0.7 ; Dissolve

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From up here the land, a patchwork quilt
Sewn together by arthritic hands
Pursuit of passion; persistent guilt
Anxious for loving embrace
Dissolve this ache I've felt

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"Chanyeol?" fece una piccola pausa, ancora incredulo. "Tu lavori qui?"

"Vi conoscete?" chiese Taeyong, sorridendo. "Piacere."

"Non ti ricordi di me?" domandò il ragazzo in divisa.

Taeyong si voltò verso il suo accompagnatore, confuso. "Dovrei ricordarmi di lui? Non penso di averlo mai visto prima."

Baekhyun stava sorridendo, ma dentro si sentiva esplodere. Non era possibile che il destino gli volesse così male, le coincidenze erano troppe, era convinto che un essere con una forza superiore stesse cercando di incasinare le sue giornate, si stava divertendo nel vedere come potesse rovinargli qualsiasi evento, non poteva esserci altra spiegazione sul perché da un paio di giorni a quella parte Chanyeol lo perseguitasse e tutto gli andasse storto. Sapeva che l'altro non lo faceva apposta, ma allo stesso tempo si chiedeva come fosse possibile una cosa del genere, gli sembrava surreale. "Taeyong, lui è Chanyeol, l'altra sera quando eri ubriaco è stato lui ad aiutarmi ad accompagnarti a casa con la sua auto. Non te lo ricordavi?"

"No." rispose, un po' imbarazzato dalla situazione. "Beh, grazie mille allora."

Il ragazzo in piedi sorrise. "Di niente. Allora, ti porto un cappuccino? In effetti meglio mantenersi sull'analcolico a quest'ora. A te?" domandò poi, rivolgendosi a Baekhyun. Il locale era davvero bello all'interno, aveva un look estremamente moderno, con quadri astratti su tutte le pareti e un grande acquario colorato posizionato al centro della stanza che restituiva colore all'ambiente. La musica alla radio era tranquilla, adatta all'estetica del posto. 

"Io prendo un caffè."

Taeyong gli disse dell'altro prima che andasse via. "Puoi portarci anche la torta alle nocciole? Non ricordo come si chiama ma l'ho sempre mangiata qui, la vostra specialità, insomma." 

Chanyeol annuì. "Certo, l'abbiamo sfornata qualche ora fa quindi è perfettamente fresca a quest'ora. Ne volete due fette?" era molto professionale quando lavorava, Baekhyun sapeva che fosse normale comportarsi in quel modo sul posto di lavoro ma allo stesso tempo gli sembrava strano che un ragazzo della sua età lavorasse già mentre lui... beh, non avrebbe fatto il barista per nulla al mondo, visto quanto odiava quella professione. Ci aveva provato quando aveva sedici anni perché avrebbe voluto guadagnare qualche soldo in più ed era stato un incubo, forse a causa del suo datore di lavoro - lo costringeva a lunghi turni e non lo pagava molto bene, per cui aveva giurato di non fare mai più quel lavoro.

"Non per me, io non ho molta fame." rispose Baekhyun, guardò l'altro allontanarsi e si voltò per riconcentrarsi su Taeyong. "Hai detto che vieni spesso qui?" chiese. "Lui ci lavora da tanto tempo? Non me lo aveva mai detto." cercò di non fargli intendere che non conosceva minimamente Chanyeol, altrimenti sarebbe stata abbastanza strana quella domanda. Però era curioso di saperlo.

"Ora che ci penso ha un viso familiare, ma che io ricordi non l'ho mai visto qui, in realtà non ci vengo da qualche mese." cominciò a giocare con la confezione di tovagliolini che si trovava al centro del tavolo. "Domani sarò interrogato in chimica, è la materia che odio di più. Avrei voluto solo cambiare scuola ma ormai è troppo tardi." cambiò discorso e ricominciò la conversazione.

Baekhyun riusciva a capirlo. "Anche io detesto la mia materia d'indirizzo ma sto cercando di fare il minimo, sono gli ultimi sforzi e poi potremo fare ciò che ci piace."

"Non credo troverò mai qualcosa che mi piace." fece una piccola pausa, la sua espressione era diventata triste. "Non penso ci sia qualcosa di speciale destinato a me, nel senso, sono una persona come tutte le altre, solo che a differenza di chi ha un sogno io non ho idea di cosa voglia fare della mia vita, non c'è qualcosa che mi fa dire wow, sarebbe bello fare questo lavoro per sempre."

Non avrebbe potuto descrivere meglio quello che stava provando ultimamente. Anche lui si sentiva perso e senza obiettivi. "Credo che ci sia il nostro posto nel mondo, dobbiamo solo aspettare di trovarlo. Capisco quello che dici ma dobbiamo comunque andare avanti e vedere cosa ci riserva il futuro, no?" sorrise. "È la nostra ultima estate da adolescenti, poi ci toccherà iniziare l'università o trovare un lavoro, dobbiamo divertirci."

"Suppongo che tu abbia ragione." rispose il suo accompagnatore. "Ma a volte vorrei soltanto poter guardare al futuro e vedermi felice perché ho paura che possa non succedere mai."

"Ecco." Chanyeol li interruppe, aveva portato loro un vassoio con tutto ciò che avevano ordinato. Diede a Taeyong il cappuccino, a Baekhyun il caffè, e al centro del tavolo posizionò la fetta di torta. "Se vi serve qualcosa, chiamatemi." detto ciò si allontanò. Baekhyun diventò rosso in viso non appena notò che nel piatto, insieme alla torta, c'erano due cucchiaini e che qualcuno aveva usato lo zucchero a velo per fare una decorazione a forma di cuore. 

"Che carina!" esclamò Taeyong, totalmente noncurante, prendendone un pezzo. "Provala Baekhyun, è veramente buona."

"Se insisti." in effetti aveva detto di aver fame ma ora che ce l'aveva davanti quella torta aveva un bell'aspetto e anche un buon profumo. La mangiarono insieme, e una volta finito rimasero lì a chiacchierare, parlarono della loro infanzia, di cose divertenti che gli erano successe, un po' delle loro famiglie. Dopo una decina di minuti Chanyeol ritornò al tavolo per recuperare i bicchieri e il piatto vuoto.

"Ci porti il conto?" domandò Taeyong, il ragazzo annuì e si diresse verso il bancone.

"Lo dividiamo."

"Baekhyun." rispose. "Ti ho invitato io, pago io. E poi devo ripagarti il favore dell'altra sera, davvero, lo faccio con piacere." sorrise e tirò fuori il suo portafogli, vide il ragazzo sorridere. "Ti sei già arreso?"

"No, suppongo che la tua giustificazione sia valida, puoi pure offrirmi il caffè." disse. "Vogliamo alzarci? Vorrei una sigaretta."

Dopo aver pagato - e salutato Chanyeol - i due ragazzi si diressero fuori dal locale, Baekhyun come anticipato accese una sigaretta e ne porse una anche all'altro che la accettò. Continuarono a camminare finché il cielo non cominciò a farsi più scuro, quel punto si diressero verso casa. Baekhyun doveva ammettere di aver passato una giornata tranquilla e piacevole in compagnia del minore, ma allo stesso tempo non voleva illuderlo e nel profondo sapeva che se avesse provato a creare un qualsiasi legame con Taeyong avrebbe finito soltanto per fargli del male - non voleva farlo, non credeva che lo meritasse. La prima fermata fu casa del più piccolo, si fermò sulla stradina e guardò Baekhyun. "Vuoi qualcosa da bere?" lo stava invitando ad entrare.

"No, grazie. Vado a casa a studiare un po' per domani." rispose. "Anche tu dovresti studiare chimica."

"Già." sorrise, guardandolo. Baekhyun aveva il terrore che si sporgesse per provare a baciarlo o qualcosa di simile, sarebbe stato molto cliché, tuttavia Taeyong non lo fece - semplicemente si incamminò verso il portone continuando a sorridere. "Grazie per la giornata, è stato bello."

"Anche per me. Ci vediamo." lo salutò, e non appena chiuse la porta cominciò anche lui a camminare verso casa. Sospirò profondamente, chiedendosi come mai non poteva andare tutto per il verso giusto per una volta. Magari Taeyong sarebbe stato un buon ragazzo per lui, magari erano compatibili, ma quel momento era sbagliato, ne era certo. Non poteva infilarsi in una relazione in quel periodo della sua vita, non ne sarebbe uscito niente di buono.

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a/n: qui per dirvi che a brevissimo avrò un test e siccome sto procrastinando ora dovrò studiare molto nei prossimi tre giorni quindi magari gli aggiornamenti non saranno regolari, dopo lunedì tornerà tutto ad essere normale <3

so che non è successo molto per ora ma spero che la storia vi stia incuriosendo e piacendo almeno un po', mi sento molto meglio adesso che sono tornata a scrivere qui su wattpad ^_^

love is a metaphor - chanbaekWhere stories live. Discover now