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Di nuovo quella dannata sveglia mi fa aprire gli occhi. Accecata dai raggi del sole che entrano nella mia stanza, mi alzo controvoglia. Alla fine ieri, mia mamma ha deciso di passarci sopra, ovviamente solo per questa volta. La mia routine è sempre la stessa: bagno, colazione, bagno e armadio. L'ultimo punto è il più critico della situazione siccome non so mai cosa mettere.
Alla fine opto per una maglietta rosa antico, dei jeans neri e una camicia a quadretti neri. Ai piedi metto un paio di scarpe da ginnastica nere. Cuffie alle orecchie, zaino in spalla inizio a camminare per arrivare a scuola. Ultimamente mio fratello non è mai a casa e non ho mai l'occasione per parlarci di come sta andando nella sua vita da quattordicenne. Spero di beccarlo stasera quel piccolo adolescente. Immersa nei miei pensieri, arrivo a scuola ed entro in classe insieme ad Emma. "Sai Sam, ho saputo dell'arrivo nella nostra classe una nuova alunna" dice entusiasta "Magari potrebbe diventare la nostra compagna di avventure strane" penso "A meno che non sia come quelle due ochette di Susan e Chloe" dice ridendo Emma. "Parli del diavolo e spuntano le corna" dico abbassando lo sguardo. "Oh Sam, come va la tua vita da sfigatella?" chiede ridendo Chloe insieme a Susan. "Beh la sua vita va sicuramente meglio della vostra da, come dire, si... per non essere volgare, donne dai facili costumi. Sentite visto che ne ho ab-..." Blocco Emma prima che possa combinare qualcosa di strano in cui io non voglio rientrare e noto quelle due vanitose a bocca aperta per ciò che ha detto in precedenza la mia amica. Così la trascino in classe, ma prima di aiutarla a calmarsi entra la prof di letteratura inglese.
"Buongiorno ragazzi, è appena arrivata una nuova compagna di classe. Mi raccomando accoglietela nel migliore dei modi" dice con fare severo e scrutandoci. Nel frattempo entra una ragazza più o meno alta come me, capelli biondi, ondulati e occhi marroni.
Dei ragazzi della nostra classe iniziano a bisbigliare qualcosa di incomprensibile su questa ragazza. "Prego, presentati pure" dice la prof sorridente. "Ciao a tutti, mi chiamo Chelsey Roose e vengo da Londra. Mi sono trasferita qui per questioni di lavoro dei miei genitori." Dice accennando un piccolo sorriso timido. "Molto bene signorina Roose. Puoi andarti a sedere vicino a Samantha Sparks" la prof mi indica e Chelsey viene a sedersi vicino a me. Siccome ci sono tre banchi nella nostra fila io, Emma e la nuova ragazza ci troviamo vicine. Le tendiamo la mano presentandoci e poco dopo inizia la lezione.

Finalmente suona la campanella della ricreazione. Le ore di matematica e di letteratura non passavano più, tranne che per Emma visto che secondo lei quella di letteratura è passata fin troppo velocemente. Ci conosciamo da 4 anni e ancora devo capire cosa ha in testa quella ragazza. "Chelsey ti trovi bene per adesso in classe?" Vedendola meglio, i suoi occhi hanno delle scaglie color ambra e la cosa mi fa impazzire."Si abbastanza. Ovviamente devo ancora ambientarmi e ho visto due tipe che mi fissavano malissimo" "Sicuramente saranno state quelle due troie di Chloe e Susan"ipotizza Emma "Decisamente. Beh Chelsey cerca di non parlargli mai a quelle due, sanno essere molto pesanti" dico seriamente. "In effetti credo che parlare con loro sia l'ultimo dei miei pensieri" dice e ci mettiamo a ridere. "Vedo che hai fatto colpo eh ragazza" afferma Emma dandogli una gomitata ridacchiando. "Direi di si visto che tutti ti guardano e si sussurrano cose all'orecchio" "Ok ragazze basta, non ho fatto colpo su niente e nessuno" incrocia le braccia al petto facendo la finta arrabbia "Se lo dici tu" esclamo. "Ragazze oggi ho gli allenamenti di pallavolo, vi farebbe piacere venire?" "Siccome oggi è venerdì e non dobbiamo fare i compiti , io ci sto" dice Emma alzando la mano. "Sì anche io, solo che non so di preciso dove si trovi la palestra" "Oh non preoccuparti ci vediamo alle 16:30 a casa mia, andiamo insieme" "Se vuoi Chelsey, io e te ci incontriamo davanti la scuola e andiamo a piedi a casa di Sam" propone Emma "Perfetto. Sapete, sono stata molto fortunata a conoscervi" "Anche noi a conoscere te" dico per me ed Emma. Ci abbracciamo e al suono della campanella torniamo in classe.

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