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"Piccioncini andiamo a prendere un gelato?" La voce di Chelsey ci fa staccare di scatto annullando quella calma che si era creata tra di noi. Io e Tom ci guardiamo annuendo e raggiungiamo la gelateria che si trova a qualche passo da lì. "Sam fai conquiste senza dirmi nulla?" Questa volta a parlare è Emma. "Ma era solo un abbraccio" "Mi sembrava abbastanza intimo. Sai, uno di quelli che non si danno a tutti" Decido di raccontare ciò che è successo alla mia amica che devo subito frenare prima che vada in giro ad appendere manifesti ovunque. "Dobbiamo dirlo a Chelsey, subito" "Si glielo diremo, ma ora sta parlando con Tom e non mi sembra il caso, ti prego." dico a mani giunte. "Va bene tesoro. Ma promettilo" "Si lo giuro. Invece Aaron?" "Domanda di riserva? Ho scoperto che sta uscendo con Susan" è giù di morale. Allora avevo visto bene quel giorno sotto casa mia. "Dai Em! Non ti abbattere! Sai quanti ne trovi che ti meritano più di lui?" "Si lo so, ma lui è lui" "Vedrai che se ne renderà conto di che persona è Susan. Conoscendo un po' Aaron, penso che abbia la testa sulle spalle. Non credo si faccia abbindolare così da una del genere" "Giusto anche io lo penso" "Diamo tempo al tempo" annuisce e ci abbracciamo velocemente. Sono contenta di averla tirata su. D'altronde desidero solo il bene per lei e Chelsey. Continuiamo a camminare fino ad arrivare alla gelateria. C'è molta gente rispetto agli altri giorni. Sarà che l'estate è alle porte.

Improvvisamente un gruppo di ragazzi e ragazze si riunisce andando a chiedere delle foto e autografi a Tom. Chelsey che fino a poco fa stava parlando con lui, indietreggia lentamente con un sorriso raggiungendoci. "Vi ho visto prima" dice canticchiando. "Eravate così carini. Vi vedo troppo bene insieme" sorrido timidamente pensando ad un possibile nostro fidanzamento. Rimuovo subito questo pensiero tornando alla realtà. "Chelsey, Sam deve dirti una cosa!" Dice dandomi una gomitata. "Si ok, basta che non mi rompi una costola" ride e io comincio di nuovo a raccontare ciò che è accaduto qualche momento fa. La mia amica mi abbraccia felicissima. 

Penso di esserlo anche io ma forse devo ancora realizzare. Insomma non me lo aspettavo, ma comunque non è nemmeno la prima volta che ci ritroviamo in situazioni del genere per di più in luoghi pubblici. Io e le mie amiche continuiamo a parlare in generale del più e del meno. Noto che Tom torna verso di noi quasi stordito. "Non sapevo fossi famoso" affermo ridendo. "Si infatti. Andiamo a prendere questo benedetto gelato prima che si crei un'altra ondata di gente per acclamarmi." Dice con fare altezzoso. "Scendi dal piedistallo e muoviti" ribatte Emma prendendolo per un braccio. Le mie amiche entrano per prendere da mangiare insieme a Tom. Io rimango fuori. Non ho voglia di riempirmi di cibo nuovamente visto che un po' già lo sono dalla cena di prima. Mi metto a fissare il mare illuminato dalla debole luce della luna. Non so perché ma di notte mi trasmette una tranquillità immensa a differenza di molti a cui inquieta. Se si potesse mi fermerei a dormire qui facendomi cullare dal rumore delle onde.

"Andiamo, non rompere!" "Chel, non puoi portarmi via così! Stavo solo osservando la vetrina di un negozio" "Aggiungerei da 20 minuti abbondanti" dice stufa la ragazza accanto a lei. "Ecco perchè avete tardato. Comunque cominciamo a tornare dai miei. Sono molto stanca" affermo sbadigliando.  Ripercorriamo la strada al contrario e arriviamo al parcheggio dove mamma e papà ci stanno aspettando. "Ben tornati ragazzi. Direi di andare a casa altrimenti i vostri genitori vi daranno per dispersi" "Io penso che i miei stiano già dormendo" afferma Chelsey. "Sam hai sonno per caso?" domanda mio padre "Si vede così tanto?" domando e gli altri annuiscono ridendo. "Allora per tornare facciamo come all'andata?" "Si, se non vi dispiace ovviamente" i miei annuiscono "Ma non ti faccio un po' tenerezza? Devi mandarmi con lui in queste condizioni?" sussurro ad Emma tra uno sbadiglio e l'altro. "Oh sta' zitta e vai in macchina. Ci vediamo lunedì. Buonanotte" la guardo male e saluto anche Chelsey con un cenno della mano. 

"Basta Sam, lo sai che gli sbadigli sono contagiosi?" Non ho nemmeno la forza di rispondere. "Si, lo so." Sono rannicchiata sul sedile vicino al guidatore e sto cercando con tutte le mie forze di non chiudere gli occhi. "Quanto manca?" "Io seguo i tuoi genitori, non so dove abiti." Mi alzo e guardo fuori. Sbuffo poichè mi ricordo che dobbiamo accompagnare anche Emma e Chelsey, ma mi ripeto mentalmente che ce la posso fare altri 10 minuti. "Quale è il tuo piatto preferito?" Tom si gira verso di me e mi guarda in modo strano. "Sto solo cercando di non entrare in coma" "Va bene allora... scontato, ma la pizza. Il tuo?" "Hamburger" continuiamo a farci domande del genere che nonostante tutto hanno dato modo di conoscerci meglio. Gli ultimi minuti in macchina non sento più nulla. Sono riuscita ad addormentarmi anche parlando. Mi sorprendo ogni giorno di me stessa.

"Siamo arrivati" sento una mano che mi accarezza ripetutamente la guancia. Mi sveglio e mi metto a sedere. "Grazie di tutto" dico timidamente e abbozzando un sorriso. "Di nulla Sam, grazie a te." Ci guardiamo un ultimo istante e lo saluto con un bacio sulla guancia per poi uscire dalla macchina. Entro in casa insieme ai miei genitori notando che Brandon è sul divano che guarda la TV. "Alla buon'ora signori." Guardo l'orario sul cellulare e noto che è quasi l'una di notte. Mentre mamma e mio fratello parlano, salgo di sopra per poi cambiarmi e dirigermi verso il letto. E' stata una serata ricca di emozioni, forse la più bella della mia vita, ma allo stesso tempo non vedo l'ora di abbracciare il mio amato cuscino e chiudere gli occhi fino all'ora di pranzo o più tardi.

.Where stories live. Discover now