20. 🍏Le radici del cuore🍎

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Il sole entra libero e scintillante dal finestrone della suite che involontariamente è rimasto aperto ieri notte. I suoi fasci luminosi scaldano e  colorano i nostri corpi fino a farli indispettire. Le braccia di Fabrizio e Gioele mi stringono come se fossi la cosa più preziosa al mondo e dal quale non vorrebbero mai separarsi. Ciò mi fa sentire amata e al sicuro. Nonostante ciò ho un appuntamento che nemmeno l'amore di entrambi vale un briciolo di quello che provo.

Finalmente oggi posso riabbracciare il mio adorato figlio. Lentamente cerco di sciogliermi dal groviglio delle loro braccia e con un po' di fatica riesco liberarmi. Il sole esalta la loro rara bellezza e io avvampo al solo ricordo che scivola lento sul mio corpo bagnato. La melodia che  ci ha travolti,  ha suonato le stesse note, che da un cambio all'altro non si è patita la pausa. Tutto è scivolato come mani esperte sulla tastiera di un pianoforte. Note dolci, sensuali e potenti hanno dato vita a un nuovo spartito.

Uno che probabilmente sarà difficile da concepire ma unico e irripetibile per chi lo riproduce. Ormai siamo un "noi". Un'unica melodia di un'unica canzone. Silenziosa mi dirigo in bagno a lavarmi e a prepararmi. L'acqua del soffione della doccia scende a catene di goccioline tiepide che subito ridestano il mio corpo dal sonno. Chiudo gli occhi godendo appieno di questa meravigliosa e appagante sensazione. Mi insapono e mi sciacquo rigenerata dall'intenso profumo di rose lasciato dal bagnoschiuma. Premo il miscelatore quando un corpo duro preme contro il mio. Non ho bisogno di guardare, sussulto al suo tocco e chiudo gli occhi pregando che sia solo l'inizio del mio buongiorno. I miei seni nudi ed eccitati si inturgidiscono al tocco delle sue dita.

Mi piego ed espiro lasciando un  lamento di piacere. «Non posso resistere una giornata intera senza il tuo succo» sussurra al mio orecchio mentre in mezzo alle  gambe sento scivolare liquidi bollenti e vischiosi. «Ecco la mia Sara... La mia dolce  mela da mordere e da succhiare. Vieni da me» con una mossa veloce mi alza la coscia, la sorregge con il braccio muscoloso e guizza con il capo  tra le labbra della mia vagina che continua a colare bramando la danza della sua lingua.

«Giò!» Mi aggrappo ai suoi capelli e mi perdo in un vortice di emozioni magiche. Arrivata quasi all'apice, apro gli occhi e vedo Fabrizio oltre la porta scorrevole del box doccia che all'immagine di me e Gioele insieme, si masturba eccitato, leccandosi le labbra. Tutto ciò mi travolge e mi lascia senza equilibrio. Io che cammino come un funambolo tra i due uomini che si cibano di me e si nutrono di un'unica donna. Come posso bastare a entrambi? Io così piccola e insignificante.

Gioele per fortuna non vede il fratello e mi porta all'esplosione, dissetandosi finalmente di quanto desiderava. L'utero si contrare e non si accontenta della magica tortura al clitoride. Vuole di più, io invece voglio succhiarlo e farlo esplodere e scivolare sul mio ventre, tanto che mi abbasso e avvolgo la sua erezione con la lingua. Il suo sapore mi piace, è dolce come il profumo del mandorlo in fiore, le gocce che lascia al mio affondare sono delicate. La sua testa si piega sul mio collo, lasciandosi libero di godersi i miei giochi di prestigio.

Se per suo fratello sono una Dea, per lui sono una maga, è ancora incredulo su come io sia in grado di portarlo dove mai nessuna è riuscita. Per me è facile! Io lo amo e amo farlo godere. Il respiro e i lamenti si infittiscono, Fabrizio continua a toccarsi e vederlo così carico mi fa ardere le carni umide e vogliose. "Sara... Sara... Vengo!" lascio scivolare la sua venuta sul mento affinché possiamo leccarla entrambi e finire con un bacio al sapore di passione peccaminosa. Lascio andare un Ti amo mentre lo avvolgo in un abbraccio.

"Che cosa mi fai Sara... Sono tuo, ti amo." Sorrido lusingata dalle sue parole, sgancio le mie iridi dalle sue e lentamente ci separiamo e andiamo a pulirci il volto dal peccato appena consumato. Ho ancora gli occhi di Fabrizio puntati su di me e il fuoco che pulsa la sotto mi irretisce al tal punto di trovarmi a volteggiare tra le sue braccia. Gioele apprende in pochi attimi tutto quello che è accaduto e con il sorriso esce dal bagno sfiorandomi l'orecchio con la lingua. «Vi aspetto al ristorante per la colazione»Fabrizio strizza l'occhio e le mie guance si tingono di rosso appena la sua erezione pulsante finisce per premere sul mio ventre.

170 kili di mele -Schiavi di un amore-🍏 🍎Where stories live. Discover now