48. The Crystal Boy

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"Ci deve pur essere un modo per liberarsi di te" esordisce Shiva, allegramente, mentre Churchill spegne il mozzicone della sua sigaretta contro il cemento.

"Dovrai trovarlo da solo, piccoletto" scherza, divertito.

Sorrido nel vedere Shiva allargare le braccia, d'improvviso, e gettarle al collo di Churchill in una sorta di abbraccio impacciato.

Lo stringe per qualche istante, un lasso di tempo bastevole a riscaldarmi il cuore.

Due delle mie persone preferite su questa Terra.

"Non di prima mattina, Dio" scherza Churchill, rifilandogli qualche colpo imbarazzato tra le spalle.

Mi spia da sopra la clavicola di Shiva, i suoi occhi luminosi come stelle.

"Mandy" saluta, sorridendo appena.

"Primo Ministro" ricambio, cerimoniosamente.

Il suo sorriso è più ampio, ora, più evidente.

Chino lo sguardo, in un moto di istintiva timidezza, e sono quasi certo di essere arrossito.

È una sensazione dolce, che mi annebbia la testa in un soffio.

"Io e Cass abbiamo bisogno di un caffè" impone Shiva, staccandosi da lui. "Tu hai già fatto colazione, stupido demonio, o vuoi unirti a noi?"

Churchill mi rivolge una smorfia giocosamente esasperata.

"Diventa sempre così aggressivo quando è costretto a dimostrarmi affetto" si lamenta, alzando gli occhi al cielo.

"È vero" conferma Shiva, senza neanche provare a difendersi. "Nella vita mi vergogno solo di due cose, e la prima è voler bene a lui"

"L'altra?" chiedo, divertito.

"Quando ha fatto la permanente al liceo" completa Churchill al suo posto, annoiato. "E fa bene a vergognarsene. Una fottuta pecora hippie, per l'amor del cielo. Se mai lo avessi incontrato per strada non avrei saputo se mungerlo o chiedergli del crack"

Shiva sbuffa una risata.

So che non lo ammetterebbe mai, ma adora l'umorismo di Churchill almeno quanto Churchill adora il suo.

"Come se tu avessi bisogno di me, per trovare del crack" commenta, candido. "Ma ha ragione. Ero orribile"

"L'anno scorso ho tappezzato il campus con le foto" sorride Churchill, schivando per un soffio una gomitata. "Se sei interessata, Meryl, dovrei averne ancora qualcuna nel cassetto"

"Ed ecco una pratica dimostrazione del perché preferirei morire, piuttosto che dimostrare affetto al figlio di Satana" chiarisce Shiva, di rimando.

Churchill ride, ammicca scherzosamente nella sua direzione.

"Sei ossessionato da me, amico"

"Vaffanculo, Church" ribatte Shiva, disgustato. Un sorrisetto gli sfiora le labbra per un attimo. "Non osare flirtare con me. Non funziona"

"Oh, ti prego" lo rimprovera Churchill, pacato. "Neanche il tempo di rivolgerti la parola che mi eri già saltato addosso"

"Sei un insopportabile coglione"

"Mi eccita quando mi parli così" sospira Churchill, con un tono lascivo che non gli ho mai sentito usare.

È decisamente un campo da esplorare, questo.

"Giuro, mi fai vomitare" ribatte Shiva, ridendo.

"Tesoro..."

"Piantala, Churchill. Immediatamente. Ti stai rendendo ridicolo"

𝐀𝐔𝐃𝐄𝐍𝐓𝐄𝐒 𝐅𝐎𝐑𝐓𝐔𝐍𝐀 𝐈𝐔𝐕𝐀𝐓 - mclennonWhere stories live. Discover now