Parte 20 - When bitches fly (or fight)

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Susan Berg si trova nel grande atrio dell'aeroporto di Tucson, con il cellulare in mano, aspetta di ricevere la chiamata dalla Barrish per sapere a quale gate l'aspetta a bordo del secondo jet presidenziale. Rimane sorpresa quando scorge la figura di Clark da lontano, alza una mano per farsi notare e il bel ragazzo le si avvicina con aria cordiale. "Signorina Berg, è un piacere vederla dopo tanto tempo, mi segua, prego!"

Elaine l'aspetta al solito posto, le fa cenno di sedersi accanto con la mano, attende che si avvicini e subito le poggia la spalla contro allacciando un braccio col suo. "Dimmi subito di queste meravigliose caverne!", la sprona, mentre il velivolo è già in manovra sulla pista. Susan prende fiato, godendosi il contatto con l'amica e subito si immerge nel racconto.

"Sono le grotte meglio tenute di tutto il mondo, probabilmente, questo perché sono state scoperte solo negli anni '80. I due speleologi che le hanno trovate avevano il timore che potessero essere danneggiate, come accade sempre in questi casi, e di comune accordo con la famiglia Kartchner, i proprietari del terreno, decisero di tenerne segreta l'ubicazione esatta, fino a quando lo Stato non garantì loro che le avrebbe mantenute quasi allo stato originale, presentando un piano di scavi e minimi interventi per l'ingresso ai turisti.

Ci sono delle sale enormi, all'interno, con le classiche formazioni a bacon, stalattiti e stalagmiti gigantesche, la sala più grande, la sala del trono, viene presentata completamente buia, le luci si accendono progressivamente e tu sei testimone di questo spettacolo quasi alla stessa maniera dei primi esseri umani che vi sono entrati. Ci sono zone che non hanno mai subìto il tocco di anima viva. C'è una sala con del limo sul fondo, in cui ancora oggi si possono vedere i segni di trascinamento dei due speleologi che ci camminarono gattoni per esplorarne la grandezza!", le racconta d'un fiato, trasmettendole il suo entusiasmo. "Prima o poi dobbiamo tornarci, allora!", le dice la donna stringendole la mano.

Il jet decolla e vira a nord - est, dopo qualche minuto, Susan controlla l'orologio, per poi sporgersi verso Elaine, allunga il collo più che può, per guardare fuori dal finestrino. "Che c'è?", chiede incuriosita il Segretario, posandole delicatamente una mano sulla schiena. "Se passiamo sopra Phoenix voglio farti vedere la fontana, è ancora presto, ma non voglio che mi passi di mente.", le spiega guardando con fatica in basso. Ad Elaine sfugge una risata, l'entusiasmo della giovane le fa sempre questo effetto, le fa una immensa tenerezza e non riesce a non riderci su.

Dopo aver controllato almeno un altro paio di volte, finalmente gli occhi di Susan si illuminano, mentre le fa cenno di guardare di sotto. Elaine segue la direzione del dito dell'amica fino a che individua il getto d'acqua e lo specchio verde del lago. Appiccicate al vetro, vicine, la Barrish è indecisa se le emozioni che sente siano merito della vista dal jet o della prossimità dell'amica. Decide di non preoccuparsene più di tanto e rimane a godersi il momento finché l'altra non torna a sedersi composta.

"Dimenticavo!", esclama il politico, "Anche io ti ho preso una cosa ad Albuquerque!", la informa energica, "Vieni con me!", la sprona slacciandosi la cintura.

La visione di quegli interni la colpisce come uno schiaffo in piena faccia. Come ha potuto dimenticare quel fottutissimo divano? Ha lasciato passare mesi, cazzo, cancellandolo completamente dai propri pensieri! Mesi in cui si sono veramente legate, hanno costruito qualcosa nonostante all'inizio si fossero praticamente scannate! Hanno superato tutto e poi hanno ricominciato daccapo! Si gela sul posto, incapace di fare un passo in una qualsiasi direzione, incapace di distogliere lo sguardo da quel maledettissimo bianco accecante! Incapace di sentire ciò che l'amica le sta domandando, resta imbambolata al centro della suite.

Elaine si volta con aria divertita non ottenendo risposte dalla sua ospite. La sua espressione cambia, notando il niente assoluto in quella di Susan. "Sue, che succede?", le domanda avvicinandosi, si volta, per guardare nella stessa direzione in cui puntano gli occhi della giornalista, ma vede solo il solito sofà.

Part 1 - When Bitches CollideWhere stories live. Discover now