Capitolo 31

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-Hey- dei polpastrelli ruvidi mi cinsero in una morsa i fianchi sfiorati da un morbido maglione grigio che mi ricadeva sulle cosce

gemetti con un sobbalzo, facendo sfregare il braccio sulla venatura del vecchio tronco dove facevo peso da un lato

-Vieni con me?- biascicò toccando con le labbra umide il lobo freddo del mio orecchio sinistro,rabbrividii

-Cosa?-grugnii torcendo il busto davanti alla sua sagoma che ancheggiava fremente

-Andiamo a farci una passeggiata,-sputò -che ci frega di sto fottuto falò- accigliò con un ghigno

-Ma cosa vuoi?-soffiai inarcando le sopracciglia

-Andiamo su-strattonò il moro mordendosi il labbro inferiore

-Avviati,-sputai dandogli le spalle -ah, e avverti il tuo amico che sta notte dorme nella sua tenda che io ho la mia -sputai atona con un cipiglio

-Sei una verginella del cazzo-gemette inasprendo la mandibola delineata

-Ed io ti consiglio Federica la mano amica -boccheggiai sogghignando,arrancando lontana da quello sguardo che mi stava bruciando la schiena

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Amber's Pov

-Obbligo- bofonchiò l'ambrato cardando le dita lunghe tra i capelli corvini

-Bacia Cloe,-rise a fior di labbra il biondo -davanti a noi- profetizzò gesticolando in modo teatrale

-Luke,ti uccido fratello-sputò l'ambrato pizzicandosi col pollice e l'indice il labbro inferiore -Vieni dai- sospirò allungando il braccio lungo verso il collo della mora,che aveva le gote infiammate.

Cloe era nuova in questo mondo,non l'era mai piaciuto,odiava le attenzioni,sopratutto in uno spazio così ristretto durante la seconda notte di un campeggio di giovani eccitati

-Bene Luke tocca a te,-squittì la mora -cosa scegli?-mugolò schiudendo le labbra

-Verità- sputò il biondo

-Chi è stato il tuo primo amore?- biascicò la mora portandosi i lunghi ciuffi scuri dietro le orecchie

-Verità fratello-soffiò l'ambrato schiudendo le palpebre in due fessure

-Emily,in prima media-farfugliò boccheggiando

-Chi è Emily?- gemetti frustrata

-Vecchia fiamma-rise a fior di labbra l'ambrato con un ghigno

-Lei è il tuo primo amore?- mugolai sussultando -Una bambina in prima media?- assottigliai le sopracciglia schiudendo le labbra trucidate

-Ma stavo scherzando- bofonchiò

-Ma hai perso la ragione,davvero,-gemetti facendo peso sulle piante per alzarmi torreggiante dinanzi alle figure sedute sul suolo sottostante -me ne vado buonanotte- sputai atona arrancando all'esterno di quella gabbia dove potevo sentire il mondo crollarmi sulle spalle

Spesso avevo pensato a me e Luke come delle sagome,piatte,lineari. Come due fogli bianchi legati nello stesso raccoglitore,pronti per essere scritti,usati e scavati a fondo dall'inchiostro. Noi eravamo due punti alla fine di una frase,eravamo una retta,uno stesso punto d'origine ma infinite. Io lo amavo.
Mi sentivo il terzo puntino di sospensione quello che ti da un senso di infinito,di avvenire. E lui per me era la lettera maiuscola,la certezza,che spesso mi dava delle incertezze

-Ahi- sussultai quando una fitta mi colpì il diaframma che premeva,l'esofago bruciava,mi sentivo di morire o peggio

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HarmsWhere stories live. Discover now