday Night Fever

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"Un miliardo mi sembra adatto"

E qui, finalmente, arriva la domanda.

"E tu cosa ne pensi, Gwen?"

Le prime parole che rivolgo a Churchill oggi sono: "Se l'amico sei tu, gratis"

Il mio commento lapidario fa sorridere Phineas, ridacchiare Shiva e rimanere impassibile il diretto interessato.

"D'accordo, Biancaneve. È chiaro che ti è rimasto ancora un po' di veleno in corpo"

Alzo le spalle.

"Mi sarà rimasta la mela sullo stomaco"

Churchill sbatte le ciglia con aria innocente, "Ma ti ho svegliato con un bacio"

Non gli darò la soddisfazione di ridere.

"Premuroso da parte tua. In effetti è strano che non abbia vomitato la mela e il pranzo del mio battesimo" commento, sullo stesso tono.

"Forse dovevo metterci più lingua" ammette Churchill, dispiaciuto.

Battaglia persa.

L'angolo sinistro delle mie labbra si tende inevitabilmente verso l'alto.

"Devi fermarti solo quando incontri il pezzo di mela incastrato in gola" gli consiglio, e nascondo il mio sorriso nella tazza di caffè.

Shiva e Phineas simulano quasi contemporaneamente un verso di disgusto, allontanando i piatti.

"Se volevate porre fine alla colazione" interviene il primo, "Bastava dirlo"

"Siete imbarazzanti" conferma il secondo, "Mi sento come se stessi spiando i miei che si baciano"

Churchill mi rivolge uno sguardo divertito, e non riesco a non ricambiare il sorriso carico di complicità che leggo sul suo volto.

A volte mi dico che se riuscissi a rimanere arrabbiato abbastanza a lungo con Churchill, forse riuscirei a imporgli qualche limite.

Il problema, ovviamente, è che non ci riesco mai.

La verità è che è tanto veloce nell'irritarmi quanto nel raddolcirmi, e soprattutto che non si può restare a lungo arrabbiati con qualcuno che ti è così vicino.

E lui mi è vicino sempre.

Mi basta oramai uno sguardo per sapere cosa passi per la sua testa e dirla prima di lui, ancor meno per intuire cosa invece non ha intenzione di dire se non a me.

I nostri occhi si incontrano di continuo, comunicano e si leggono, e intere conversazioni hanno luogo senza che nessuno dei due apra bocca.

La diagnosi di Phineas a riguardo è secca e coincisa: se le anime gemelle esistono, probabilmente noi due lo siamo.

Quando lo dice io concordo, ridendo, e Churchill finge un conato di vomito.

Nessuno lo prende sul serio.

D'altronde nessuno che ci guardi per più di tre secondi potrebbe dubitare del fatto che il mio affetto sia perfettamente corrisposto.

Non oserei mai rinfacciarglielo, anche perché mi insulterebbe e mi chiederebbe di andare a intrecciare i miei braccialetti dell'amicizia altrove, ma Churchill è affezionato a me in modo così ovvio da essere commovente.

Se è palese che adori Shiva e Phineas, entrambi ammettono senza alcuna gelosia che con me è praticamente una ragazzina innamorata.

È forse dovuto al fatto che abbiamo in comune gran parte delle nostre cicatrici, del nostro annaspare, e sicuramente in parte è così.

𝐀𝐔𝐃𝐄𝐍𝐓𝐄𝐒 𝐅𝐎𝐑𝐓𝐔𝐍𝐀 𝐈𝐔𝐕𝐀𝐓 - mclennonWhere stories live. Discover now