Capitolo 19

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"Non possiamo lasciare che quel viscido figlio di papà lo vada a raccontare in giro!" esclamò Ron esausto, sfogliando svogliatamente una pagina del libro di pozioni.

"Pensate davvero che lo farebbe?" intervenne Hermione chiudendo il suo, che aveva letto e riletto minimo cinque volte.

"Stiamo parlando di Malfoy. Farebbe di tutto pur di metterci nei guai" sospirò Harry stringendo i pugni sotto al tavolo.

"Io sono più preoccupata per quello che potrebbe succedere a Hagrid. Tenere un drago a pochi metri della scuola lo farebbe licenziare!" continuò, seguita immediatamente dal rosso.
"Scommetto che l'ha già detto a Silente. Non vede l'ora di farci espellere"

"Non lo farà. Almeno non adesso" disse poi Chloe, beccandosi le occhiate confuse dei suoi amici.

"Posso dire di conoscerlo più di voi, e fidatevi quando vi dico che può essere davvero meschino. Vuole tenerci sulle spine e farci credere che farà la spia da un momento all'altro. Non dovete dargli la soddisfazione di essere intimoriti da lui, è esattamente quello che vuole" concluse poi talmente sicura di se che il fratello le rivolse un'occhiata stranita.

"Da quando conosci così bene Malfoy?" chiese poi corrucciando la fronte.

"Non fraintendermi, Harry" sospirò lei seccata.
"Ma sono costretta a passarci molto tempo insieme sai, apparteniamo ala stessa casa e abbiamo gli stessi amici" continuò con voce cantilenante.

Le supposizioni di Chloe risultarono essere corrette.
Malfoy non perdeva occasione per rinfacciarle ciò che aveva visto e minacciarla di dirlo in giro.
Una sera, mentre erano a cena, stava quasi per parlare davanti a tutta la tavola.

"Come sta il tuo amichetto Hagrid, Potter?" la derise divertito.

"Puoi chiudere la bocca o devo strapparti le corde vocali?" rispose lei duramente.

Lui ghignò, consapevole di averla in pugno.
"Chissà se l'anno prossimo ci sarà un altro guardiacaccia..." continuò lui con aria pensierosa "Magari Silente sc-"
Prima che potesse concludere la frase Chloe si fece prendere dal panico.
Lo guardò sconcertata e senza che la sua mente collegasse ciò che stava per fare afferrò la mela che aveva davanti e gliela lanciò addosso, colpendolo proprio in testa e seguito da un sonoro "Ahia!"

La guardò truce mentre si massaggiava il punto colpito.
"Sei impazzita?" ringhiò arrabbiato.

"Non ho potuto resistere" rispose lei semplicemente con un sorrisetto.

Dopo quell'avvenimento, Malfoy sembrava sempre più propenso ad infastidirla in ogni istante. Era diventato un peso davvero insostenibile.
Chloe se lo ritrovava in biblioteca, al banco accanto al suo, in sala comune, persino fuori dal bagno femminile!

"Giuro che se vedo un'altra volta la tua faccia ti disintegro" ringhiò Chloe a denti stretti accelerando il passo.
Malfoy tuttavia, non aveva intenzione di demordere.
Si affrettò a raggiungerla senza esitazione, con un sorriso divertito.

"Sai potrei anche decidere di farti un favore...e dimenticare ciò che ho visto quella notte"

Lei si fermò di botto e si voltò impaziente verso di lui, con il volto accigliato.

"E io dovrei credere che tu faresti mai un favore a me?" chiese retoricamente stringendosi i libri al petto.

Lui alzò le sopracciglia.
"Beh, perché non dovresti?" rispose con la sua solita voce mielosa e un sorriso così falso che a Chloe venne quasi l'istinto di alzare gli occhi al cielo.

"Perché non mi fido di te" rispose seccata e si voltò subito dopo, riprendendo a camminare con lui che le stava ancora alle calcagna.

"Non mi pare che tu abbia altra scelta"

The first shade of YOU / Chloe Potter e la Pietra FilosofaleWhere stories live. Discover now