19. 🍏Percorsi d'amore🍎

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Finalmente arriviamo in uno chalet per cenare, lo stomaco sta per cadermi a terra e non vedo l'ora di addentare qualcosa di buono.

«Finalmente ragazzi! Muoio di fame.» ormai sono le ventuno e la strada da percorrere non è poi molta. Possiamo prenderci un'ora per rifocillarci e riposarci un po'.
«A chi lo dici!» replica affamato Gioele
«Chissà che cucinano di buono?» si chiede Fabrizio.
«Andiamo a scoprirlo, che ne dite?» li invito a seguirmi. Fabrizio va avanti ed entra nella piccola location in riva al bosco, mentre Gioele mi attira a se con tutto il fervore del mondo per unirsi a me in un bacio appassionato.

«Mi manchi» rimango smarrita nel fluido dolciastro della sua saliva bollente. Ho le palpitazioni e non riesco a replicare. Voglio solo sprofondare ancora un po' in quella miscela che mi porta via l'anima. Sospiro e mi avvento sulle sue morbide e deliziose labbra che bramano il sapore. Ma lui poco dopo si stacca da me e scivola con la lingua sui miei capezzoli.

«Ti voglio Sara» lamenta eccitato portando la mia mano sulla patta dei suoi jeans. Un brivido percorre la mia schiena e pulsazioni incontrollate bagnano le mie mutandine. «Non possiamo farlo qui» lo supplico del tutto incoerente.

«Lo so, ma non riesco a resistere...» «cerchiamo di farlo e poi dopo cena troveremo il modo» mi sgancio con fatica dalla presa e mi ricompongo, seppur il mio corpo brucia. Ho ancora paura di deludere Fabrizio. Non sono entrata bene nel pieno di questo gioco e non voglio sbagliare.

Ci prendiamo per mano e raggiungiamo lo scialet Tonon. Il proprietario ci invita a prendere posto sulla veranda dove Fabrizio ci sta attendendo silenzioso. «Vi siete persi?» ridacchia alludendo al motivo più evidente. Gioele si lascia andare ad un sorriso che svela tutte le sue debolezze. Io rissa come le bacche selvatiche dalla vergogna. Eppure le cose tra noi sono così chiare.

Devo solo abituarmi. Afferriamo entrambi il menù e decidiamo di prendere il menù del giorno. Adoro il tortino di patate e formaggi, così come adoro funghi e tartufi. Penso che mi strafogherò stasera. Lo scenario che si apre aldilà della veranda è suggestivo. Mille tinte di verde sfumano a seconda della vegetazione che si impone, un piccolo ruscello scivola via vivace sferzando tra un ciottolo e un altro, illuminato dalle catene di luci sospese in aria. Il cielo blu è tempestato da minuscole stelle, anche se le più belle brillano accanto a me.

Il cameriere ci serve i piatti e uno dopo l'altro finiamo di cenare. Ogni secondo trascorso insieme ci svela qualcosa in più l'uno dell'altro. Per quanto io possa cercare di trovare in loro dei difetti, almeno per ora non riesco. Nessun buon motivo che mi faccia pensare che uno sia migliore dell'altro. Ancora un'ora di viaggio e finalmente giungiamo in un centro termale a pochi chilometri dalla clinica dove è ricoverato Andrea. Nonostante sia luglio inoltrato le temperature a quest'ora sono poco elevate. Molte persone sono ancora immerse nelle acque tiepide delle piscine naturali. I ragazzi prendono i bagagli e si recano alla reception.

Non hanno badato a spese, il complesso è un cinque stelle i cui appartamenti sfiorano sulle acque. Ogni ingresso ha la sua rampa privata per accedere in acqua e il suo angolino di privacy. Almeno quando sarò via sapranno cosa fare. Fabrizio mi fa cenno con la mano di raggiungerli. Mi sciolgo dall'incanto delle montagne illuminate dalla luna che abbracciano le calde acque fumanti delle piscine e li raggiungo.

Saluto e porgo i documenti. Ogni cosa all'interno della hall è in pietra e legno scuro. Il personale bilingue è molto cortese e con una nota di curiosa invadenza ci ricorda che siamo ospiti di una stanza tripla. Gioele fulmina la sua curiosità con una risposta netta e con lo sguardo torvo di chi non vuole essere disturbato.

«È corretto! Siamo in tre! Io e mio fratello sui lettini singoli e nostra cugina sul matrimoniale; qualcosa non le garba?» ringhia infastidito «Oh, no signore! Si figuri, facciamo sempre e a chiunque il riepilogo della stanza prenotata. Mi perdoni se ha confuso il mio riepilogare con una domanda impertinente.» replica il ragazzo crucciato e colto in castagna.

170 kili di mele -Schiavi di un amore-🍏 🍎Where stories live. Discover now