Capitolo 17

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Hope
<Sei ancora sveglia?>.
Il sussurro della voce di Hayden mi fa sorridere e cerco di non muovermi sotto le coperte e di non fare nessun tipo di verso.
<Hope>, sussurra ancora chiudendo la porta piano e poi camminando verso il letto.
Sento i passi che sono delicati sul pavimento e sento i suoi versi soprattutto quando sbatte ad un angolo delle letto con il ginocchio e cerca in tutti i modi di non lamentarsi.
Non ha nemmeno accesso la luce, e avrebbe potuto tranquillamente accendere la torcia del telefono. Penso che non gli sia venuto in mente.

Sposta il piumone e cerca di mettersi nel letto senza fare troppo rumore e poi finalmente si copre con esso. Io stesa sulla parte sinistra e lui sulla destra.
<Stai dormendo?>, domanda in un sussurro picchiettando un dito sul mio naso.
<No>, rispondo semplicemente facendolo sbuffare.
<E non me lo potevi dire? Avrei accesso la luce scusa eh>, si lamenta ed io sorrido.
<Potevi accendere la torcia del telefono, ma il cervello di voi maschietti è ridotto>, ribatto portando le gambe vicino al petto e chiudendomi a riccio su me stessa.

Hayden accende la lampada che si trova sul comodino e poi si volta verso di me.
Siamo faccia a faccia e pare che non abbia nessuna voglia di dormire.
Sono appena le dieci e non credo di essere mai andata a dormire a quest'ora.
<Posso farti una domanda?>, chiede mentre nei suoi occhi scuri riesco a specchiarmi.
La luce della lampada gli fa solo da contorno, il suo viso rimane quasi nell'ombra essendo in controluce.
<Dipende che domanda è>, rispondo infilando le mani sotto al cuscino.
È un'abitudine che ho da quando sono piccola, le infilo sotto di esso e quando sono ben calde poi le avvicino al viso. Ho questa strana cosa di avere sempre le mani ed i piedi perennemente congelati.
Anche d'estate, e la cosa è davvero stranissima.
<Se durante la notte ti abbraccio, tu mi dai un calcio nel mio attrezzo?>, chiede ridendo e facendo ridere anche me.
<Giusto un paio, si>, spiego continuando a ridere mentre lui poggia la mano sul mio fianco e poi arriva fino alla schiena.
<È la prima volta che dormi con un ragazzo?>, chiede continuando una specie di percorso immaginario sulla mia schiena.
<Si, a parte mio fratello>, ammetto ripensando alle prime sere quando i miei hanno divorziato e lui veniva spesso nel mio letto per farmi compagnia.
Parlavamo fino a tardi e giocavamo, ridevamo e poi io mi addormentavo sempre all'improvviso. La cosa bella era che al mattino lo trovavo ancora vicino a me.
<Tu avrai dormito con un sacco di ragazze>, affermo mettendomi pancia in giù e alzandomi sulle braccia.
Lui mette una mano sotto le testa e mi osserva.
<Cosa te lo fa pensare Hope?>, domanda con voce bassa e sottile. Con un filo di voce.
<Beh...sei...sei bello e...uff niente>, rispondo abbassando la testa per la vergogna.
Gli ho appena detto che è bello, qualcuno prepari una fossa.
<Quindi sono bello per te>, ripete le mie parole ed io sapevo che avrebbe preso in considerazione solo quel pezzo.
<Nel senso...allora, beh...sei carino...?>, cerco di spiegarmi ma la cosa mi viene un po' difficile.
<È una domanda o un'affermazione?>, mi chiede lui ridendo sporgendosi verso di me e sfiora la mia testa con la sua.
<Sei carino>, affermo guardandolo negli occhi adesso.
<Grazie, mi sento meglio adesso>, scherza lui ridendo.
<Quindi ti posso abbracciare?>, domanda ancora.
<Se non oltrepassi il limite, si>, rispondo e lui annuisce.
<Ho dormito solo con due ragazze in vita mia, Eleonor e la mia ex fidanzata>, ammette mentre guarda il soffitto ed io osservo i lineamenti del suo viso.
<Perché vi siete lasciati?>, domando curiosa.
<Perché eravamo troppo diversi, volevamo cose diverse, io stavo cambiando e lei non c'entrava nulla nella mia vita>, mi spiega voltandosi poi verso di me.
<Si dice che gli opposti si attraggono>, affermo ripetendo una frase che ormai si dice da secoli.
<Io non credo a questa frase>, ribatte lui girandosi di fianco e toccando con la mano la mia coda.
<Se due persone sono troppo diverse, non avranno mai un punto di incontro. Io volevo bianco e lei nero, io volevo la notte e lei il giorno>, continua spiegandomi un suo pensiero.
<Non potevate avere insieme il grigio ed un bel tramonto?>, chiedo togliendogli dalla fronte un piccolo riccio giallo.
<Forse non volevo quello, o forse non lo volevo con lei>, risponde abbassando lo sguardo sulla sua mano che rimane ferma sulla mia schiena.
<Eri innamorato?>, chiedo mentre lui si spinge verso di me infilando la testa nella piccola fessura delle mie braccia così da trovarsi quasi sotto di me.
La mia mano si posa sui suoi capelli e la mia gamba sinistra sul suo busto con la sua mano che la accarezza con delicatezza.
<Cos'è l'amore?>, mi chiede inaspettatamente.
<Mi chiedi di spiegarti un po' l'impossibile>, dico sorridendo.
<Non lo so se ero innamorato, la baciavo e...e all'inizio mi piaceva tanto poi non so cosa è cambiato>, mugugna facendo piccoli cerchi sulla mia coscia che mi provocano il solletico.
<Mi fai il solletico Hayden>, replico muovendo la gamba per farlo smettere.
<No cazzo, ferma>, ribatte subito afferrando la mia gamba con forza ed io solo adesso mi accorgo di quello che ho fatto.
<Oh merda...>, sussurro sbarrando gli occhi e spostandomi lontano da lui.
<Tutto ok, ti stavo prendendo in giro>, dice lui ridendo mentre io lo guardo con aria di accusa.
<Ma tu sei scemo>, replico dandogli un piccolo colpo sul petto.
<Dai torna qui che fa freddo>, mi dice afferrando la mia mano e tirandomi verso di sé.
Sopra di lui.
<Copri bene, se no poi fa freddo>, parla mentre cerco di aggiustare la coperta sopra di noi.
<Però stai attenta>, mi avverte sorridendo innocentemente.
<Che idiota>, mugugno poggiando la testa sulla mano al lato della sua.
<Tu sei mai stata innamorata?>, mi chiede poi.
<No>, rispondo scuotendo la testa.
<Davvero? Di solito le ragazze si innamorano subito>, dice lui stupito.
<Chi l'ha detta questa cazzata?>, chiedo ridendo.
<Beh, ad esempio Klara si è innamorata subito di Aaron>, mi spiega lui parlando sicuramente della ragazza del suo amico.
<Tipo un colpo di fulmine...lui all'inizio non la calcolava proprio poi non so come ma si sono ritrovati a fare un progetto a scuola insieme e da lì non si sono mai lasciati>, continua lui chiudendo gli occhi quando passo le dita sul suo viso.
<Stanno ancora insieme e presto andranno a convivere>, conclude ed io sorrido.
<Mi sembra una cosa molto ma molto bella>, affermo poggiando la testa vicino la sua nell'incavo del suo collo.
Il suo profumo mi arriva al cervello e la sua pelle è così morbida.
Non so come abbiamo raggiunto questo tipo di contatto e questo tipo di "intimità".
Mi fa anche strano in un certo senso, aver iniziato un'amicizia con una persona qui dentro e che adesso sia arrivata a questo.
<Vuoi vedere una cosa?>, mi domanda facendo così alzare il mio viso.
<Detta così...>, scherzo lasciando la frase in sospeso.
<Smettila di pensare ad altro>, mi ammonisce dandomi un pizzico sul fianco.
<Ahia>, mugugno.
Ridendo, prende il suo telefono dal comodino e poi lo sblocca.
Sullo sfondo c'è la foto di una ragazza con lui e dalla somiglianza credo che sia la sorella.
Apre l'app di whatsapp e vedo che ha archiviato alcune chat. E lui clicca proprio su queste, rivelandomi che sono quelle della sua famiglia.
Non le ha cancellate.

Apre quella di sua sorella, che ha salvato come "Ely" ed il suo ultimo messaggio è stato "Vai a comprarmi le caramelle quelle alla frutta".
Sorrido a questo messaggio mentre lui scorre tutta la chat e si ferma su una frase in particolare che ha anche aggiunto ai preferiti.

"Non sentirti mai in meno degli altri, tu sei il mio eroe".
Sotto questa frase c'è anche una foto di Eleonor con una faccia buffa che mi fa sorridere e che fa sorridere anche il ragazzo qui di fianco.

<Questa frase penso che sia una delle più belle e la vado a rileggere spesso>, mi spiega ed io lo stringo a me.
<Mi dai il tuo numero?>, mi chiede poi dal nulla.
<Cosa vuoi farne?>, domando prendendo il suo telefono ed andando sulla rubrica.
<Romperti le scatole ad ogni ora del giorno>, risponde lui ovviamente.
Gli salvo il mio numero e poi blocco la schermata home.
<Ma non ci pensare nemmeno>, ribatto ridendo.
<Domani come lo svolgerai il test?>, mi domanda cambiando totalmente discorso.
<Penso che verrà un professore del college e farò il test con lui>, rispondo beandomi delle sue dita sul mio collo.
Non so come mai tendiamo sempre ad avere un piccolo contatto, quasi come se non riuscissimo a stare fermi quando siamo vicini.
<Se lo dovessi superare poi dovrai seguire lezioni online?>, chiede ribaltando le posizioni.
Adesso quella sotto sono io e lui posa la testa sul mio petto e avvolge il mio busto con un braccio.
<Si, ogni mattina per qualche ora>, dico sorridendo alla vista della sua mano che stringe la mia maglia.
<Che noia>, brontola.
<Tu quando farai domanda all'accademia dei vigili del fuoco?>, domando e lui alza la testa di scatto poggiando il mento sul mio petto.
<Quando esco da qui, devo seguire le lezioni e gli allenamenti di persona>, mi spiega quasi con una nota triste.
<È un lavoro pericoloso>, commento guardando il soffitto.
<È il lavoro della mia vita>, afferma deciso ed io sorrido.
<Lo sarà>, dico chiudendo gli occhi.
Allungo la mano sul comodino per chiudere la lampada e noi veniamo immersi dall'ombra.
<Vuoi dormire?>, domanda con voce roca.
<La l...>.
<Hope, tu non sai cosa è succ...>.

Sky irrompe nella stanza come un tornado ed accende la luce.
Rimane bloccata sui suoi passi quando vede che Hayden è nel mio letto.
<Che palle>, brontola il ragazzo sbuffando ma non muovendosi di un millimetro.
<Ok...eh...che ci fa lui qui?>, domanda la ragazza riprendendosi dal suo stato di trans.
<Allora il fatto è ch...>, cerco di dire alzandomi col busto ma il peso del ragazzo me lo impedisce.
<Chiudi la luce e non fare domande, non stiamo facendo sesso e non stiamo insieme>, dice frettoloso Hayden facendo imbronciare la ragazza che sbatte un piede a terra.
<Scusami tanto se torno in camera mia e trovo un ragazzo nel letto con la mia amica, mi sembra giusto chiedere>, ribatte lei chiudendo la porta.
<Sky non rompere, vogliamo dormire>, replica lui.
<Sei sempre il solito tu, non puoi stare qui>, continua lei non facendosi mettere i piedi in testa da nessuno.
<Certo che posso, tu hai scopato nella mia di stanza se non ricordo male>, si agita Hayden dandomi quasi un colpo nei fianchi.
<Ahia...cazzo>, mugugno.
<Scusa>, sussurra Hayden voltandosi poi a guardare Sky che intanto ha aperto l'armadio.
<Non voglio restare in camera se c'è lui>, brontola lei facendomi alzare gli occhi al cielo.
<Te ne puoi anche andare, Andrew sarà felice di sapere che avrete la stanza tutta per voi>, ribatte Hayden tornando a poggiare la testa sul mio petto.
<Stai sicuro che me ne vado>, replica lei e non capisco perché sia così arrabbiata.
<Puoi non ribattere, per favore?>, chiedo ad Hayden sottovoce mentre cerco di alzarmi.
<Mh...>, brontola il ragazzo quando mi alzo.
<Che succede?>, domando a Sky che prende le sue per restare da Andrew.
<Volevo solo dirti che Peter ha baciato una ragazza e lei gli ha tirato uno schiaffo>, dice quasi ridendo.
<Cosa ha fatto?>, chiede Hayden alzando il busto.
<Diciamo pure che lei l'ha rifiutato e Kimberly penso che lo verrà a sapere presto>, risponde lei chiudendo la borsa.
<Devo andare da lui>, afferma il ragazzo alzandosi dal letto e prendendo il telefono dal comodino.
<Adesso te ne vai?>, gli domanda Sky indispettita.
<Devo andare da lui...eh...Hope...>, sussurra avvicinandosi a me.
<Tutto ok, vai da lui su>, dico indicandogli la porta.

Chiude essa alle sue spalle ed io rimango con Sky che mi guarda con la bocca aperta.
<Mi spieghi cosa è successo?>, domanda scioccata.
<Nulla>, rispondo alzando le spalle e tornando a letto.

Non è successo nulla.

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