17. The Birthday Boy

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"È la prima volta che mi apri la porta e non sei fatto, lo sai?"

Phineas sembra ragionarci su.

"Non è vero, c'è stata quella volta in cui dovevi riprendere il dizionario da Shiva"

"Già. Ma tu eri fatto"

"Sei sicuro? Non me lo ricordo. Ero fatto"

Lancio un'occhiata a Churchill per sincerarmi che abbia seguito la conversazione, e lui camuffa una risata con un colpo di tosse.

Così ritento.

"Sei sicuro di non essere fatto, adesso?"

Phineas ride e scuote la testa, come se io fossi una specie di bambino sciocco a cui spiegare come funziona la vita.

"Certo che no"

"Ne sei certo?"

"Sì. Sono solo ubriaco"

Lo superiamo con decisione, rischiando di travolgerlo, mentre lui ridacchia sulla soglia.

Shiva sta riempiendo due bicchieri anche per noi, e sorride nel sentirci parlare.

"Buon compleanno, vecchio mio" augura, passandone uno a Churchill, "Ti augurerei cento di questi giorni, ma non sono certo di poterti sopportare così a lungo"

"Se vuoi puoi crepare prima" è il candido commento del festeggiato.

"Tanti auguri, amico" interviene allegramente Phineas, gettandosi sulle sue spalle e allacciandogli le braccia al collo.

Churchill riesce nella non facile impresa di ridere, aggrappargli le gambe sollevate e non rovesciare il vino contemporaneamente.

"Grazie, amico" commenta, passandomi il bicchiere mentre Phineas si stringe a lui tutto contento, come un cucciolo di koala ubriaco, "Hai intenzione di rimanere lassù a lungo?"

"Ti ho fatto una torta" è l'attinente risposta, resa con un sorriso orgoglioso.

"E quindi ora devo portarti a cavalluccio per tutta la sera?" ride Churchill, senza che Phineas accenni a staccarsi da lui.

"Dovremmo andare nella Sala Comune. Forza, mio destriero" lo incita invece, sporgendosi in avanti e allungando l'indice con aria di comando.

"Non credo proprio, amico. Ma bel tentativo"

Phineas, deluso, riscende a terra, crollando immediatamente dopo sul pavimento.

"Ecco. Si è spaccato la testa" commento alla volta di Shiva, che ridacchia sopra al bicchiere.

"Non mi sono spaccato niente" borbotta Phineas, ancora sdraiato a terra, "Churchill?"

"Dimmi, amico"

"Ti ho fatto una torta"

"Ne avevo il sospetto"

Phineas non coglie il sarcasmo nella sua voce.

"Se mi sollevi la prendo"

"Io ti sollevo, ma tu devi promettermi di non montarmi di nuovo" intima Churchill, tendendogli la mano.

"Ma so che ti piace" si lamenta Phineas, afferrandola.

"Non davanti a Lorelai, amico. La fai ingelosire" lo rimprovera Churchill, con un cenno nella mia direzione.

Io scrollo le spalle.

"Oh no, fate pure" commento serenamente, "Io e Shiva ci eccitiamo guardando"

"È vero" concorda l'interessato, accanto a me, "Ma vorrei che Phineas stesse sopra. Sarebbe come vedere Tyrion che scopa Ditocorto"

Ridacchio, coprendo i lamenti di Phineas.

𝐀𝐔𝐃𝐄𝐍𝐓𝐄𝐒 𝐅𝐎𝐑𝐓𝐔𝐍𝐀 𝐈𝐔𝐕𝐀𝐓 - mclennonWhere stories live. Discover now