2. 🍏Rifiuto🍎

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Per risplendere non abbiamo bisogno di gioielli. I diamanti più preziosi per un uomo, sono contemplabili nello scintillio di due iridi libere di ammirare il sole senza schermi. Il fascino, la classe e la bellezza sono altra cosa.


La strada che mi divide da casa di Giacomo e Martina sembra interminabile. L'ansia mi attanaglia lo stomaco.

Non credo ad una sola parola di quello che hanno detto quei finanzieri! Le accuse sono infondate! Mi mio marito è un uomo onesto e la sua azienda lavora troppo per avere altri impegni di dubbia natura. Non ha bisogno di altri guadagni. Sarà stato qualcuno invidioso di lui, ne sono certa!

Un'automobile dall'altra corsia emette un lungo suono di clacson, mi ridesto dai pensieri e prontamente sterzo, rientrando nella mia corsia. Una massiccia dose di adrenalina frizza nell'interezza del mio corpo che poteva essere stato appena sminuzzato dalle lamiere, se quel poveraccio non mi avesse svegliata dal torpore e dallo schifo che è diventata la mia esistenza.

Basta Sara! Stai attenta! Concentrati e stacci con la testa. Vuoi morire? In effetti vorrei morire! Sarebbe tutto più semplice, non dovrei subire le chiacchiere e i pettegolezzi che si creeranno nelle prossime ore.

Accendo il pulsante dell'auto radio e mi metto a cantare a squarciagola la canzone più bella che io conosca.

"Sere nere" di Tiziano Ferro.
Che non c'è tempo
Non c'è spazio
E mai nessuno capirà
Puoi rimanere
Perché fa male male
Male da morire
Senza te

Il ritornello migliore e peggiore di sempre, quello che sradica sadico la mia rabbia e il mio dolore dal petto, fino a farmi scoppiare in un pianto dove riecheggiano urla e singhiozzi.

Il telefono squilla, accosto e premo il tasto verde. Con la mano asciugo le lacrime e tiro su con il naso.

«Pronto! Chi è?»
«Buongiorno! Sono il legale di suo marito, la aspetto con la parcella di cinquemila euro alle ore sedici, presso il mio studio in via della Spiga! Non un minuto in più, altrimenti Mauro potrà difendersi da solo in tribunale!» Interrompe con sdegno la conversazione.

La telefonata cade senza darmi il diritto di replica. Dal tono e dalla pesantezza della voce di quel cavernicolo si denota moltissima maleducazione e ignoranza.

Perché Mauro avrà scelto questo personaggio? Sarà suo complice? Si conoscevano già? Sono sempre più incredula. Sembra di vivere una realtà non mia. Ieri mattina ero a fare shopping a là Maison Chanel e questa mattina sono la moglie di un delinquente.

Finalmente arrivo in Corso Sempione, dove vi è la casa dei miei amici. Il parcheggio privato dovrebbe essere il numero E19, posteggio l'auto e trovo i ragazzi ad attendermi davanti all'ascensore.

Martina in tutta la sua eleganza mi fa cenno di seguirla. Giacomo un po' più preoccupato, rimane serio.

«Vieni, Sara! Entra.» Con le braccia mi circonda vita e spalle in un saldo abbraccio.
«Vedrai, andrà tutto bene... ti aiuteremo noi, non disperare» al suo abbraccio si aggiunge quello di Giacomo che sa sempre infondere calore e sicurezza.

Finalmente raggiungiamo l'ingresso della loro lussuosa dimora che si apre in un salone vittoriano, dove Amelia, loro fedele colf, ci raggiunge con te e pasticcini, sollevandoci dall'impiccio di borse e soprabiti.

«Amelia! Appena hai finito, prepara un bagno caldo e abiti puliti per la signora» comanda Martina

«Certamente, signora!» replica ubbidiente la domestica.

«Ora bevi un po' di te e concediti un bel bagno caldo, poi parleremo.»

«No! Martina, no! Adesso voglio sapere tutto»trafiggo Giacomo con gli occhi iniettati di sangue, pretendendo una risposta.

170 kili di mele -Schiavi di un amore-🍏 🍎Where stories live. Discover now