24. Ritorno al passato

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KIMBERLY

Due anni prima

Stesa sul letto, osservo il soffitto coperta da un piumone rosa cipria. Qui in Canada l'inverno è arrivato prima ed è glaciale. Non siamo neanche alla fine di Dicembre, e questa di oggi sarà già la quinta bufera di neve.

<<Kimberly mi stai ascoltano? Per l'amor del cielo.>>

Sbuffo infastidita dal comportamento di Kay. Per evitare di dover sentire ancora le sue urla, punto il mio sguardo su di lei.

La mia migliore amica non ha ancora accettato il fatto che non parteciperò al ballo d'inverno della scuola. Nonostante l'abbia avvisata delle mie intenzioni circa un mese prima, oggi, si è presentata come un fulmine al ciel sereno nella mia camera ed ha iniziato a tirare fuori dai suoi borsoni firmati, miliardi e miliardi di vestiti per il ballo, come se niente fosse.

<<Non verrò al ballo Kay.>> Ripeto per la milionesima volta come un automa.

Mi alzo dal letto per posizionarmi davanti allo specchio, che è sopra la mia scrivania. Prendo la spazzola ed inizio a pettinare i miei lunghi capelli neri per eliminare tutti i nodi. Adoro quando lui può passarci le mani dentro senza incontrare ostacoli. Amo il suo modo di toccarmi, mi fa sentire speciale, come non mi ero mai sentita prima d'ora nei miei diciott'anni di vita.

<<Non puoi mancare Kim. E' il nostro ultimo ballo d'inverno al liceo. Il nostro ultimo ballo insieme.>>

L'ultimo anno di liceo. Chi l'avrebbe mai detto. Quando è iniziato, stentavo a crederci. Adesso che siamo a metà, e che la fine è sempre più vicina, non vedo l'ora che finisca. Non vedo l'ora di poter realizzare i miei sogni e perché no, trasferirmi a New York con lui.

Scuoto la testa e ritorno al presente. Vorrei tanto che le parole di Kay mi toccassero, ma in realtà non mi fanno alcun effetto. Una delle sue più grandi capacità è quella di far sentire in colpa le persone talmente tanto da fargli accettare, poi, qualsiasi tipologia di compromesso. Mi è già capitato.

In realtà Kay non freme dalla voglia di andare al ballo con me, freme dalla voglia di poter competere e vincere contro di me. E' successo a tutti i precedenti balli scolastici. Non volevo mai andarci, ma puntualmente lei mi convinceva dicendo che non sarebbe stata la stessa cosa senza di me. Ed era vero. Arrivavamo al ballo, gli occhi di tutti si posavano su di noi, lei veniva considerata la più bella delle due, e poi dell'intera sala, e mi lasciava da sola per tutta la serata.

L'ho sempre accontentata, ma stasera no. Questa serata è la mia, la nostra serata e sarà perfetta.

<<Non posso credere che stai dando buca alla tua unica e vera amica per uscire con quel dottorino da strapazzo.>> Si imbroncia gettandosi sul mio letto.

Scuoto le spalle come se niente fosse, e torno a concentrarmi davanti al mio armadio alla ricerca di qualcosa di perfetto da indossare stasera. Ieri ho passato tutta la giornata all'interno del centro estetico più grande di Toronto. Mi sono lasciata coccolare con innumerevoli massaggi. Ho ridato luce al viso con delle maschere ed ho fatto un manicure, che non soltanto mi ha lasciato le mani estremamente morbide, ma anche curate.

Con lo sguardo seziono tutti gli abiti presenti nella cabina armadio. Non voglio optare per niente di troppo elegante, ma neanche per qualcosa di troppo comodo. Voglio essere bella e sensuale ed allo stesso tempo giovanile.

<<Forse dovrei dire a tuo padre che gli hai rifilato una bugia, che invece di venire con me al ballo, uscirai col dottorino. So che non gli piace molt...>>

Ridammi luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora