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"O mio Dio ragazze siete noiose!" Esclamo dopo aver provato l'ennesimo vestito a casa di Chelsey. "Devi essere perfetta." Mi guarda seria Emma. "Potrei benissimo lasciarmi i miei amati jeans e una semplice maglietta." "Ok ti concediamo i jeans, ma quella non la metti." Dice la mora indicando con disprezzo la mia meravigliosa maglietta con i cuori. "Prova... questo!" Esclama Chelsey soddisfatta. Mi porge un top molto carino, bianco e non troppo esagerato. "Va bene". Mi cambio e vado a specchiarmi. "Dai peró... non sono così male" penso tra me e me. Le mie amiche iniziano a fare urli di gioia. "Ok sei pronta. Trucco fatto, capelli sistemati, outfit trovato... manca solo una cosa..." Emma esce dalla stanza per poi rientrare con uno zainetto molto carino. "Ora sei perfetta" Guardo l'orario: mancano cinque minuti alle cinque... non penso di essere pronta psicologicamente. "Dai ce la puoi fare" afferma fiduciosa Chelsey con l'approvazione di Emma. "Ragazze auguratemi buona fortuna. Io vado."
Mi fanno cenno con la mano e mi accompagnano alla porta. Dopo avermi abbracciato, esco da casa e mi avvio verso il bar sulla spiaggia. Non impiego molto ad arrivare e infatti mi accorgo di essere leggermente in anticipo. Mi siedo su una panchina e aspetto l'arrivo di Tom. Mi godo il panorama finchè non sento qualcuno bussarmi sulla spalla sinistra con un dito. Mi giro ma non vedo nessuno. Torno nella posizione di prima e... "BUU" faccio un salto che mi fa alzare dalla panchina "TOM NON SEI NORMALE. Non farlo più se non vuoi vedermi stramazzare a terra!" Esclamo mettendomi una mano sulla fronte e chiudendo leggermente gli occhi. Lo sento ridere a crepapelle. "Io stavo per avere un infarto e tu ridi? Ok, ok... scordati questa uscita. Torno a casa." Faccio la finta imbronciata e inizio a camminare dalla parte opposta ma non faccio in tempo a fare altri due passi che sento prendermi per il polso. "Dai scusa. Per farmi perdonare ti offro un gelato" dice speranzoso. Nel frattempo mi accorgo che siamo vicini abbastanza per sentire i nostri respiri sulla pelle. Mi allontano di un po'. "Solo se prometti di non fare più questi scherzi." "Sissignore!" Dice facendo il saluto militare. Faccio una piccola risata e iniziamo ad incamminarci verso la gelateria. Dopo aver pagato, o meglio, dopo che Tom ha pagato, usciamo e ci sediamo su un tavolino. Dopo pochi attimi di silenzio il ragazzo decide di rompere il ghiaccio: "Allora, che mi racconti?" "Tutto molto bene, ma non vedo l'ora che finisca la scuola. Non ne posso più!" Dico esasperata mentre mangio il mio gelato al cioccolato e vaniglia. "Tu invece?" "La solita: allenamento, studio, Chloe..." al nome della ragazza tira un sospiro. Decido di cambiare argomento "facciamo una passeggiata lungomare?" "Dai andiamo". Ci incamminiamo mentre finiamo di mangiare. Pensavo ci fosse imbarazzo tra noi ma Tom sembra gestirlo benissimo raccontando qualche barzelletta e aneddoti divertenti sulla sua vita. "...quindi sono andato da quella ragazza e le ho chiesto se era incinta e mi ha risposto che era solo ingrassata." rido immaginandomi la scena di lui da piccolo che chiede questo ad una donna. Mi ha raccontato che da piccolo per lui ogni donna grassa era incinta e quindi un giorno, preso dalla curiosità, lo chiese ad una cameriera. "Tu ridici, intanto a me hanno rovinato l'infanzia" "Prima o poi lo avresti saputo. La signora ha solo anticipato i tempi" dico mentre vado a buttare il fazzoletto sporco di cioccolata in un cestino. "Si ma ero solo un bambino" dice con falsa disperazione. Cerco di trattenermi ma scoppio di nuovo a ridere. "La smetti?" mi guarda sbigottito. "Oh no, non lo faró mai. Anzi ogni volta che ti vedrò ti ricorderò quell'episodio" "Crudele" dice in modo teatrale.
Continuiamo a camminare chiacchierando quando ad un tratto mi fa una domanda "Sam tutto bene?" Inizialmente non capisco a cosa si riferisca, dopo ricollego e rispondo "Si tranquillo. Per quanto riguarda Simon, non l'ho più visto ma mi invia alcuni messaggi che non ho voglia di leggere." Affermo tranquillizzandolo, o almeno spero di farlo. "Okay... ma questa cosa la so solo io?" "Ehm... tu e i miei genitori. Lo sa anche Emma ma non le ho detto che è tornato..." "Perché?" "Non ho voglia di angosciarla" invento. In realtà non so nemmeno io perché non glielo ho detto ma sinceramente non penso che possa porre rimedio o aiutarmi. Ormai lui è qui e non possiamo farci nulla. Non me lo aspettavo ma è così. "Secondo me dovresti dirglielo, sia a lei che a Chelsey. Non voglio forzarti, devi decidere tu. Conoscendo Emma penso che lo prenderebbe a cazzotti, non so come reagirebbe Chelsey visto che la conosco poco. Comunque per il momento rimane una cosa tra me, te e la tua famiglia. Non farò una parola. Promesso." Dice facendomi un sorriso rassicurante. Ricambio e d'istinto faccio una cosa che non mi sarei aspettata mai da me stessa: lo abbraccio. Lui prontamente ricambia come se se lo aspettasse. Circonda i miei fianchi e mi stringe forte a sè. "Grazie Tom" dico sussurrando sulla sua spalla. "Di niente tappetta." Mi stacco leggermente dall'abbraccio guardandolo in faccia. "Di nuovo con questa storia?" "Quale storia?" Dice vagamente. Alzo gli occhi al cielo e faccio un sorrisino. Incontro il suo sguardo e rimango con le braccia attorno al suo collo mentre lui le ha ancora come prima. Mi sento così agitata. Penso che il mio cuore possa esplodere da un momento all'altro. Le mie gambe sono completamente molli: penso che se non fossi stata abbracciata a lui sarei caduta e lì si che avrei riso. Improvvisamente si avvicina al mio volto. Non riesco a reggere lo sguardo e abbasso gli occhi verso il marciapiede. Toglie un braccio dai miei fianchi e con la mano mi prende il mento costringendomi a guardarlo. Inutile dire che sono completamente incapace di allontanarmi. La mia mente mi ricorda che lui è fidanzato e che se poco poco ci vedesse Susan, sarebbe la mia fine perchè lo riferirebbe a Chloe. Perchè? Perchè mi sta succedendo questo? Che sia maledetto il giorno in cui mi è arrivata la sua palla in faccia. Cosa mi stai facendo Tom?

.Where stories live. Discover now