Capitolo 18

144 8 0
                                    

Chloe spintonò con impazienza la massa di studenti che viaggiavano in direzione opposta alla sua. Qualcuno la guardava male, altri la insultavano e altri si limitavano ad abbassare la testa arrabbiati, ma lei non aveva tempo per le scuse. Doveva vedere Harry, immediatamente.

"Avete visto Harry?" si rivolse con il fiatone ad un gruppo di Grifondoro di qualche anno più grandi, che scossero la testa.

La ragazzina cercò in Sala Grande, nella biblioteca, persino nel bagno di Mirtilla Malcontenta, ma di suo fratello non c'era traccia. Quindi arrivò alla conclusione che doveva trovarsi nella sua sala comune.

Raggiunse in fretta l'entrata, dove un grande quadro raffigurante una signora abbastanza in carne la fissava stranita.

"Parola d'ordine?" le chiese altezzosamente.

"Non si preoccupi, qualcuno mi farà entrare..." rispose sbuffando.

Aspettò qualche minuto prima di vedere una figura in lontananza, che sembrava venire proprio verso di lei.

"Baston!" sospirò sollevata, ma senza nascondere quella punta di agitazione nella voce che la accompagnava ormai da qualche ora.

"Potter! Che...piacere vederti qui" replicò lui sarcasticamente, con uno sguardo indagatore.
Cosa ci faceva Chloe davanti all'entrata del dormitorio dei Grifondoro?

"Baston, mi serve che tu mi faccia entrare" lo pregò lei cercando di trasmettergli con uno sguardo la necessità che aveva di vedere suo fratello.

"Sei impazzita? Nella sala comune dei Grifondoro possono entrare solo i Grifondoro" disse leggermente turbato e confuso da quella richiesta.

"Non te lo chiederei se non fosse importante" tentò lei di nuovo, assumendo l'espressione più seria che avesse mai avuto in vita sua.

Oliver corrucciò la fronte.
"Non posso svelare la parola d'ordine a chiunque. In meno di dieci minuti l'intera sala dei Serpeverde la verrebbe a sapere" disse rivolgendole uno sguardo che trapelava quasi una sottile accusa nei confronti della ragazzina, che dal canto suo non poté fare a meno di rimanere leggermente ferita da quelle parole.

"Credi davvero che farei una cosa del genere?" gli chiese sconvolta.
Era una serpe, ma era pur sempre una Potter. Non avrebbe mai fatto nulla che potesse in qualche modo fare un torto a suo fratello.

"Non lo so, Potter. Lo faresti?" rispose lui retoricamente.

"Certo che no!"

"E questo chi me lo garantisce?"

La ragazzina dovette stringere gli occhi e prendere un respiro profondo. Non erano passati neanche cinque minuti e già la sua pazienza era arrivata al limite.
Era una stupidissima parola d'ordine, che se ne sarebbero fatti i Serpeverde?

"Baston, ho bisogno di vedere mio fratello" proferì Chloe a denti stretti reprimendo la voglia di fare una scenata.

Oliver si mise una mano sul mento assumendo un'aria pensierosa, per poi puntare nuovamente lo sguardo negli occhi verdi della serpe.

"Potrei anche decidere di farti entrare" rivelò ad un tratto sorprendendo la mora, che stava già iniziando ad assumere un'espressione sollevata.
"Ma..." la interruppe il Grifondoro prima che lei potesse ringraziarlo.

"In cambio dovrai fare una cosa per me"

"Cosa dovrei fare?" chiese lei curiosa.

"Dovrai convincere Potter a partecipare alla partita contro i Tassorosso"

Lei lo osservò confusa.
"Harry non vuole giocare?"

Le sembrava surreale che il fratello non volesse partecipare ad una partita. Non faceva che parlare del Quidditch nelle ultime settimane, e stava anche diventando piuttosto stancante.

The first shade of YOU / Chloe Potter e la Pietra FilosofaleKde žijí příběhy. Začni objevovat