Capitolo 22

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Finalmente era arrivata la primavera.
L'odore fresco di maggio aveva rallegrato un po' tutti gli studenti, che erano agitati per gli esami di fine anno che si sarebbero tenuti a breve.

Chloe ed Hermione erano le uniche ad aver studiato qualcosa, mentre Harry e Ron non facevano altro che temporeggiare come al loro solito.

"Dovreste studiare per gli esami di fine anno invece di perdere tempo" li informò Hermione con il suo solito tono di superiorità mentre i ragazzi giocavano l'ennesima partita a scacchi. Nello stesso istante in cui Hermione pronunciò quelle parole la regina bianca colpì il cavallo di Harry buttandolo rovinosamente al suolo, sotto il sorrisetto compiaciuto di Ron che non aveva alcuna intenzione di dar retta alla riccia.

"Hermione ha ragione, come pensate di superare gli esami se non avete ancora aperto libro?" intervenne Chloe sfogliando l'ennesima pagina del suo libro di pozioni, riletto minimo una quindicina di volte.

"Copiando da te?" rispose Ron sarcasticamente.

"No, non lo farai" la vocina di Hermione appariva dura e infastidita. Qualche volta poteva essere davvero troppo severa per una ragazzina di undici anni.

"Comunque sia, ho visto Piton poco fa" sussurrò avvicinandosi ai ragazzi con il viso, così che nessun altro potesse sentirli, guadagnandosi immediatamente l'attenzione dei tre.

"Parlava con Raptor, sembrava una cosa seria. E ad essere sincera ho una pessima sensazione"

Harry sospirò pensieroso.
"Piton lo starà sicuramente minacciando. E se Raptor fosse uno dei professori che protegge la pietra? Magari sta cercando il modo di corromperlo per farsi dire come passare" osservò.

"Non credo che lo farebbe mai. Se Silente si fida a tal punto di Raptor da affidargli una missione simile non dev'essere tanto semplice estirpargli informazioni" replicò Chloe chiudendo finalmente il suo libro per prestare la sua completa attenzione alla conversazione.

"Andiamo, ma l'avete visto? Come potrebbe Silente fidarsi di uno di lui!" esclamò Ron.

"Non metto in dubbio la coscienza di Silente, ma forse Ron ha ragione...Raptor è terrorizzato da Piton. E se gli avesse rivelato tutto?" intervenne Hermione.

"Dobbiamo parlare con Silente" disse Harry ad un tratto.

"Ma sei matto? Noi non dovremmo sapere tutte queste cose, potremmo finire nei guai!" continuò il rosso.

"Non so te, ma preferisco beccarmi una punizione piuttosto che lasciare che Piton si impadronisca della pietra. Chissà cosa potrebbe farci!"

"Harry ha ragione. Dobbiamo parlare con Silente, adesso" annuì Chloe.

I quattro si incamminarono verso l'ufficio del preside a passo svelto.
Ron continuava a lamentarsi di quanto fosse stupidi immischiarsi in una cosa del genere, Harry ed Hermione continuavano a formulare ipotesi su ipotesi, mentre Chloe era l'unica rimasta in silenzio. C'era qualcosa che non andava, se lo sentiva.

Di fatto, si presentò la McGranitt di fronte a loro, con il suo solito sguardo severo.

"Professoressa, dobbiamo parlare immediatamente con il professor Silente!" ne approfittò Harry.
Lei parve sorpresa da quella richiesta, ma come al suo solito non si scompose.
"Temo che il professor Silente non sia qui. Ha ricevuto un gufo dal Ministero della Magia ed è dovuto andare subito a Londra" li informò seccata con un'occhiata sospettosa.

A Chloe mancò un battito. Tutto era più chiaro, e l'ansia iniziò a crescere dentro di lei. La sua mente iniziò a lavorare su tutte le possibili cause, ma tutto tornava sempre al suo primo pensiero; Silente era stato sicuramente ingannato, non poteva essere una coincidenza: Piton avrebbe colpito quella notte, approfittando dell'assenza del preside.

The first shade of YOU / Chloe Potter e la Pietra FilosofaleWhere stories live. Discover now