0.8 ; Thorns

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"Careful, I'm beautiful, but you wouldn't like what's within
for while reveling in my form, you'll only bleed from my sins."

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Baekhyun cambiava umore molto spesso, in quell'ultimo periodo. C'erano giorni in cui si sentiva bene da solo, in cui voleva andare avanti con la sua vita e vedere cosa avesse in serbo per lui, in cui si sentiva speranzoso - e giorni in cui avrebbe solo voluto qualcuno accanto a sé. Era stato in qualche relazione e doveva ammetterlo, niente era bello come avere qualcuno vicino, pronto a consolarti o a darti un po' di affetto. Eppure non la reputava una cosa semplice, anzi, connettersi con l'anima di qualcun altro era forse una delle cose più difficili al mondo. Le persone sanno essere davvero subdole e crudeli, e ne aveva incontrati molti di soggetti simili. Credeva di essere una calamita per le persone con evidenti problemi, che avevano bisogno di essere aiutate e che invece li scaricavano su di lui come se fosse uno psicologo quando loro erano gli unici ad averne bisogno in primo luogo. Continuava a ripensare a Taeyong, a quanto avesse voluto dargli una possibilità, a come sapeva di non esserne in grado. Non pretendeva che lui lo capisse, sapeva di poter essere molto complicato, a volte.

Aveva saltato scuola quella mattina perché non si era sentito molto bene, in realtà credeva che il pollo che avesse cucinato sua madre fosse andato a male ma non glielo disse per non ferirla - dopotutto si era guadagnato un giorno di vacanza grazie a quel piatto preparato in quel modo. Quel pomeriggio avrebbe dovuto studiare per la verifica di matematica del giorno dopo, tuttavia decise di uscire a prendere un po' d'aria, aveva proprio bisogno di staccare da tutto e prendersi del tempo per lui visto che aveva pensato molto, quella mattina. Stava ascoltando della musica rilassante, anche se aveva tolto una cuffietta perché i suoi genitori gli avevano sempre detto di non camminare con le cuffie e la musica alta altrimenti qualcuno lo avrebbe investito, cosa che lo aveva lasciato traumatizzato per sempre visto che era solito farlo spesso prima che loro gli raccomandassero di stare attento. Si fermò a guardare un gruppetto di ragazzini sul lato opposto della strada, avevano sulla quindicina di anni, sorrise perché sembravano tutti per lo più spensierati e felici, si spintonavano a vicenda mentre ridevano e facevano casino. 

Aveva quasi raggiunto il parco, si era acceso una sigaretta nel frattempo e stava cercando di rilassarsi guardando il cielo. Era pieno di grandi nuvole scure e cariche, ma le previsioni non dicevano che avrebbe piovuto, eppure il tempo non sembrava affatto bello. Una volta arrivato camminò lungo le siepi poco curate - non erano solite potarle molto spesso, in quel luogo della cittadina - e raggiunse la fontana, di fronte alla quale rimase qualche secondo, ad osservare la statua posta al centro di essa. Ritraeva una donna, l'avevano anche vandalizzata quindi c'erano varie scritte scure sul mantello che portava, si chiedeva perché qualcuno dovesse rovinare un'opera d'arte in quel modo. C'erano tanti metodi per divertirsi, quello non era uno dei più dignitosi.

Era così sovrappensiero che non si rese conto del ragazzo alla sua sinistra che lo aveva salutato, non lo notò finché non parlò a voce più alta. Si girò e non appena si rese conto di chi aveva al suo fianco, il suo istinto gli disse di tuffarsi nella fontana per scappare. "Chanyeol." sorrise. "Non lavori oggi?"

Sorrise, ancora con la mano sollevata. "No, faccio pochi turni settimanali visto che ho il contratto per gli studenti. Stai bene? Eri un po' sovrappensiero."

"Sto benissimo." aveva notato che la sua sigaretta era finita quindi la gettò con nonchalance a terra, non sapeva cosa dire. "Che... che ci fai qui?"

Il più alto si avvicinò alla fontana e si poggiò ad essa. Indossava dei pantaloni di un colore molto scuro e un giubbotto pesante, anche se non faceva molto freddo. "Vivo qui vicino e ho portato il cane a fare un giro." spalancò gli occhi. "Cazzo, il cane."

Baekhyun non capiva, lo vide agitarsi quindi lo seguì. "Che succede?" domandò, vedendo che stava camminando senza meta. Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo non appena vide il suo barboncino nero accanto a una delle panchine, stava mordendo il suo stesso guinzaglio cercando di toglierselo.

Lo prese in braccio e lo guardò. "Non appena ti ho visto volevo salutarti, ti ho chiamato ma non mi hai notato quindi mi sono avvinato e avevo lasciato il cane qui." glielo mostrò da vicino. "Si chiama Toben."

Il più grande sorrise e mise una mano sulla testa del cagnolino, era più morbido di quanto avesse immaginato. "È  bellissimo, ma come fai a dimenticarti del tuo cane?" ridacchiò, poi vide che lo poggiò a terra e che l'animale cominciò a grattarsi il pelo con una zampa.

"Di solito lo lascio libero qui perché gli piace correre e conosce molto bene il posto, l'ho addestrato a non andare in strada e lo fa molto bene, ma lo supervisiono comunque perché ho paura che litighi con qualche cane più grande." cominciò a camminare leggermente. "È irrequieto e vuole essere portato a spasso, non gli piace molto quando lo lascio libero, vuole che sia io a portarlo in giro."

"Posso?" domandò, avvicinandosi al guinzaglio, Chanyeol glielo passò e vide che il cane aveva smesso di tirare e lo stava guardando, probabilmente perché non lo conosceva. "Si lascerà portare a spasso da me?"

"Probabilmente sì, se vede che cammino anch'io vicino. Andiamo." cominciò a camminare e non appena il cane tirò per seguire Chanyeol, Baekhyun si mosse in avanti e presero ad andare avanti a ritmo regolare, mentre Toben odorava qualsiasi cosa gli capitasse sotto il naso. "E tu che ci fai qui?"

"Niente di che, avevo bisogno di prendere un po' d'aria." lo stava divertendo portare a spasso il cane, era da molto tempo che non interagiva con un animale perché nessuno dei suoi amici li aveva ed era difficile che i cani randagi si fidassero di lui, per quel motivo era piacevole poter spendere del tempo con un cucciolo. "Che rimanga tra me e te, tu e Sehun siete buoni amici?"

Chanyeol lo guardò confuso. "Nel senso, più o meno, siamo compagni di classe da anni e ogni tanto usciamo insieme ma non è un'amicizia strettissima, lo conosco piuttosto bene però. Perché?"

"Oh, capisco. Io e lui abbiamo litigato qualche mese fa quindi il nostro rapporto si è perso." si fermò dato che dovevano attraversare le strisce pedonali e c'erano delle auto che andavano a velocità un po' troppo sostenuta. 

"Non ne avevo idea." rispose, una macchina si fermò per lasciarli passare quindi andarono avanti. "Non me lo ha mai detto."

"Perché avrebbe dovuto? Nel senso, sono cose personali." disse, lanciandogli una piccola frecciatina che Chanyeol forse non comprese dato che cambiò totalmente discorso.

"Il tuo fidanzato come sta?"

Baekhyun ridacchiò, era una domanda abbastanza inaspettata quella. "Taeyong? Guarda che non è il mio ragazzo." fece una pausa, si sentiva un po' imbarazzato e aveva paura di quello che potesse pensare, ma sapeva di non dovere nessuna spiegazione a lui. "Nel senso, so che è potuto sembrare così ma non c'è niente tra di noi."

Il più alto aveva assunto un'espressione abbastanza confusa, ma conosceva Baekhyun troppo poco per fargli domande più personali o invadente. "Capisco." si fermarono dato che Toben aveva cominciato a fare la pipì su un cespuglio. "Di nuovo? Davvero?"

"Gli avrai dato molto da bere." scherzò Baekhyun.

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a/n: capitolo un po' di passaggio ma almeno i chanbaek hanno cominciato ad interagire un minimo, miracolo 

non l'ho riletto quindi magari ci saranno degli errori per cui mi scuso in anticipo, spero vi sia piaciuto comunque <3

love is a metaphor - chanbaekWhere stories live. Discover now