•|27|•

1K 34 12
                                    

"Ehm s-scusa io... devo tornare a casa." Dichiaro allontanandomi da lui guardando verso il basso. Prendo le stampelle e mi incammino verso l'uscita della casa di Tom.
"Sam ferma. Ti accompagno." No!" Esclamo girandomi verso di lui. "Oddio, perdonami non voglio essere scortese ma... ho bisogno di stare un po' da sola." Sono confusissima in questo momento, non so cosa pensare. Mi sono ritrovata in quella situazione senza volerlo e mi sono sentita così bene. Ma perchè è successo? Perché mi ha baciata? Sarà stata colpa dell'atmosfera che si è creata oppure lo voleva davvero?
"No Sam, non mi interessa. È tardi e non ti lascio andare via sola. Se vuoi stare per conto tuo allora non mi sentirai nemmeno fiatare ma lasciati accompagnare." "Va bene."
Usciamo insieme dalla casa e ci incamminiamo verso la sua macchina.
Come immaginavo, il tragitto sembra più lungo del previsto e l'imbarazzo è palpabile.
Mentre sono immersa a guardare fuori dal finestrino sento Tom dire qualcosa: "Prima o poi dovremo parlarne." Lo guardo e non faccio altro. Purtroppo ha ragione, dobbiamo affrontare la realtà e non scappare dai problemi. Forse lui è più aperto a questo tipo di discorsi ma io no. Non voglio per nessun motivo affrontare un argomento del genere. Devo pensare, capire ciò che provo e che mi passa per la testa. Sinceramente non posso negare di avere paura. Non voglio essere la distrazione di nessuno e più che altro non voglio rimanerci male per aver frainteso tutto.
"Siamo arrivati." Gli faccio un sorriso timido e lo ringrazio per il passaggio. Forse per il momento è meglio mantenere per un po' le distanze tra di noi.

Finalmente suona la campanella dell'intervallo. Non ne posso più di sentire formule di matematica. Esco dalla classe e mi incontro in corridoio con Emma e Chelsey. "Ciao ragazze!" Le saluto. "Ciao Sam. Come stai? Passato bene il weekend?" "Si tutto sommato abbastanza bene." Durante la notte non ho chiuso occhio ma ho avuto modo di riflettere sulla mia situazione e sono arrivata alla solita conclusione che avevo pensato anche il giorno prima ossia lasciare che il tempo passi e mantenere un minimo di distanza. Potrebbe servire a entrambi per rimettere in chiaro le idee e ragionare sulla situazione.
"Ah Chelsey ma tu non sei uscita con il fratello di Emma?" Domando curiosa. "Si! È stato bellissimo. Abbiamo fatto un giro per il centro e mi ha fatto ridere tantissimo. Sono stata bene in sua compagnia e mi ha chiesto di uscire nuovamente." Il suo sguardo sognante dice tutto: è follemente innamorata. Io ed Emma siamo super contente per lei.
"Ragazze, devo raccontarvi qualcosa anche io..." Inizio a raccontare ciò che è successo.
"Che cosa? Tu e Tom. Casa sua. Bacio?" "Si ma non urlare Chelsey!" Esclamo dandole un leggero schiaffo sul braccio. "Lo sapevo io. Lo sapevo." Festeggia Emma. "Ragazze non so che fare. Lui è fidanzato e non voglio assolutamente mettermi in mezzo." "Hai ragione ma... tu precisamente cosa provi quando sei con lui?" "Bella domanda. Cosa provo? Mi sento bene, spensierata. Il mio cuore fa le capriole e quando sento anche per sbaglio il suo nome mi comincia a battere più forte. Forse mi piace. Non voglio arrivare a queste conclusioni ma probabilmente è così." "Già tesoro. Ma stai tranquilla. Quando te la senti parlagli di ciò che ti succede e soprattutto affrontate l'argomento. È importantissimo non trascurare certe cose." Emma dà sempre degli ottimi consigli e non posso fare a meno di ringraziarla. "Di nulla. E poi per qualsiasi cosa fai uno squillo. Noi ci siamo sempre." "Se non ci foste dovrebbero inventarvi." Scoppiamo a ridere e ci salutiamo per andare nelle rispettive aule.

"Va bene ragazzi per oggi basta. La prossima settimana avrete un test su questi argomenti quindi preparatevi al meglio!" Con questa frase la professoressa di storia dell'arte ci congeda e finalmente tutti ci incamminiamo verso l'uscita. "Ragazze come è andata?"
"Io ho avuto un'ora di buco." Risponde felice Chelsey.
"Lezione di educazione fisica bella pesante." Afferma muovendosi lentamente.
Continuiamo a parlare per un po' finché loro non mi salutano: Emma si dirige verso la macchina del fratello e Chelsey va verso quella dei suoi siccome devono fare dei giri insieme.
Riprendo a camminare fino a raggiungere la strada per tornare a casa. Me la prendo comoda ascoltando qualche canzone.
Decido di allungare la strada e fare una passaggiata lungomare. Mi perdo ad osservare le innumerevoli onde che arrivano sulla riva e quei pochi bambini che giocano e corrono via cercando di non farsi prendere dall'acqua.
Adoro la mia città d'estate: è piena di vita.
Mi distoglie dai miei pensieri la suoneria del mio telefono. Rispondo senza vedere chi è. "Sam si può sapere dove cavolo sei?!" Allontanto leggermente il telefono dal mio orecchio a causa del tono forte di voce. "Mamma sto facendo una passeggiata."
"Santo Dio Samantha. Io non ti dico di non farla ma almeno avverti. Mi farai morire di crepacuore!" La solita esagerata anche se non la biasimo: sono quasi le tre ed è da un'oretta buona che sono in giro.
Dopo aver tranquillizzato mia mamma, inizio ad incamminarmi nuovamente verso casa.

"Ciao mamma eccomi." Poso lo zaino in soggiorno e vado in cucina per salutarla. Le dó un bacio sulla guancia e mi invita a sedermi per mangiare.
"Alla buon'ora sorella." Mi guarda divertito Brandon. Gli faccio una smorfia e torno a concentrarmi sul mio piatto di pasta.
"Allora... a scuola tutto bene?" Annuisco e inizio a raccontare di ciò che è successo oggi.
Parlando si fanno quasi le quattro e corro in camera per iniziare a studiare per avvantaggiarmi qualcosa visto che per il giorno dopo non ho nulla.
"Sam posso entrare?" Domanda da dietro la porta mio fratello.
"Certo entra pure. Dimmi un po', cosa posso fare per te?" "Non ho capito bene questo argomento di matematica."
Si avvicina e mi porge il libro. Ok, non è la mia materia preferita ma fortunatamente devo spiegargli qualcosa che in quasi diciotto anni di vita ho capito.

Finalmente il fine settimana! Mi sono stancata molto questi giorni forse anche per il fatto che devo usare quelle maledette stampelle per fare tutto. Sono andata anche dal dottore e dice che sto migliorando. Oggi proverò a camminare senza aiuti.
"Dai Sam alzati piano e incamminati verso la porta senza morire." Una volta in piedi inizio a camminare e noto subito che non ho più dolore. Sono contentissima. Certo un minimo di fastidio lo ho ma rispetto alle prime volte va molto meglio.
"Sam b-... LE STAMPELLE! DOVE SONO? Prendile. Ti fai male dopo." Entro in cucina e vado mamma alla ricerca dei miei attrezzi per camminare e alla visione scoppio a ridere. "Mamma ce la faccio tranquillamente! Non ne ho bisogno sto meglio!"
Faccio qualche passo è noto la felicità negli occhi di mia madre.
Mentre faccio colazione, le mie amiche mi mandano un messaggio per uscire oggi pomeriggio. Accetto volentieri visto che è tanto che non passo del tempo con loro per via di vari motivi.
Continuo a mangiare e vedo una notifica da un numero sconosciuto. La apro e il messaggio dice "attenta a ciò che fai!" Che strano... penso subito che sia stato Simon ma l'ho bloccato diversi giorni fa e di Chloe ho il numero salvato. Non c'è nemmeno un'immagine profilo. Un classico. Ne parlo subito con mia madre che mi dice di lasciare perdere e che forse si sono sbagliati. Seguo il suo consiglio ma non sono del tutto sicura. Chi potrebbe mai essere?

.Where stories live. Discover now